10/12/2024 | 12.45
12

Grande intervista di Mola ad AS


Lookman ad as.com: "La partita con il Real sarà uno spettacolo"

Il grande fuoriclasse dell'Atalanta parla in esclusiva ad AS, la Gazzetta spagnola, alla vigilia del duello contro il Real Madrid, nostra traduzione: 

—-----------

"Il nostro segreto è andare partita per partita, come in Europa League".

Nell'agosto 2022 Ademola Lookman (Londra, 27 anni) è sbarcato a Bergamo. Quella giornata adesso è storia scolpita nella memoria dei tifosi. D-Day, Dublino. La sua tripletta ha schiacciato il Leverkusen. Tre gol per far schiantare una squadra fino ad allora imbattuta. Il premio, l'Europa League. Un biglietto d'oro per la Supercoppa, persa con quel Real che stasera avrà . ancora una volta davanti a sé. Capricci del destino, del calcio. E proprio Lookman sarà la grande minaccia per gli uomini di Ancelotti. Il pugnale di Gasperini. Unico africano nella lista del Pallone d'Oro, 14esimo nel pianeta. Autore dell'ultimo gol della recente vittoria in campionato contro il Milan (2-1) per raggiungere la vetta d'Italia. Dieci punti e cinque assist in questa stagione. Per Gasperini “uno dei migliori al mondo ” . È la migliore sintesi. Ademola Lookman, la grande stella della Dea , ha parlato con l'AS alla vigilia di un match che potrebbe entrare nella storia bergamasca.

Congratulazioni per quel gol al Milan!

È stata una vittoria molto importante per la squadra. Molto felice di poter aiutare. Questa è l'unica cosa che conta.

La Dea attualmente è 'on fire'.

La squadra è molto forte, mentalmente parlando. La capacità di stare insieme, in tutti i momenti, di essere coerenti per lunghi periodi è fondamentale. Speriamo di poter continuare così, perché è ciò che ci rende forti come lo siamo adesso.

Si parla già della possibilità di vincere lo scudetto ?

No, no. Siamo concentrati su ogni partita, nel presente, partita dopo partita. È la stessa cosa che accadde l’anno scorso in Europa League. Durante la competizione non abbiamo parlato se avremmo potuto vincerla o meno. Guardavamo solo alla prossima partita. Partita dopo partita, questo è il segreto

Ma è inevitabile che voi veniate considerati tra i favoriti.

(Pensa) È troppo presto per parlarne. Il campionato è molto forte e giochiamo contro grandi squadre. L’unica cosa che possiamo fare è concentrarci su noi stessi, cosa possiamo migliorare e come farlo.

E la stagione non è iniziata tanto bene. Quale chiave ha toccato l'allenatore?

Comprendiamo come squadra da dove veniamo, cosa abbiamo ottenuto la scorsa stagione e quanto tutto sia stato speciale. E questo ci ha dato molta fiducia. Sappiamo che è dura, ma abbiamo molta fiducia in noi stessi. Cosa possiamo vincere. E pensare così, ogni giorno, fa la differenza. Perché siamo tutti uniti e ci sosteniamo a vicenda.

E la Supercoppa ad agosto?

È stata una partita molto combattuta. Questa volta sarà diverso. Non vediamo l’ora di affrontare questa sfida. Sarà uno spettacolo e noi siamo pronti. Sai già cosa aspettarti dal Real Madrid. È una grande squadra. Dobbiamo essere pronti a dare il massimo. Dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo fare e credere in noi stessi. 

C'è desiderio di vendetta?

Pensiamo solo alla partita di stasera, non a quella precedente. È una nuova opportunità. Aspettiamo con ansia il momento e vogliamo approfittarne. Vogliamo vincere. Parlare di vendetta non è il modo migliore di vedere la cosa. Dobbiamo fare la nostra partita.

Mbappé segnò quel giorno, ma ora non riesce a trovare il suo livello. Da attaccante capisci questo momento di dubbio davanti alla porta di Kylian?

Beh, è uno dei migliori giocatori al mondo. Lo ha dimostrato migliaia di volte. Da attaccante vuoi sempre andare avanti, segnare. E' l'unica cosa che conta.

Da agosto il contesto è cambiato. È il momento in cui entrambe le squadre sono più vicine come valori?

Dovete dircelo voi, noi siamo solo concentrati a dare il meglio ogni volta 

E come ti approcci ad una partita come questa?

Onestamente, cerco di affrontare ogni partita nello stesso modo. Con la stessa concentrazione. Voglio fare del mio meglio. Ogni volta.

Una curiosità. Quale giocatore del Real firmeresti se potessi sceglierne solo uno?

(Ride) Ugh... Ci sono molti top player! È una squadra piena di grandi giocatori. Non potrei sceglierne uno.

Vinicius era tra i candidati al Pallone d'Oro dove sei finito 14esimo, come è stato vedere il tuo nome lì?

È un onore. Venendo da dove vengo ed essere su quella lista... è molto speciale. Non solo per me, ma anche per la mia famiglia e il mio Paese, la Nigeria. E per l'Africa. Essere l'unico africano nominato lo rende ancora più speciale. È un grande onore.

Il giorno più bello della tua carriera?

Dublino? Può darsi. Ma se ci penso c’è di più. Quando ho firmato il mio primo contratto da professionista a 18 anni. È stato davvero speciale. E il mio debutto per la Nigeria!

Dove tieni la palla di Dublino?

In un posto speciale! L'ho nascosta lontano, perché non me la portino via (ride) .

Era veramente favorito il Leverkusen?

Sono arrivati imbattuti. Hanno vinto il campionato giocando in modo incredibile. È normale che molti li abbiano dati come favoriti. Ma ci siamo presentati alla partita con la testa su quello che dovevamo fare, pensando a noi stessi. Quella è stata la chiave.

Ogni incontro è speciale. Ricordo che prima della finale non avevo fatto niente di diverso. E in questa stagione, lo stesso. Cerco di giocare senza pensarci troppo, liberamente e di fare quello che so fare meglio. È così che vedo le cose.

Ricordate il discorso di Gasperini a Dublino?

Sì, ci ha detto che era una partita da ricordare, ha detto che dovevamo dimostrare la nostra voglia di lottare, la nostra aggressività, la nostra voglia di vincere. Dimostrare che volevamo davvero prenderlo quel trofeo. E ce l’abbiamo fatta (sorride).

Cos'ha di speciale?

La sua intensità e volontà di ferro. Ha un carattere forte e che ti porta a voler dare sempre di più, a superare i tuoi limiti. Ti mostra sempre i modi per migliorare e questo è essenziale. Come individuo vuoi sempre migliorare e quando hai un allenatore che ti guida a questo è spettacolare.

Adesso ti senti come se avessi gli occhi dei grandi addosso?

Non particolarmente. Anche se vedo che le squadre cercano di limitare il mio gioco. E io cerco nuovi modi per evitarlo.

Il Pallone d'Oro Africano è ormai alle porte.

È un onore. Il 16 dicembre vedremo. Non vedo l'ora che arrivi l'evento.

È difficile per un giocatore, di fronte a così tanti riconoscimenti, non lasciar volare la mente...

Dipende da come lo prendi. È bello che tutti ti lodino, ma a volte hai bisogno di sentire le cose dalle persone che sono con te, che sono nel tuo angolo del ring. Per me questo è più importante degli elogi. È la chiave del successo.

Su chi ti affidi?

Mi affido sempre a persone di cui mi fido. La mia famiglia, i miei amici. Le persone che sono state con me nei momenti difficili, che mi amano e mi dicono: 'Devi fare questo', 'puoi fare quest'altro meglio'... Sono quelle di cui mi fido. Sono molto importanti.

Se dovessi definire il Real in una parola...

Galacticos. E' una grande squadra, un grande club. Lo hanno dimostrato molte volte.

E giocare contro il Real Madrid in Champions League è...

Una grande opportunità per noi come club. 

E che i bergamaschi possano godersi lo spettacolo.

By staff
12 commenti