Te la do io l’America

12-12-2018 04:27 8 C.

La definizione dei quattro obbiettivi accennati ieri dal Presidente in occasione di un pubblico ritrovo è il miglior manifesto programmatico che Percassi potesse fare per delineare il prossimo futuro societario descrivendo al tempo stesso e in perfetta coerenza cosa abbia già saputo costruire in sette anni e mezzo dal suo secondo avvento alla massima poltrona di Zingonia.

Li cito brevemente come da noi riportati in articolo di ieri:

– il mantenimento della categoria senza mettere limiti, a priori, su tutto quello che potrà venire in più

– l’ampliamento del centro sportivo di Zingonia, dedicato in gran parte al settore giovanile

– I conti in ordine

– lo stadio nuovo

E’ tutto qui, e non è poco.
Ci sarebbe da ringraziare il Cielo che ci abbia dato quest’uomo (e altri alla sua ruota) cosi’ in grado di coniugare bene la sua passione per il calcio e per l’Atalanta con l’ esperienza e l’ intuito acquisiti nel mondo del lavoro conservando, al tempo stesso, la coerenza, la misura e il buon senso tipici della nostra gente.

Certo, è stato anche fortunato perchè è indubbio che tanto del futuro della societa’ si sia deciso con la vittoria sul Napoli di due campionati fa e su quella virata verso il settore giovanile deciso da Gasperini prima di quella partita, lo stesso Gasperini che ora il Presidente vuole mister atalantino a vita dopo averne conosciuto ed apprezzato le potenzialita’ e la filosofia professionale assai simili alla visione utopica del Tone di societa’ e squadra.

Ma la fortuna fa parte dell’ordine delle cose da sempre, non per niente già Napoleone diceva di preferire un esercito composto da generali fortunati piuttosto che bravi, per non usare la solita scontatissima frase fatta che la fortuna aiuta gli aiutaci e il Tone sicuramente è tale.

Da un certo punto di vista Antonio Percassi è un americano sotto molti aspetti: un “selfmademan” professionalmente geniale, estremamente perspicace ed alla continua ricerca di un personale miglioramento e di una personale innovazione.

Sotto la sua guida la societa’ è diventata un modello rispettato in Italia e conosciuto all’estero e l’apporto continuo di molti tra i migliori professionisti nei rispettivi campi ne assicura un futuro migliore. La strada è aperta e lastricata di tante buone premesse, il seme gettato e la terra di Bergamo fertile ed accogliente.

Ed a proposito di America non piu’ tardi dello scorso weekend i nostri quasi omonimi dell’Atlanta United hanno conquistato il campionato MLS solo alla loro seconda partecipazione. La squadra nella quale ha giocato l’anno scorso il nostro ex Carmona è un esempio riconosciuto di capacita’ manageriali e commerciali che hanno saputo coniugare alla perfezione la bontà del management con le potenzialita’ dell’ambiente e una passione popolare che nessuno aveva intravisto prima. Un successo rapidissimo e senza precedenti che ha trascinato allo stadio decine di migliaia di persone ad ogni partita sino a 73.000 (settantatremila) per la finale giocata nel proprio stadio. Negli Stati Uniti dove imperano i “loro” sports.

Fatta la tara alle differenze tra quell’ambiente e il nostro, una prova in piu’ che la passione, l’occhio lungo e la fortuna portano lontano. In America forse no, ma magari in Europa si, vero Presidente?

 

Calep

 

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By Staff di Atalantini.com


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