Fassone: “Sulla sentenza Uefa vogliamo che sia giudicato il Milan non i suoi azionisti”
«Io faccio l’amministratore delegato del Milan e me ne occupo praticamente 24 ore al giorno. Poi ci sono cose che riguardano la proprietà e sono cose che io leggo sui giornali». Così l’ad del Milan, Marco Fassone, nel corso di una diretta streaming ha risposto alle domande dei tifosi sulle trattative relative ai futuri assetti proprietari del club.
Per quanto riguarda la decisione della Camera giudicante della Uefa e l’annunciato ricorso al Tas, Fassone ha indicato che la data ultima per ottenere la risposta del Tas è il 20 luglio.
«Riteniamo il verdetto della Uefa ingiusto. Noi abbiamo cercato in 12 mesi di esprmiere la volontà di rispettare le regole. Abbiamo presentato piani che indicano come nei prossimi 3 anni le perdite del club non saranno più quelle del passato ma saranno contenute. Questo non è bastato. Mi auguro che davanti al Tas si possa leggere la storia recente del Milan in modo diverso», ha detto l’ad del Milan.
«La decisione della Uefa di punirci in quel modo si riferisce alla violazione degli ultimi 3 bilanci. Non ci sorprende quello, lo sapevamo. Quello che ci sorprende è la decisione di squalificare il Milan dalle coppe, che è difforme rispetto ad altre», ha aggiunto Fassone.
«Non voglio irritare, quindi non mi soffermo. La connessione tra questa sentenza e la proprietà è spesso tirata per i capelli, anche se all’interno della decisione della Uefa esistono dei riferimenti al futuro del Milan che, a giudizio di questi giudici, può apparire nebuloso e che noi cercheremo di rendere trasparente, facendo in modo che venga giudicato il Milan e non gli azionisti del Milan».
fonte calcioefinanza.it