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Il commentatore di TNT sports, James Horncastle si pone la domanda se Gasperini sia il tecnico italiano più influente degli ultimi 15 anni.
Nei commenti le solite menate sul fatto che non abbia vinto nulla (per ora) e chi invece va al centro della questione ad indicare che l’influenza sul gioco è altra cosa.
By brignuca
Gasperini logora chi non ce l’ha
In effetti, Gasperii e’ un “maestro di calcio”.
Prova ne siano i 4 allenatori di serie A che sono stati allenati da lui: Juric (Torino), Thiago Motta (Bologna), Palladino (Monza) e Gilardino (Genoa).
La prima cosa che ha fatto scuola , e si vede in tante squadre soprattutto della parte bassa della classifica che prima giocavano in modo più sparagnino , è senza dubbio l’idea di giocare per vincere attraverso la partecipazione al gioco di tutti i giocatori .
Ma va’!!! Il Mister è confuso…integralista … Ha un brutto carattere… Boccia giocatori fortissimi… Non ha vinto nulla…sbaglia le partite cruciali…. Non fa niente se siamo in pianta stabile in Europa, se siamo ormai una big in serie A, se facciamo la terza finale di c.i. oltre a semifinali, se facciamo una semifinale di Europa league…se abbiamo fatto un quarto di Champions… Per essere considerato un allenatore influente deve vincere lo scudetto o la champios! O l’Europa League che non è vinta da un italiana dall’epoca parma…e visto che la conference non l’abbiamo mai giocata… Perché di due finali di… Leggi di piu' »
“E se vogliamo anche la semifinale d’Europa league eliminando il Liverpool è un trofeo. Ora vediamo se nella prossima finale di c.i. vincerà chi gioca meglio o chi verrà aiutata”.
Ciao Last,
Proprio cosi’!
Certo che “eliminare il Liverpool è un trofeo”!
Strano che in Italia ci sia ancora chi contesta Gasperini (con argomentazioni onestamente risibili).
All’estero, Gasperini e’ sempre stato uno degli allenatori italiani piu’ rispettati e ammirati.
Forse la ragione potrebbe essere che, all’estero, in genere, non sono stati soggetti (dalla meta’ degli anni ’50) a decenni di anti-calcio difensivista.
Espressioni come “… il risultato perfetto e’ lo 0-0 perche’ significa che nessuna squadra ha commesso errori”, comuni in Italia, venivano lette all’estero come “eresia del calcio”.
Filosofia di Gianni Brera… Giornalista dell’epoca. Già da bambino rispondevo:” la partita perfetta finisce tanti a tanti, perché la partita la fa chi ha la palla e se chi ha la palla non sbaglia , fa gol “
Proprio cosi’ Last1967.
La “meta” del calcio e’ il goal.
Senza goal, il calcio NON ha proprio senso.
Quella che pervase l’Italia calcistica dalla meta’ degli anni ’50 fu una vera e propria epidemia di “coglionite acuta”.
Evviva la rivoluzione gasperiniana!
Serie B per tutti gli anticalcio difensivisti, catenacciari, tuffatori, e perditempo!
Esatto
Il mister lo dimostra coi fatti. Anche quest’anno stiamo facendo qualcosa di eccezionale rispetto alle potenzialità. Perchè dire che “cava il sangue dalle rape” pareva brutto