L’esperimento tridente senza punta centrale funziona

Bergamo. Con il campionato di Serie A che va in pausa per lasciare spazio agli impegni delle nazionali in giro per l’Europa e per il Mondo, in casa Atalanta è già tempo per un primo bilancio e, soprattutto, per analizzare il pareggio casalingo per 1-1 maturato sabato sera (4 ottobre) contro il Como di Cesc Fabregas. Sia la Dea che i lariani hanno dato il la ad una partita vibrante, capace di svilupparsi su ritmi molto alti e con diverse occasioni sia da una parte che dall’altra. La sfida della New Balance Arena, tuttavia, è stata l’occasione buona per Ivan Juric per dare forma ad un nuovo accorgimento tattico che, dopo i novanta minuti contro il Como, ha fornito senza dubbio segnali e sensazioni più che positive.
Il tecnico della Dea, infatti, ha sorpreso tutti per quanto riguarda le scelte iniziali relative al reparto d’attacco. L’allenatore croato ha deciso di scendere in campo senza una punta di ruolo, lasciando Nikola Krstovic inizialmente in panchina. A comporre il pacchetto offensivo della Dea sono stati Lazar Samardzic, Kamaldeen Sulemana e, a sorpresa, Ademola Lookman.
Il nigeriano non solo ha giocato la sua prima partita da titolare in campionato in questa stagione, dopo essere partito dal primo minuto anche contro il Brugge in Champions League, ma lo ha fatto agendo di fatto da riferimento centrale dell’attacco. Una scelta inedita, un vero e proprio esperimento che Juric ha provato subito a misurare in un test importante e comunque delicato contro uno degli avversari più complicati del campionato. I tre sono rimasti in campo insieme per poco più di un’ora: Samardzic, capace di sbloccare il match in avvio e di trovare il suo secondo gol di fila dopo quello al Brugge, è uscito al 62′, mentre dodici minuti più tardi è toccato lasciare il campo sia a Sulemana che a Lookman. Come detto, la formula sperimentale senza attaccante di ‘peso’ ha fornito risposte indubbiamente positive: Samardzic è andato a segno in avvio di partita, agendo sul centro-destra, mentre sul versante opposto Sulemana ha creato più di uno scompenso alla retroguardia lariana con diversi strappi che hanno davvero messo in crisi il sistema difensivo del Como. Anche l’ex Southampton ha sfiorato il gol, murato da Perrone sulla linea, confermando un percorso d’inserimento all’interno del sistema Juric che prosegue in maniera sempre più rapida. E infine, Lookman. Il classe 1998, che ovviamente non può ancora essere al top della condizione, ha inscenato una gara scandita da luci e ombre, ma che ha lasciato in eredità la forte sensazione che si tratti solamente di una questione di tempo. Più pimpante nella prima frazione di gioco, ‘Mola’ è andato anche vicino al gol prima di archiviare la propria partita. “I tre davanti? Hanno fatto benissimo, potevano fare più gol. Ci sono state tante situazioni, si sono mossi bene e mi son piaciuti, poi con la condizione migliore Ademola crescerà e questa soluzione diventerà molto interessante”, ha dichiarato Ivan Juric nel post partita contro la formazione lariana.
Parole che certificano come l’esperimento operato da Juric sia destinato a trovare continuità anche in futuro. Non va ovviamente dimenticato che sia Krstovic che Scamacca, il cui rientro potrebbe concretizzarsi subito dopo la sosta, rappresentano asset di assoluta importanza all’interno del progetto tecnico atalantino e difficilmente Juric rinuncerà ad un centravanti di ruolo. La soluzione del tridente ‘mobile’ senza punti di riferimento, però, è un’alternativa che si è dimostrata credibile e che, in precisi contesti e soprattutto contro determinati avversari, potrebbe tornare d’estrema attualità. Juric questo lo sa molto bene e le prove generali fatte contro il Como sembrano destinate ad avere un seguito anche in futuro.
fonte bergamonews.it