Ol Giàcom!

25-10-2018 04:44 19 C.

giacom1

Ormai gli acciacchi dell’età non gli consentono più di deambulare liberamente e da quando, per i suoi 85 anni, gli hanno tolto anche la macchina, ol me Giàcom, non lo vedo più. Lo sento di rado perché la casa dei missionari Saveriani di Parma è enorme e lui, seppur provato nel fisico, ha lo spirito di un giovincello e trotterella sulle sue 4 ruote a spinta che gli consentono quel po’ di libertà, nei lunghi corridoi dello stabile in fondo a viale San Martino.

Da oltre 10 anni ho preso in simpatia la città emiliana, che ormai conosco abbastanza bene. Simpatia che risale al faccione barbuto (Verdi) presente sulle mille lire della nostra gioventù, che ci consentiva di essere liberi, di pagarci la miscela del Ciao o del Vespino, e se eri fortunato e ne avevi qualcuno in più riuscivi ad entrare al XX° Secolo o al Quien Sabe, all’Halley o al Sonora in cerca di béle scéte (perchè fighette non si può scrivere).

Risultati immagini per giuseppe verdi lireOvviamente alla domenica 7.000 lire servivano per pagare il biglietto per il comunale e proprio di quegli anni fu l’exploit dei ducali culminato nella vittoria della coppa Uefa contro la Juve nel 1995 e il O.M. nel 1999. Grazie ad un esperto di come far la “GRANA“, come patron Tanzi, il Parma ottenne i risultati più prestigiosi della sua storia, per poi sprofondare nella poca serietà dei suoi dirigenti.

L’ultima volta mi dispiacque in modo particolare perché non avrei più avuto la scusa di scendere in Emilia, per visitare ol me Giàcom. Quindi la repentina risalita in A mi ha fatto piacere. Ci tengo tanto ad andare a trovare questo vecchio missionario originario di Borgo Santa Caterina, ma le visite devono essere brevi perché lui ha i suoi impegni, quindi faccio volentieri tutti quei chilometri solo se ho anche altro da fare e la partita della Dea è la più bella delle motivazioni.

Ol me Giàcom ha girato il mondo è stato in missione in Giappone, Africa, Europa ma sopratutto in Brasile. Siamo distanti nel credo ma lui avendo conosciuto più religioni è tollerante verso altre fedi ed in parte con me condivide quella per la Dea! Per lui è semplicemente l’Atalanta ma legato come è alle tradizioni e alla famiglia, si capisce che quando ne parla è come se raccontasse di una parente o una cara amica. E’ parte della sua Storia e gli anni lontani da Bergamo lo hanno legato ancor più ai simboli della nostra Città: le Mura, ol Giopì e la Margì, la Polenta e Osèi e l’Atalanta. “I ducali ci credono!”, mi rileva, “Pensano di poter tornare agli antichi fasti e snobbano, come sempre, l’Atalanta, … quindi riusciremo a fregarli ed entro fine girone d’andata torneranno a vedersela coi loro cugini di Bologna e Ferrara per lo scudetto dell’Emilia e non retrocedere. Hanno comunque una buona squadra, che si conosce bene e in cui Inglese fa la differenza portando qualità nelle giocate. Peccato che abbiano perso l’ultima in casa ora vorranno recuperare ma l’Atalanta si sta ritrovando e presto mostrerà tutto il suo potenziale riconquistando posizioni domenica dopo domenica”.

La voce inizialmente squillante per l’emozione dell’inattesa chiamata, si fa più stanca, è già tardi per lui e si è attardato volentieri nella chiacchierata meglio lasciarlo andare a riposarsi e magari risentirci dopo la gara. Avremo certezze di cui discutere senza doverci sforzare in mille ipotesi.

Speriamo bene perché la medicina di domenica ha ricaricato la squadra anche dal punto di vista mentale, ma le ricadute sono sempre dietro l’angolo quindi bisognerà fare attenzione e dopo tanta sfortuna, senza scomodare ol me Giàcom, la benedizione l’ha già impartita san Josip da Prijedor e visto che il gialloblu lo ispira confidiamo in un’altro exploit.

FORZA ATALANTA

 

 

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By Cuginus


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