Siamo ai primi di settembre, lo so, quindi fare voli pindarici adesso rischierebbe di sciogliere le ali del nostro entusiasmo, e forse di fare la fine di quell’Icaro che nella mitologia greca credeva di poter volare più in alto nel sole e che tutti sappiamo aver fatto una brutta fine.
La parola con la “S” non la pronuncerò, non solo per scaramanzia ma anche perché in questo momento è prematuro fare previsioni, perché il calcio è strano e i fattori in ballo sono tanti e complicati da gestire.
Intanto però possiamo quantomeno analizzare questa Dea attraverso i numeri record di questo inizio di campionato, che saranno pure parziali, ma che possono già darci una visione d’insieme sugli obiettivi e le aspirazioni della società, e soprattutto dei giocatori.
Primi a quota 13 punti, da soli, cosa mai accaduta, miglior difesa, e siamo l’unica squadra nella storia della Serie A ad aver mandato in gol 3 classe 2003 (Scalvini, Hojlund e Cissé). Bastano questi dati preliminari per smentire le malelingue che già a giugno vaticinavano la fine della favola Atalanta, del ciclo Gasperini. Insomma i classici sapientoni da bar con poca fede o poca lungimiranza.
Quella che invece ha avuto la società (americana) arrivata tra lo scetticismo generale ma che in sordina ha piazzato i colpi una volta “Alla Sartori” e che ancora una volta stanno dando ragione a Gasperini e compagnia cantante.
Nonostante le uscite (una pesante come quella di Freuler) e le entrate dai nomi non altisonanti ma comunque giovani, freschi e volenterosi, l’Atalanta sembra aver ritrovato quello spirito guerriero perso nella passata stagione, quella spensieratezza e “leggerezza” che ha contraddistinto le prime creature del Gasp e che ci hanno fatto raggiungere vette inesplorate.
L’approccio alle partite e forse la preparazione è diversa, si adatta all’avversario ma la Dea non sembra mai perdere le sue qualità, i suoi punti di forza e di giornata in giornata cresce sempre più la convinzione di poter continuare a volare in alto consapevoli che la vertigine non dovrà farci paura di cadere, ma voglia di continuare a volare, perché le nostre ali non sono affatto di cera e il destino lo scriveremo solo noi.
Vedere per credere. Credere sempre per continuare a sognare, cosa che in questi anni abbiamo imparato a fare e non abbaiamo intenzione di smettere proprio adesso.
Albo
By Staff di Atalantini.com
Saggio zen dice:
IERI non esiste più, preoccuparsi è inutile.
DOMANI non esiste ancora, preoccuparsi è inutile
OGGI… siamo primi in classifica🎉🎉
Godersi e vivere il momento, sempre… d’accordissimo
È stupendo… il Vate non ama giocare così ma lo fa talmente bene che Allegri ne è invidioso. E a breve vedremo anche qualcosa di nuovo
Credere, obbedire (al Gasp), combattere!
A proposito di scaramanzia, solo a me il “pista arriva la capolista” sa di roba che porta una gran sfiga?
Noooooo, siamo in 2. ⚫️🔵🖐
Avevo vergogna a dirlo, mi pare che in molti ci tengono al motto qua dentro 🙂
Roba da cocainomani esaltatisi.
Umilmente mi vaporizzo col campari in dú.
Ma iersera ho festeggiato come non ci fosse un domani.
Perchè? Non so perchè, non bevo jägermeister, dicono faccia male.
Ma ragazzi novità su Muriel?
L’ho visto poco fa al burger King con tre big whopper menù
ti prego dimmi che scherzi!
Ahahahahahaahahhahahahaha, ce lo vedo proprio 🍔🍔🍔😂
Ciao Claudiopaul, eehh l’ironia qua dentro😁
Muriel che io sappia sarà pronto per la Roma, parole del Gaspp a fine intervista per chi chiedeva.
P.S.
Sto camminando molto ma raccogliendo poco………belli però.
⚫️🔵🖐💪
Peccato ormai sia un’impresa cambiare avatar,altrimenti facevo il bullo.🍄💪
Io brutti ma buoni.
Se ti può interessare è fiorita la psilocybe. 🤔sarà per quello che mi è sfuggito il rigore sul colonnello 😇🖐⚫️🔵💪
🍄Buon “flying teapot” a tutti 😋😇🎵
A chi ne ha le possibilità, consiglio i documentari Netflix “Magic Medicine” o “How to change your mind” 😉