Dopo le 4 pere rifilate al Lecce al Nonsopiuchenomehailnostrostadio, altre tre
rifilate al Toro a domicilio del quale spiace la condizione della tifoseria
da innumerevoli anni costretta a campionati ne' carne ne' pesce. E un
abbraccio, sempre, a Duvan.
Cosa abbiamo tratto di bello e di brutto
domenica scorsa? Ecco qualche nostra proposta
Nero
Ennesimi infortuni:
indiscutibilmente il problema piu'
importante emerso dalla partita anche se venivamo da infermeria gia' piena o
quasi. Veramente preoccupante e se non ne trovano la ragione a Zingonia
figuriamoci noi. Occorrerebbe verificare quanti ne han fuori tutti gli altri e
poi capire se e' una ricorrenza statistica inevitabile o veramente e' un
problema endemico nostro. Che sia il fondo dove si allenano a Zingonia?
navighiamo nell'oscurita'. Tocchiamo ferro e mani in tasca sul cornetto e...
su qualcos'altro
Juric osservato speciale:
quanta gente rimane pronta col colpo in canna a sparargli addosso? e quanti anche solo a guardarlo di
traverso? c'e' sempre quella sensazione di ansia, paura nel dargli in mano la
squadra, sfiducia, timore... ma vogliamo dargli tempo sino ad ottobre o
no?
Maldini in panca:
qualcuno voleva mettere questo punto
nell'azzurro. Dai, facciamo i bravi come dice il Tone, non massacriamolo come
stiamo facendo un po' tutti. Per ora e' retrocesso nella considerazione del
mister ma questo non puo' essere un bene per quel che rimane un nazionale
azzurro e con un'intera carriera davanti. Forza Daniel, leggi ancora una volta
il motto sul colletto della maglia e tira un po' fuori gli
attributi...
Gli avversari:
La media degli avversari avuti sinora in campionato è decisamente bassa mentre in Champions abbiamo affrontato il non plus ultra. Ci mancano i punti di riferimento con le vie di mezzo. Forse lo sara' la prossima Juve?
Azzurro
Lazar Samardžic:
la razza slava
e' divisa in due categorie: o quelli assolutamente pragmatici e di grande affidabilita' (Kolasinac,
Krstovic, Pasalic, ecc.) o "genio e sregolatezza" al quale appartiene Lazzaro.
Domenica l'abbiamo visto in versione genio o quasi. Era ora, perche' il basso
profilo della fine del campionato scorso e dell'inizio di quest'anno era
diventato un leit motiv quasi scontato e quindi preoccupante. Bene cosi'
Lazzaro, ora un po' di costanza!
Parigi e oltre:
dopo aver sostenuto il
frontale a tutta velocita' contro quel treno attuale che e' il PSG c'era il
grosso rischio che la squadra perdesse fiducia in se' stessa e si sentisse
molto piu' debole della piu' che buona squadra che rimane. Non e' successo,
per niente e, come si dice, una grande parata e' come un gol
realizzato.
Imbattuti:
Pota... dopo 4 giornate dobbiamo ancora perdere
in campionato e non son mica tanti a non averlo ancora fatto. Domenica ci
aspetta pero' il primo vero banco di prova "cazzuto": torniamo a Torino,
questa volta sponda bianconera, e ad attenderci ci saranno quelli la' che non
vedono l'ora di vendicare le 4 pere prese a domicilio pochi mesi
fa.
Krstovic:
tecnicamente non sembra Retegui ma per intelligenza
tattica gli assomiglia. Fa a sportellate, capisce il gioco, ha volonta', è un
torello e sembra farsi valere anche come presenza psicologica. Due gol,
promette bene, avanti cosi' Niko!
Rientro di Lookman:
apparso un po'
sovrappeso, senza particolare voglia di spaccare il mondo ma ha chiesto scusa
e si e' rimesso a disposizione almeno sino a gennaio. Turiamoci il naso e
scordiamoci o' passato, simm'e Napule paisa'. Ah no a 'n se' de Berghem, ma
l'e' stess...
Dino Sulemana:
sembra un El Bilal con la voglia e senza
tante balle vale a dire tecnica non particolarmente brillante ma voglia di
sudare e rendersi utile, al contrario di Toure' che, come dire, non e' mai
morto dalla voglia dentro e fuori dal campo. Domenica ha segnato un gol e
fatto un assist, avanti cosi' Dino, siamo tutti con te!
Le 400 di
Martino:
se faranno il monumento al Gasp non vediamo perche' non farne uno
anche a DeRoon. Uno nato orange e che ha scisso i due colori base in giallo e
rosso come la bandiera di Bergamo diventando come e anche piu' di uno di noi.
Leggenda.
Ahanor:
grandi basi, grande futuro davanti. E' servito
frenarne l'impeto come quello di un cavallino pronto ad affrontare il mondo.
Si fara' di testa mentre di fisico fa gia' paura cosi' a diciassette
anni.
Valzer nerazzurro:
quando c'e' da ballare in partite a ritmi non particolarmente
alti la squadra gioca bene, è pratica e a tratti quasi bella. Ci riserviamo di rivederla in partite piu' veloci. Il PSG non
fa testo