I tre profili più simili (e acquistabili) secondo i dati per sostituire Retegui

Il portale Football Reference attraverso l’analisi delle statistiche propone i giocatori più simili al capocannoniere dello scorso campionato, potenzialmente alla portata dei nerazzurri e per affiancare Scamacca
Si dice spesso che chiusa una porta, si apre un portone. Ecco, l’Atalanta sul mercato ne ha fatto un diktat, visto che negli ultimi anni le operazioni di ‘sostituzione’ delle cessioni a peso d’oro raramente hanno dato risultati deludenti. Ederson come sostituto di Freuler, per dirne uno. Ecco, per sostituire Mateo Retegui, capocannoniere della scorsa Serie A e autore di 28 gol stagionali, che volerà in Arabia in cambio di oltre 65 milioni di euro, la Dea dovrà scegliere con molta attenzione. Perché è vero, c’è Gianluca Scamacca, ed è anche vero che storicamente le squadre di Juric tendono ad essere cooperative del gol, ma un bomber può marcare la differenza.
E dunque, i prossimi giorni saranno dedicati alla ricerca del miglior profilo da affiancare al classe 1999 nel reparto dei ‘9’: un giocatore che sappia fare reparto da solo, ma anche in coppia. Che abbia gol nei piedi, al posto giusto al momento giusto, ma che sappia anche giocare con la squadra, fornire assist, come ha fatto Mateo in 8 occasioni l’anno scorso.
Un indicatore fondamentale da questo punto di vista è quello statistico: non è tutto, anzi, ma aiuta ad avere un’idea di base del profilo da andare a ricercare. Il portale Football Reference si occupa di elaborazione dei dati forniti da Opta e da Data Sports Group. Per ogni calciatore di cui sono disponibili tutte le statistiche, anche le più avanzate, in automatico il portale ne rileva 10 comparabili incrociando anche età e ruolo, oltre ad ogni tipo di statistica, anche avanzata.
Nei top 5 campionati europei, tra i profili più affini a Retegui ci sono giocatori evidentemente inarrivabili come Harry Kane del Bayern o Marcus Thuram dell’Inter, giocatori che si sono appena trasferiti come Burkardt del Mainz (all’Eintracht) o Lacazette, ex Lione volato in Arabia, ma anche giocatori fuori budget come Alexander Isak del Newcastle (che costa più di 70 milioni), Nicolas Jackson del Chelsea (che per inciso non ha neanche lo stesso fiuto del gol) o Hugo Ekitiké dell’Eintracht, che costa quasi 60 milioni.
Restringendo il campo, di profili ne restano tre. Diversi tra loro, ma tutti diversamente interessanti e soprattutto, con qualche sforzo, potenzialmente alla portata dell’Atalanta.
Gonçalo Ramos – Psg, 2001
Il primo di questa classifica – quindi con i dati più vicini a Retegui – è anche quello sulla carta più costoso: è campione d’Europa, per la squadra di Luis Enrique non è altro che un comprimario, il sostituto di Ousmane Dembelé come punta centrale quando il numero 10 e probabile prossimo Pallone d’Oro esce dal campo nei minuti finali, nella maggior parte dei casi a esito già deciso. Ha uno stipendio netto di circa 3,5 milioni di euro, non eccessivo considerando che parliamo di un nazionale portoghese (16 presenze e 9 gol, compresa una tripletta all’ultimo Mondiale), ha segnato 41 gol in 106 presenze col Benfica e 33 in 85 gare con il Psg, contando una bacheca già bella piena a 24 anni. Finora, Mondiale per Club compreso, ha segnato 19 gol.
In campionato ha avuto una media di 0,85 reti ogni 90 minuti in campo, contro gli 0,94 di Retegui, con 0,25 assist contro gli 0,30 dell’ormai ex nerazzurro. Nettamente più alto il dato degli expected goal generati senza contare i calci di rigore: 0,96, sempre ogni 90’, di 0,4 maggiore rispetto a Retegui, anche se il contesto fa indubbiamente la differenza. La dote migliore? La precisione. Il 55% dei suoi tiri è diretto in porta. Tende ad avere un’ottima capacità di vincere i duelli aerei (55%), potendo contare sui 184 cm di altezza (2 in meno di Retegui) e a toccare circa 30 palloni ogni 90’, contro i 33 di Retegui, anche qui dato piuttosto simile.
Georges Mikautadze – Lione, 2000
Al sesto posto, dopo Kane, Ekitiké, Burkardt e Isak, si piazza colui che sembra in tutto e per tutto l’erede designato su cui l’Atalanta vorrebbe puntare. Il franco-georgiano, nato a Lione, è un profilo in rampa di lancio: cresciuto ed esploso nel Metz, trascinato alla Promozione nel 2022/23 con 23 gol e 8 assist in Ligue 2 dopo un paio di ottimi prestiti in Belgio al Seraing, nel 2023/24 ha deluso all’Ajax, che lo aveva pagato 16 milioni di euro. Zero gol. Così il ritorno al Metz, 13 gol in 20 partite in Ligue 1 e in estate il trasferimento al Lione, squadra in cui aveva iniziato. Viene da 17 gol e 11 assist in 47 presenze, meno della metà da titolare: viaggiava a un gol o assist ogni 78 minuti in campo. Nazionale Georgiano, viaggia a 20 gol in 37 partite. Guadagna quanto Retegui (poco più 2 milioni l’anno) e potrebbe costare sui 25 milioni di euro. Fisicamente, è più basso di circa 10 cm (176).
È principalmente questo l’aspetto che lo rende più simile a Retegui, statisticamente. Produce più expected assist (0,37) ma meno expected goals (0,68) ogni 90’, testimonianza del fatto che è decisamente meno uomo d’area, ma centravanti di maggior movimento a cui piace svariare e partire anche dalle fasce. Esempio? Tende a portare di più la palla in avanti (2,3 ogni 90’, più della metà dentro l’area) e anche a giocarla, 3,35 passaggi progressivi per 90’, il doppio di Retegui, 26,5 passaggi totali tentati per 90’, contro i 21,7 di Mateo. Non per questo però calcia molto meno: 3,23 tiri di cui 1,37 in porta, col 42% di precisione, e da distanza simile (12,8 e 14,1). La grande differenza: il dribbling. Ne tenta 3,66 a partita, il triplo di Retegui, e tocca 40,6 palloni per gara, 7 in più dell’ormai ex nerazzurro, portandoli per 143 metri contro gli 84 del capocannoniere.
Ermedin Demirovic – Stoccarda, 1998
All’ottavo posto della graduatoria, dopo Marcus Thuram, troviamo l’attaccante dello Stoccarda, pagato oltre 20 milioni l’anno scorso per strapparlo all’Augsburg. Viene da due stagioni consecutive con 15 gol all’attivo in Bundesliga. Bosniaco, ma nato e cresciuto in Germania, nel settore giovanile del Lipsia, ha girato l’Europa: Alavés, Alméria, Sochaux, San Gallo, poi Friburgo dal 2020. Un paio d’anni per poi spostarsi all’Augsburg, dove ha trovato continuità, confermata con lo Stoccarda, vincendo anche la coppa di Germania. Già a giugno si era parlato della possibilità di un addio: potrebbe costare tra i 25 e i 30 milioni di euro. La ‘classe’ di guadagno è la stessa di Retegui.
Cosa dicono le statistiche di Demirovic? Che è un giocatore con una presenza dentro l’area piuttosto simile, e anche una stazza fisica che gli permette di essere un fattore nei duelli aerei. Va al tiro con una frequenza paragonabile (oltre le 3 volte a partita), prende la porta nel 42% dei casi, viaggia a una media di 0,73 xG a partita, mentre gli xA sono solo 0,05. Nella stagione precedente, ad Augsburg, per la verità erano 0,28, praticamente quanti Retegui a Bergamo. Calcia in porta da più vicino (11.3 m), sa farsi trovare, ma è meno coinvolto nel movimento palla. Completa 4 passaggi in meno a partita, tocca 5 palloni in meno, tende anche a portare meno la palla (6 in meno). Dati che trovano conferma anche nella sua stagione precedente, con l’Augsburg. Ma il contesto, anche qui, fa evidentemente la differenza.
fonte bergamonews.it


