Dabo, il triplo ex. L’abbiamo sentito per voi in esclusiva

21-10-2019 12:40 11 C.

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Abbiamo intervistato per voi Ousmane Dabo, doppio ex in vista della partita di domani a Manchester. Il centrocampista ha infatti vestito la maglia dell’Atalanta dal 2001 al 2003, e quella del City dal 2006 al 2008 (e in mezzo quella della Lazio…).

Quattro i gol atalantini in 52 presenze per il Franco- Senegalese  che, come dice lui stesso, è grato a Bergamo gli ha dato tanto. 

S: Ousmane, un passato nell’Atalanta e uno nel City, per chi tifi domani?

O: Tifo Atalanta, squadra a cui sono molto più legato perchè ho fatto due stagioni a Bergamo e mi sono trovato benissimo.

S: Gasperini ha rivoluzionato la concezione del calcio a Bergamo, fino ad arrivare alla Champions League. Un punto di arrivo questo o di partenza per l’Atalanta?

O: Gasperini è un grande allenatore. Ho giocato tante volte contro di lui quando allenava il Genoa e già faceva giocare alla grande la sua squadra. Non mi stupisce che faccia così bene a Bergamo.

S: Chi ti piace di più nelle due squadre come giocatore?

O: Nel City mi piacciono tanti giocatori, sono tutti grandi stelle, mentre nell’Atalanta ci sono tanti giocatori da scoprire. Direi De Bruyne e Bernardo Silva e Kun per il City, Gomez e Muriel per l’Atalanta.

S: L’Atalanta ha subìto l’emozione nella prima gara di Champions, e l’inesperienza nella seconda. Cosa serve per fare risultato a Manchester?

O: L’Atalanta è per la prima volta a questi livelli ed è normale che abbia avuto difficoltà. Nell’ultima partita di Champions mi sono piaciuti, sono stati sfortunati nel finale di partita. Sarà molto dura contro il City però non hanno niente da perdere, devono giocare senza paura.

S: Torni mai a Bergamo? Segui ancora l’Atalanta?

O: Purtroppo non sono mai più tornato a Bergamo a parte per giocare contro l’Atalanta. Mi divido tra Parigi e il Senegal visto che mia mamma è francese e mio papà senegalese. Ho lasciato amici a Bergamo e devo trovare il tempo per venire a vedere una partita. Mi farebbe piacere rivedere tutti. 

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S: Sei ancora nel mondo del calcio? Progetti per il futuro?

O: Da quando ho chiuso col calcio giocato mi occupo della mia scuola calcio in Senegal. Cerco di aiutare i ragazzi nell’imparare il calcio e anche un po’ nel sociale. Magari in futuro se qualcuno è veramente bravo perchè non provare a portarlo in Europa ed aiutarlo ad avere successo come professionista qui?

S: Che ricordo hai di Bergamo e dei suoi tifosi?

O: Ho un bellissimo ricordo di Bergamo e dei suoi tifosi. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con i tifosi e quando giocavo ho sempre cercato di dare tutto per questa maglia. Ho anche fatto una delle mie migliori stagioni nel 2002-2003 e grazie all’Atalanta sono arrivato in Nazionale francese nel 2003 e ho vinto la Confederation Cup con la Francia. Quindi ho solo ricordi positivi di questa esperienza. Poi la città è bellissima, una delle più belle d’Italia, mi sono trovato benissimo.

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S: Tu, insieme a Rolando Bianchi e a Trevor Francis, siete gli unici ad aver vestito le maglie dell’Atalanta e del City. Quali sono le differenze maggiori tra il calcio italiano e quello inglese?

O: Le differenze tra il calcio inglese e italiano sono tante, ma soprattutto a livello fisico. In Inghilterra gli arbitri lasciano molto giocare quindi ci sono tanti contatti fisici e il gioco è un po’ più veloce. Però in Italia il calcio è molto più tattico e tecnico. Per il mio tipo di gioco mi è piaciuto di più giocare in Italia. Ai miei tempi la serie A era il campionato migliore del mondo.

S: Negli ultimi tempi si è tornato a parlare di razzismo negli stadi, cosa ne pensi della situazione e cosa si potrebbe fare?

O: Per lottare contro il razzismo bisogna prendere provvedimenti duri contro questi pseudo tifosi. Anche io ho subito cori quando giocavo ed è umiliante essere paragonati ad una scimmia, questo non ha niente a che vedere con l’andare allo stadio. Non capisco come nel 2019 succedano ancora queste cose. Poi le squalifiche al campo danneggiano la loro squadra e tutti i tifosi per bene. Il campionato italiano è visto molto male dall’estero per colpa di questi episodi, ed è veramente un peccato.

S: Bergamo ha una nuova curva, e nei prossimi anni anche il resto dello stadio verrà sistemato. Un ulteriore passo per l’Atalanta del futuro. Dove possiamo arrivare?

O: Il nuovo stadio sarà un passo ancora più avanti per l’Atalanta, che potrà continuare la sua crescita ed essere una delle grandi squadre d’Italia. E’ una società molto seria che sa programmare molto bene. Vedo veramente un bel futuro per l’Atalanta.

S: Grazie mille Ousmane per la gentilezza e la disponibilità che ha sempre dimostrato al sito. In bocca al lupo per la tua carriera e la tua scuola calcio (nelle foto con maglie neroblu).

O: Grazie a te. Saluto calorosamente tutti i tifosi dell’Atalanta. Ho un bellissimo ricordo di loro e spero di poter venire a vedere una partita a Bergamo dal vivo presto. Un abbraccio e FORZA ATALANTA

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