Il presidente della Lega ha ribadito le ragioni di voler far giocare la partita
Sabato su Tuttosport Xavier Jacobelli ha pubblicato un editoriale sulla discussa decisione di disputare Atalanta-Lecce, nonostante la tragica morte di Graziano Fiorita.
Oggi il quotidiano riporta la risposta del presidente della Lega Ezio Simonelli che ha voluto sottolineare come la Lega non sia un’entità astratta, ma un’organizzazione composta da persone, e che, in tale veste, sentisse il dovere di intervenire, sia come uomo toccato dall'accaduto, sia come massimo rappresentante dell'istituzione.
Ha ricordato che il rinvio di un incontro richiede l'accordo di entrambe le società coinvolte e che un posticipo della gara non avrebbe garantito il rispetto della regolarità del torneo, considerando che diverse squadre stanno lottando per la salvezza o per la qualificazione alle coppe europee.
La correttezza della competizione, ha ribadito, si tutela programmando le gare nella prima data utile, che in quel caso era domenica.
Uno spostamento di “qualche giorno” avrebbe inevitabilmente portato la partita almeno a mercoledì 30 aprile, compromettendo anche la disputa di Lecce-Napoli, prevista per il 3 maggio, e creando un calendario ingestibile.
Un rinvio a fine maggio, invece, avrebbe potuto alterare l'andamento sportivo, trovando squadre in condizioni e motivazioni differenti.
Il Presidente ha sottolineato che assumersi responsabilità comporta prendere decisioni che, inevitabilmente, non possono incontrare il favore di tutti, ma che devono essere spiegate con trasparenza. Come evidenziato nell’editoriale, il mondo del calcio è mosso da una complessità di interessi che lui conosce molto bene.
Ha ribadito che il rispetto delle regole deve valere per ogni club. Purtroppo, il caso ha voluto che la gara interessasse due città separate da oltre 1000 chilometri, situazione che ha reso più complicata ogni gestione.
Decidere, ha osservato, è molto diverso dal limitarsi a consigliare: le responsabilità pesano su chi è chiamato a compiere scelte concrete.
Rivolgendosi a tutti, ha invitato a una riflessione per il futuro sulla sensibilità dimostrata nell’immediato rinvio, ricordando che anche in altre discipline, come il nuoto o l'automobilismo, di fronte a gravi lutti, si è scelto comunque di onorare la memoria dei defunti scendendo in gara e dando il massimo.
Quanto ad eventuali pressioni da parte di altre società, il Presidente ha voluto assicurare che non ve ne sono state.
Ha infine osservato come l’esperienza concreta sia diversa dal giudizio esterno, confidando di aver chiarito almeno in parte le ragioni delle decisioni assunte.
Ha concluso la risposta rinnovando il suo pensiero di cordoglio alla famiglia di Graziano Fiorita, alla società e all'intera città di Lecce
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