“Vittoria pesante, loro rimangono comunque forti e uscire da Bergamo con una vittoria e’ sempre un’ impresa. La partita e’ stata sofferta, loro sono fisici e aggressivi, io ho cercato di contrapporre qualita’ nel palleggio. Il terreno per di piu’ lascia a desiderare. Ma abbiamo saputo soffrire e alla fine siamo stati anche premiati.
Per risolvere i problemi dell’Atalanta sono il meno indicato, bisogna essere presenti qui tutti i giorni per avere un’idea. Posso dire che le cassette delle altre partite che ho visto hanno mostrato una squadra di valore e a volte anche bella. Non ho dubbi sul valore dell’Atalanta
La classifica ora conta poco, siamo quarti e ci fa piacere per l’autostima ma l’obbiettivo e’ migliorare sempre un mattoncino sopra l’altro. Ora perderemo diversi nazionali ma le esperienze internazionali aiutano a crescere e confidiamo di averli indietro ancora piu’ forti”
Marco Giampaolo a Sky Sport:
“È stata una partita difficilissima, in un campo ostico, contro un’Atalanta che ritengo sia forte. Il risultato è importante per noi, solitamente non parlo mai dopo la partita con i ragazzi, ma approfitto delle telecamere per complimentarmi con loro. Sampdoria da Champions? È una domanda che mi aspettavo alla fine (ride, ndr). La classifica è importante per accrescere l’autostima, per credere in noi stessi. Abbiamo undici o dodici nazionali, il lavoro della Samp continua, speriamo di proseguire nel nostro percorso di crescita. Solitamente subiamo la fisicità perché siamo portati a giocare, oggi anche il campo non lo permetteva, l’Atalanta si attacca all’uomo contro uomo, anche se lascia l’uno contro uno in difesa. Abbiamo concesso il giusto, è la prima gara alle quindici per noi quest’anno, diversi cambiamenti rispetto al solito. Non incido mai sul mercato, non conto nulla. La cessione di Zapata è stata un’opportunità per il club, non una mia decisione. Lui ha anche migliorato il suo ingaggio, è stata un’opportunità anche per lui. C’è stata la necessità di sostituirlo e Defrel era un profilo che mi piaceva. Abbiamo dovuto sostituire anche Torreira e Ekdal mi piaceva, anche se l’avevo un po’ perso. Il fatto che abbia maturato la sua esperienza internazionale accresce il livello della rosa. La mentalità è qualcosa che non compri, le grandi squadre insegnano. Complimenti ai giocatori che alleno da due anni, perché sono trascinanti, mi consentono di saltare degli step”.
By Staff di Atalantini.com