PRESENTATO MISTER PALLADINO: "La mia squadra deve avere lo spirito dei Bergamaschi"
Direttamente dallo stadio
by LuckyLu
Il saluto di Mister Palladino
Mister Palladino ha esordito ringraziando il pubblico presente:
«Buonasera a tutti e grazie di essere qui in tanti.»
Ha assicurato che, insieme al suo staff, darà il massimo per la società. Ha poi ringraziato la società, la famiglia Percassi, Pagliuca e il direttore per l’opportunità ricevuta.
L’identità dell’Atalanta
Ha voluto ribadire pochi punti, ma fondamentali, richiamando l’identità dell’Atalanta: l’energia, la cultura del lavoro, la dedizione e lo spirito di sacrificio. L’obiettivo, ha spiegato, è recuperare ciò che negli ultimi tempi si era un po’ affievolito, quell’impronta che ha sempre contraddistinto il club e i suoi giocatori. Il tempo a disposizione è limitato, ma la priorità è ottenere il massimo possibile. Ha inoltre sottolineato di aver trovato un gruppo solido, ricco sia di qualità tecniche sia di valori umani.
«Ho sempre cercato di crescere impegnandomi a fondo. Ho scelto di aspettare l’Atalanta perché la considero una squadra di altissimo livello. In questi mesi ho ricevuto molte proposte, ma nel momento in cui la Dea mi ha contattato è stato chiaro subito che eravamo in perfetta sintonia: condividiamo gli stessi traguardi. Ora vogliamo tornare a lottare su ogni campo.»
Riconoscimenti al passato e visione personale
«Voglio salutare e ringraziare Juric con il quale ho un ottimo rapporto e lo ringrazio, perché ho trovato una squadra in grande forma. Il lavoro svolto fin qui è stato davvero notevole e rappresenta una base solida da cui ripartire. Ogni tecnico ha la propria visione e io proverò a portare qualche mia idea, ciò che ritengo appropriato.
Il principio di questa società è affrontare chiunque a testa alta, dando tutto: voglio un gruppo audace, intenso. Sono aspetti su cui dovremo insistere, ma mi rassicura vedere quanto la squadra abbia voglia di impegnarsi, con dedizione e partecipazione.
Serve uno spirito di rivincita: l’Atalanta non merita la classifica attuale, ma sta a noi provarlo sul campo.»
Priorità e gestione della rosa
«Ho fatto il possibile per familiarizzare rapidamente con i giocatori e con la società. Da domani avrò l’intero gruppo a disposizione. La mia priorità è concentrarmi sul Napoli, sulla gara d’esordio. Siamo consapevoli di dover affrontare tre competizioni e abbiamo un organico profondo e di qualità. Sono certo che chiunque possa scendere in campo in questa squadra, ma tutto dipende da ciò che mi dimostra settimana dopo settimana. Ogni giorno è una prova: per me non ci sono titolari né riserve.»
Conoscere i giocatori e creare empatia
«Con 14 giocatori in nazionale abbiamo potuto allenarci in pochi, ma questo mi è servito molto per creare rapporti e conoscerli meglio. Abbiamo dedicato una settimana all’empatia, ora stiamo lavorando sui concetti e sui principi che voglio vedere già da sabato. Mi piace motivare la squadra e i ragazzi: sono contento perché stanno reagendo nel modo giusto.»
Obiettivi e mentalità
«Il nostro obiettivo è confermare l’Atalanta in Europa. La squadra è forte e la società ha investito tanto. Ho grande fiducia in loro: questo gruppo deve e può dare di più. Ma per riuscirci dobbiamo avere una mentalità chiara: testa bassa e pedalare.
Credo in tutti, specialmente negli attaccanti. Scamacca ha qualità importanti, e anche Krstovic ha le sue caratteristiche. Devono capire che ogni allenamento va fatto al massimo. Non mi fisso sui gol: per me contano soprattutto le prestazioni.»
Spirito e valori
«Le mie esperienze passate mi hanno insegnato molto, ma ora capire bene cosa vuol dire essere all’Atalanta. Dobbiamo rappresentare lo spirito dei bergamaschi: correre, dare tutto in ogni gara e sapere sacrificarsi.»
Moduli e organizzazione della squadra
«Non sono rigido su schemi o regole, ma cerco sempre di capire le qualità dei giocatori e di aiutarli a dare il meglio. Metto sempre la squadra al primo posto. Penso che questa squadra sia costruita per giocare principalmente con un 3-4-2-1, oppure con un 3-4-1-2 se serve, e i giocatori conoscono bene il loro ruolo nel sistema di gioco. La squadra è forte, dobbiamo solo lavorare e portare a casa i risultati.»
Focus sui singoli giocatori
In merito agli altri giocatori, Lookman mi ha fatto una bella impressione, è fortissimo e può fare la differenza. L'ho anche chiamato nel raduno della sua nazionale, come ho chiamato tutti gli altri convocati. So l'inglese perché sono stato spesso in Inghilterra, imparando lingua e tecnica calcistica. Valuterò il suo impegno in base agli allenamenti e al campo, come per tutti. So cosa ha lasciato qui Gasperini, ma è ora di guardare avanti: c'è molto da fare anche se lui e la società hanno fatto qualcosa di incredibile e indelebile. Qui si capisce quanto sia forte la società, la si sente al proprio fianco e non so quanti altri possono vantare la presenza contemporanea di un legame familiare eppure così professionale.
In generale non guardo in faccia a nessuno. Ho la mia rosa e alcuni giocatori erano con me in altre circostanze, come Maldini, che sa cosa voglio da lui. Ognuno deve capire che gioca chi merita.
Conoscere la città e trasmettere valori
«Peluso mi ha parlato di questa realtà. A me piace capire il cuore della città, la mentalità e la vita delle persone. Voglio conoscere chi vive qui e trasmettere alla squadra tutto questo, così che rispecchi il dna della gente.»
Squadra coraggiosa e decisa
«Voglio una squadra coraggiosa e decisa. Dobbiamo attaccare tutti insieme e difendere tutti insieme. Una squadra che conosce i propri mezzi e sappia mostrare la nostra mentalità.»
Lavoro intenso e organizzazione
Dovrò imparare e io e i giocatori dobbiamo conoscerci molto in fretta. Giocare in tre competizioni significa avere poco tempo, ma ci sono giorni precisi in cui possiamo lavorare su questo. Si può costruire tanto. Per me, più lavorano, meglio riescono a dare il massimo in campo.
RAFFAELE PALLADINO HA TERMINATO, PARLA L'AD LUCA PERCASSI:
“Voglio ringraziare tutti voi, si sente davvero l’affetto che avete per l’Atalanta. Vi assicuro che IL Mister si e' assunto una grande responsabilità: è il primo ad arrivare e l’ultimo a uscire ogni giorno. Diamogli tutto il sostegno della squadra e dello staff, tutti siamo pronti a supportarlo. Ora dobbiamo dimostrare quanto ci teniamo a lui e alla società.”
e' TERMINATA LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
La foto in alto e' di gianlucadimarzio.com, questa qui sopra e' di atalantini.com
Quelle qui sotto sono di atalanta.it



