Il Magno parla da ex e ci vede favoriti
Pronti, via. Si ricomincia, il 21 agosto riparte la serie A. Alla carica come piace a “Magno”: “Magari pensate che la sto sparando grossa, ma secondo me l’Atalanta è più forte di questa Lazio. Quindi sono ottimista: domenica si può vincere”.
Giorgio Magnocavallo, nerazzurro di lungo corso: 119 partite (e 8 gol) nell’Atalanta dal 1981 al 1985, poi due anni nella Lazio in B, voluto da Giorgio Chinaglia che nel 1973-74 con i biancocelesti vinse lo scudetto. E infatti Magno ancora oggi conosce bene il termometro dell’ambiente romano, oltre ad avere l’Atalanta sempre nel sangue. Non ha peli sulla lingua e dice quello che pensa, i tifosi lo apprezzano anche per questo.
La nuova Atalanta? L’indice di gradimento di Magnocavallo è alto soprattutto per il nuovo allenatore: “Gasperini è uno dei migliori che c’erano sulla piazza per allenare l’Atalanta. Avevo già fatto il suo nome mesi fa con Lazzarini, quando si parlava di un cambio in panchina. E come ho detto l’anno scorso all’inizio del campionato, ripeto che non avremo problemi di retrocessione, siamo (Magno dice proprio così, ndr) più forti di sei-sette squadre, l’Atalanta farà un campionato tranquillo”.
E magari più avanti punterà più in alto? Magno non si illude: “Ma no, a Percassi interessa che l’Atalanta resti in A, il resto conta poco”.
Cigarini, de Roon, Borriello che aveva fatto qualche gol nel finale, Bellini che era la bandiera non ci sono più. Che Atalanta vedremo allora dopo queste partenze? “E’ comunque una buona squadra. Le partenze? Il problema potrebbe essere il centrocampo che è nuovo e non vedo giocatori… intelligenti che possano prendere il posto di un Cigarini. Ma è anche vero che nella tattica di Gasperini che punta molto sugli esterni, con quel 3-4-3 che guarda molto alle fasce e squadra alta, un giocatore che pensa in mezzo al campo allora non serve. Il cosiddetto faro. D’altra parte de Roon era appena arrivato, Cigarini già da due anni non aveva più stimoli e io sono convinto che quando un giocatore arriva ai quattro anni di permanenza in una squadra è già al massimo, a meno che non sia una bandiera come Bellini”.
L’attacco con Paloschi come sarà? “Io dico che non siamo messi male, siamo l’Atalanta… con giocatori che vanno bene per l’Atalanta e ci porteranno alla salvezza. L’unico problema è il centrocampo, ma aspettiamo un mese per dare giudizi sulla squadra, se saranno necessari o no rinforzi, chiaro che le amichevoli sono un conto e il campionato un altro. Ma sull’allenatore io dubbi non ne ho. E davanti terrei tutti, Papu, Pinilla, Paloschi”.
Quindi Gomez non se ne deve andare? “Io penso che sarebbe un rischio, anche se Percassi trova sempre il modo per far quadrare la squadra e se guardiamo alle altre… io credo che Crotone e Pescara andranno giù e noi siamo più forti di Chievo, Udinese, Bologna. E più forti di questa Lazio che viene qui alla prima giornata. Senza Candreva? Sapevo che se ne sarebbe andato, aveva la testa altrove e non lo volevano più. Ma sono fortunati a giocare la prima fuori casa, perché visto il clima gelido che c’è a Roma nei confronti della Lazio di Lotito… dopo un quarto d’ora avrebbero cominciato a contestarli. Pensate solo al casino che hanno fatto con l’allenatore, con Bielsa che doveva venire e non è mai arrivato”.
Quindi Magno è ottimista per la partenza nerazzurra: “Io dico di sì, tra l’altro la Lazo adesso ha problemi dietro, se li attacchi vanno in difficoltà, sono convinto che si possa vincere anche se il nome dell’avversario ti farebbe pensare a un ostacolo molto più difficile”.
Campionato sempre targato Juve? “Bianconeri davanti a tutti, anche se non ho capito l’affare Higuain, non penso che con lui vinceranno la Champions League…”.
Ma il leader di questa Atalanta chi potrebbe essere? E un’ultima battuta su Sportiello? Questo il Magno-pensiero: “Nelle squadre di Gasperini non ci sono leader… a parte che in questa Atalanta non c’è, sarebbe il Cigarini della situazione. Sportiello? Magari Percassi lo cederà all’ultimo giorno di mercato, se l’offerta sarà adeguata. Ma l’Atalanta andrà avanti lo stesso”.
Fonte bergamonews.it
Giorgio Magnocavallo, nerazzurro di lungo corso: 119 partite (e 8 gol) nell’Atalanta dal 1981 al 1985, poi due anni nella Lazio in B, voluto da Giorgio Chinaglia che nel 1973-74 con i biancocelesti vinse lo scudetto. E infatti Magno ancora oggi conosce bene il termometro dell’ambiente romano, oltre ad avere l’Atalanta sempre nel sangue. Non ha peli sulla lingua e dice quello che pensa, i tifosi lo apprezzano anche per questo.
La nuova Atalanta? L’indice di gradimento di Magnocavallo è alto soprattutto per il nuovo allenatore: “Gasperini è uno dei migliori che c’erano sulla piazza per allenare l’Atalanta. Avevo già fatto il suo nome mesi fa con Lazzarini, quando si parlava di un cambio in panchina. E come ho detto l’anno scorso all’inizio del campionato, ripeto che non avremo problemi di retrocessione, siamo (Magno dice proprio così, ndr) più forti di sei-sette squadre, l’Atalanta farà un campionato tranquillo”.
E magari più avanti punterà più in alto? Magno non si illude: “Ma no, a Percassi interessa che l’Atalanta resti in A, il resto conta poco”.
Cigarini, de Roon, Borriello che aveva fatto qualche gol nel finale, Bellini che era la bandiera non ci sono più. Che Atalanta vedremo allora dopo queste partenze? “E’ comunque una buona squadra. Le partenze? Il problema potrebbe essere il centrocampo che è nuovo e non vedo giocatori… intelligenti che possano prendere il posto di un Cigarini. Ma è anche vero che nella tattica di Gasperini che punta molto sugli esterni, con quel 3-4-3 che guarda molto alle fasce e squadra alta, un giocatore che pensa in mezzo al campo allora non serve. Il cosiddetto faro. D’altra parte de Roon era appena arrivato, Cigarini già da due anni non aveva più stimoli e io sono convinto che quando un giocatore arriva ai quattro anni di permanenza in una squadra è già al massimo, a meno che non sia una bandiera come Bellini”.
L’attacco con Paloschi come sarà? “Io dico che non siamo messi male, siamo l’Atalanta… con giocatori che vanno bene per l’Atalanta e ci porteranno alla salvezza. L’unico problema è il centrocampo, ma aspettiamo un mese per dare giudizi sulla squadra, se saranno necessari o no rinforzi, chiaro che le amichevoli sono un conto e il campionato un altro. Ma sull’allenatore io dubbi non ne ho. E davanti terrei tutti, Papu, Pinilla, Paloschi”.
Quindi Gomez non se ne deve andare? “Io penso che sarebbe un rischio, anche se Percassi trova sempre il modo per far quadrare la squadra e se guardiamo alle altre… io credo che Crotone e Pescara andranno giù e noi siamo più forti di Chievo, Udinese, Bologna. E più forti di questa Lazio che viene qui alla prima giornata. Senza Candreva? Sapevo che se ne sarebbe andato, aveva la testa altrove e non lo volevano più. Ma sono fortunati a giocare la prima fuori casa, perché visto il clima gelido che c’è a Roma nei confronti della Lazio di Lotito… dopo un quarto d’ora avrebbero cominciato a contestarli. Pensate solo al casino che hanno fatto con l’allenatore, con Bielsa che doveva venire e non è mai arrivato”.
Quindi Magno è ottimista per la partenza nerazzurra: “Io dico di sì, tra l’altro la Lazo adesso ha problemi dietro, se li attacchi vanno in difficoltà, sono convinto che si possa vincere anche se il nome dell’avversario ti farebbe pensare a un ostacolo molto più difficile”.
Campionato sempre targato Juve? “Bianconeri davanti a tutti, anche se non ho capito l’affare Higuain, non penso che con lui vinceranno la Champions League…”.
Ma il leader di questa Atalanta chi potrebbe essere? E un’ultima battuta su Sportiello? Questo il Magno-pensiero: “Nelle squadre di Gasperini non ci sono leader… a parte che in questa Atalanta non c’è, sarebbe il Cigarini della situazione. Sportiello? Magari Percassi lo cederà all’ultimo giorno di mercato, se l’offerta sarà adeguata. Ma l’Atalanta andrà avanti lo stesso”.
Fonte bergamonews.it
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