Un avvocato dell’organo di governo del calcio mondiale ha messo una deadline all’introduzione di nuove regole sulle gare dei campionati nazionali all’estero.
La FIFA cambierà le sue regole sullo svolgimento delle partite dei campionati nazionali all’estero «prima della fine dell’anno». Lo ha dichiarato di fronte al Tribunale Federale un avvocato che rappresenta l’organo di governo del calcio mondiale, nell’ambito del procedimento antitrust portato avanti dall’organizzatore di eventi Relevent Sports.
Relevent – già nota nel mondo del calcio per avere organizzato diverse edizioni del torneo estivo International Champions Cup – ha fatto causa alla FIFA e alla Federcalcio degli Stati Uniti per avere ostacolato i piani di portare sfide dei principali campionati europei negli USA. Quella di ieri è stata una rara apparizione pubblica degli avvocati di tutte le parti nel loro lungo contenzioso legale che potrebbe cambiare significativamente il business del calcio.
Il mese scorso, Relevent e la FIFA hanno dichiarato di aver raggiunto un accordo sulla loro controversia. L’udienza della giornata di ieri doveva essere una conferenza sullo stato dell’arte, ma sembrava esserci confusione in tribunale, con gli avvocati e persino il giudice Valerie E. Caproni che hanno chiesto ripetutamente: «Perché siamo qui?».
Se la FIFA dovesse cambiare le sue regole che vietano lo svolgimento di partite di campionato nazionale su suolo estero, allora la premessa della battaglia antitrust potrebbe essere inutile. Questo perché le regole che la Federcalcio degli Stati Uniti ha affermato di aver rispettato e che hanno impedito le partite all’estero proposte da Relevent nel 2018 potrebbero non essere più un problema.
«Mi aspetto che entreranno in vigore nuove regole», ha detto l’avvocato della FIFA H. Christopher Boehning in tribunale. Quando il giudice Caproni ha spinto per avere una data in cui questi cambiamenti potrebbero avvenire, Boehning ha detto che qualcosa si potrebbe muovere «prima della fine dell’anno».
Dopo la breve udienza, Caproni ha dato alle parti una settimana per decidere se vogliono che il tribunale intervenga nei loro accordi. Deciderà quindi come procedere con il caso. Per ora, la questione rimane in sospeso. La prossima conferenza sullo stato dell’arte è prevista per ottobre.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
Purteoppo la soluzione è semplice, definiscono ad inizio anno quante partite per ogni squadra saranno disputate fuori dai patrii confini. A titolo di esempio una in casa ed una fuori per ciascuna. Le società venderanno abbonamenti con una partita in meno e la prelazione per acquistare il biglietto a prezzo scontato per la partita all’estero (tanto quanti ci andranno?).
E così, senza colpo ferire, il gioco è fatto
vade retro satana
Milan – Atalanta a Riyad quindi? Per supportare il tifoso rossonero arabo, assolutamente non per soldi! Siete dei mal pensanti se pensate che prendono la gente, gli mettono addosso le magliette di Milan e Atalanta e le spacciano per tifosi! *sarcasm ovviamente*
Sarà Atalanta Milan se in caso. Vedrete che a prenderla in quel posto senza avere la propria squadra che gioca kn casa saranno le piccole
Se portano l’Atalanta all’estero giuro che non mi abbono: la Dea è la squadra di Bergamo.
Mi associo. E se c’è da manifestare contro questo sopruso, ci sono.
Ed il mio abbonamento?
Ma tanto a noi non ci mandano all’estero, all’estero faranno gli scontri diretti tra le indebitate croniche.
yankee go home
🤘🏾
Attenzione: commento ad alto contenuto complottista 😅 Lo sappiamo tutti, anche se la Fifa in primis sostiene il contrario: il calcio non è più dei tifosi, ma è una fonte di business (dove i tifosi sono le vacche da mungere). In quest’ottica vengono quindi prese tutte le decisioni. Nel mondo del calcio è stato instaurato il famoso meccanismo della finestra di Overton: piccole modifiche, spesso di poca rilevanza, ma che alla lunga, in anni ed anni, cambiano radicalmente la realtà. – mio nonno andava allo stadio pagando il biglietto poche lire, le partite tutte la domenica, stadi pieni e trasmissioni… Leggi di piu' »
Purtroppo è tutto vero, ma mio nonno diceva anche che a mungerla troppo, la vacca muore.
Fosse cambiato solo il calcio… Pensa un po a come è cambiato il mondo con l arrivo della rete globale ,dei social ,degli smartphone. Una volta guardare una partita di calcio della propria squadra del cuore mentre si è al parco attraverso un dispositivo mobile sarebbe stato pura utopia . Ricordo verso la fine degli anni ottanta prima dell avvento delle TV a pagamento, non esisteva la possibilità di guardare una gara in diretta ,se non allo stadio . Io scoprii un locale a Cividate al piano che intercettava le basse frequenze della RAI e trasmetteva in modo del tutto… Leggi di piu' »
E tornare a fare l orto
ol poler la mida e ol tabiot di 🐇
l 🫏 che raglia e 🐓 che canta
un bel farci tt i caxxo nostri e star “sereni” tutti
no me toca fa la doccia in 🇨🇬
Ma basta! !! Questi organismi global liberisti hanno rotto il cazzo!!!!!! Ma che vadano a farsi fottere (tanto i loro giorni sono contati). Li aspetta una crisi che il 29 sarà una barzelletta…. il vero problema è che ci siamoo dentro pure noi!
Sottoscrivo!
Quindi non esisteranno più gli abbonamenti annuali allo stadio immagino
Non bastavano gli arabi ora pure gli USA ci si mettono a rompere i maroni. Gli manderei un bel torino-udinese con 2 tiri in porta e perdite di tempo dal quinto minuto. Poi vediamo se resistono
Già mi vedo le folle che scalpitano per vedersi un Frosinone Salernitana al Parco dei Principi a Parigi 🤣🤣🤣🤣
Chiaramente le partite che faranno all’estero non saranno quelle lì, ma per esempio un Inter-Juventus.
Ottimo, partirei con una bella amichevole con i suini a Marsiglia…
😂
No assolutamente.
a noi non conviene.
per lo spettatore medio di Marsiglia, il Suino è sacro
No Barbie, non è sacro, anzi. È impuro.