Impatto immediato: i nuovi acquisti, benzina nel motore dell’Atalanta di Juric

L’avvio di Zalewski, i gol di Krstovic e Kamaldeen, la crescita rapidissima di Ahanor: i segnali degli acquisti estivi confortano in vista del futuro
Ogni ciclo ha una fine, il passato non si dimentica, anzi spesso pone le basi per ciò che verrà dopo, ma c’è anche bisogno di un ‘taglio’ per creare qualcosa di nuovo verso il futuro. È esattamente il caso dell’Atalanta di oggi, che ha salutato e ringraziato Gasperini, accolto Ivan Juric: segno di continuità con certi principi, di discontinuità per altri versi.
Le evidenze, dopo le prime 5 partite di campionato, raccontano di certezze che vanno ancora costruite, di altre che se ne sono aggiunte – in quanto a singoli, s’intende. Alcuni stanno palesando delle difficoltà, ma a fare da contraltare c’è l’impatto immediato dei nuovi acquisti estivi: benzina immediata nel motore nerazzurro.
Basti pensare all’approccio di Nicola Zalewski, scintillante nelle prime tre partite, 249 minuti giocati dopo un anno fatto solo di pochi spezzoni. Con i suoi cross di destro e sinistro, i dribbling, le giocate tecniche, dopo lo scetticismo iniziale che si portava dietro il suo acquisto. Il polacco, ora infortunato, sarà con ogni probabilità uno dei capisaldi su cui Juric costruirà la sua stagione, nonché fonte di creatività anche in corsia, cosa che manca da tempo a sinistra a Bergamo.
Sempre sulla stessa corsia, ma qualche metro più avanti, sta iniziando a fornire le prime risposte anche Kamaldeen Sulemana, prima dalla panchina e poi da titolare, per 247 minuti: il gol a Torino sponda bianconera segue quello di sei giorni fa, ma ha tutto l’aspetto di un upgrade. Non solo in termini estetici, ma anche di fiducia che gli assicura riuscire in una giocata del genere. ”A Southampton ha giocato poco, non era molto considerato, ma per me ha tutto: dribbling, fase difensiva, corsa. Può migliorare tantissimo” dice Juric di lui, alludendo ad un potenziale percorso alla Lookman in particolare nella capacità di prendere decisioni giuste al momento giusto.
E se Nikola Krstovic aveva già dato l’impressione con l’assist a Parma – confermato dalla doppietta contro il Torino – di essere un valore aggiunto immediato con i suoi gol soprattutto in alternativa a Scamacca, ma anche in coppia quando l’attaccante numero 9 tornerà a disposizione (finora sono sempre stati alternati, con 347 minuti per il montenegrino), la vera sorpresa di questo avvio di stagione tra i nuovi acquisti è Honest Ahanor, imperioso nei 90 minuti disputati all’Allianz Stadium.
“È molto intelligente, molto avanti, non sembra che abbia 17 anni” – ha detto Djimsiti in sala stampa dopo la partita del suo compagno di reparto – gioca già con esperienza. Quello che impressiona è la fisicità molto importante per i suoi anni, può solo migliorare: è importante che sia in salute, il resto verrà da solo”. Insomma, lo dice uno che di difesa se ne intende. E il campo conferma quella sensazione, anche se solo in 158 minuti. Anche con i rientri dei compagni, la sensazione è che il numero 69 nelle rotazioni ci resterà piuttosto solidamente. Come anche Musah, ultimo arrivato che deve entrare nelle rotazioni.
È vero, in questa prima parte di stagione Juric si è affidato soprattutto a chi c’era già prima: i primi 6 per minutaggio sono tutti giocatori che c’erano l’anno scorso. Ma c’è un gruppo di nuovi acquisti che si sta facendo sempre più presente, solido. Nuove certezze che l’Atalanta mette nel motore, in attesa di recuperare anche quelle vecchie.
fonte bergamonews.it
