
Per quanto possa sembrare strano solo domani incontreremo per la prima volta l'Eintracht Francoforte in una partita ufficiale. Solo due i precedenti, semiufficiali perche' si riferiscono al Trofeo Bortolotti (con entrambe le partite terminate 2-2 nel 2016 e 2022 ed entrambe perse ai rigori) piu' una mitica partita tra tifosi delle due formazioni nel quadro di un gemellaggio talmente stretto da avere pochi riscontri altrove. Qui sotto la storia di come e' nato e cosa e' successo in tutti gli anni successivi
La Nord, a differenza di altre Curve che hanno seminato gemellaggi a pioggia, le sue amicizie le ha sempre misurate con molta attenzione.
Tralasciando i primordi del movimento ultras a Bergamo, nel quale cerano stati i gemellaggi, tra la fine degli anni 70 e '80 con juventini, doriani e addirittura romanisti, dal 1985 in poi l'unica amicizia "ufficiale" è quella con la Curva Est della Ternana.
Ma dall'inizio del nuovo millennio è diventato sempre piu' forte il rapporto con i tedeschi dell Eintracht Frankfurt. Un rapporto, come riportato nel primo volume di "Atalanta folle amore nostro" nato inizialmente dal gruppo ultra atalantino "Nomadi" (nel gennaio 2000) che col passare degli anni ha poi coinvolto tutta la Curva, con diverse visite a Bergamo e partecipazioni anche a trasferte.
Tutto inizio' in occasione della trasferta della Dea a Treviso. Loro erano li' perchè erano andati presso una ditta trevigiana per ordinare del materiale del loro gruppo e ne approfittarono per vedere la partita Treviso - Atalanta».
Da una conoscenza volante, segui' poi uno scambio di corrispondenza che porto' un gruppo di ultras di Francoforte a venire al seguente derby con il Brescia; da li', poi, le visite reciproche si sono fatte piu' frequenti.
Per identita' di vedute l'amicizia poi si e' sempre piu' stretta. C'e' da dire che loro ("Ultras 1997") sono un gruppo di assoluto primo piano in Germania che vive di passione, rivalita', giusta mentalita', vicinanza al prossimo, vera aggregazione e che fa da traino al resto di una curva importante come la loro con meritevole padronanza e intelligenza.
E' proprio il rispetto reciproco che sta alla base dell'amicizia tra la Curva Nord e la Nordkurve. I francofortesi, ad esempio, dicono sempre di aver imparato molto dagli atalantini, soprattutto nei primi anni, ma anche i bergamaschi che sono stati al Waldstadion sono rimasti veramente im-
pressionati e stupiti dal tifo e dall'organizzazione degli ultras rossoneri.
Per dare un'ulteriore idea della stima degli "Ultras 1997" verso gli ultras nerazzurri basta citare un pensiero ripreso da una loro lettera: «Non importa cio' che potrà avvenire. Rimanete come siete. Bergamo è una città piccola, che noi spesso paragoniamo al villaggio gallico di Asterix e Obelix. Come nei fumetti, quindi potrà anche essere assediata, ma non indietreggia e non si piega mai. Siamo orgogliosi della vostra amicizia e potervi chiamare nostri fratelli».
Da ricordare ad esempio la quindicina di ultras dell'Eintracht a Reggio Emilia nel derby, di lunedi, col Brescia, i 50 presenti con un pullman per
Atalanta-Fiorentina del 2001, non dimenticando neppure i quattro temerari che da Francoforte si sono fatti mezza Europa in treno per seguire la Dea fino a Palermo nel 2003 e neppure il ragazzo tedesco arrestato all' esterno del Comunale nel dopo partita col Brescia nel novembre 2004.
Ma soprattutto una folta rappresentanza degli Ultras Frankfurt 1997 non mancava mai alla Festa della Dea dove ormai erano presenza fissa per tutto il weekend. Alla festa i tedeschi si notavano non solo peri il numero, a volte anche in una settantina, ma anche per la loro capacità di trasformare la pancia in un fusto di birra. Se ne bevevano non litri, ma ettolitri!
Leggendario l'aneddoto quell'anno che il Bocia ne concluse la presentazione sul palco dicendogli in faccia in bergamasco "Me fif ischefe per come parlif e per come mangif pero' ve ole be" ("Mi fate schifo per come parlate e per come mangiate pero' vi voglio bene"). Dichiarazione alla quale i tedeschi, che ovviamente non avevano capito una parola, risposero abbracciando il Bocia forse chiedendosi perche' la folla stesse ridendo di gusto...
I Frankurt piu' volte hanno mostrato nel loro settore, la Nordwestkurve, striscioni con messaggi riferiti agli atalantini. Da un bellissimo "Lunga vita agli ultras con i colori rosso-nero-blu e i simboli della Dea e dell'aquila dell'Eintracht, alla solidarietà agli ultras neroblu arrestati ("Lega italiana figli di Puttana! Bocia e Gigi liberi", "Vergogna! Ultras fuori dalle galere", "Tifosi non sono criminali, Ultras Bergamo liberi") passando per un "Buon Centenario Atalanta" fino a uno spettacolare "Palermo merda! Per noi solo Atalanta" esposto nel loro stadio il 19 ottobre 2006 in occasione della partita di Europa League con i rosanero siciliani. Ovviamente anche da parte bergamasca ci sono stati diversi attestati di stima e amicizia nei confronti della Nordkurve, con diversi articoli e fotografie, anche in copertina, su "Sostieni la curva" , lo striscione "Frankfurt" in neroblu fisso alla Festa della Dea e anche un messaggio di solidarietà nella gara d'apertura della stagione 2006/07, con uno striscione in Curva Nord verso i tifosi dell'Eintracht colpiti da ben 100 diffide di sei anni.

Da parte atalantina le visite nel capoluogo dell'Assia sono state numerose nel corso degli anni; tra queste una in particolare, il 16 marzo 2012, quando in occasione della partita con la Dinamo Dresda arrivarono anche una quarantina di atalantini, per la prima volta in numero cosi elevato al Waldstadion con tanto di striscione "Bergamo" esposto in balconata al centro della curva. Un esperienza talmente coinvolgente da far scrivere sul giornalino che "l'esperienza vissuta a Francoforte in questi due giorni è stata molto importante".
Il gemellaggio prosegue immutato ed intoccabile, vedremo quello che succedera' mercoledi' sera in occasione di un'incontro cosi' importante come quello di Champions..