La "Grande Bellezza" del Gasp
Quanto segue è la traduzione di un bell'articolo dal sito spagnolo "Falso Nueve". Ci è sembrato giusto dargli risalto.
LA GRANDE BELLEZZA DI GASPERINI
Il secondo livello di questa scala di panchine vede alcuni tecnici italiani, sia per età che per esperienza, e al suo vertice siede Gian Piero Gasperini.
Il tecnico è arrivato all’Atalanta la scorsa estate sotto la stella del meraviglioso lavoro fatto nel Genoa dove il suo stile personale ha lasciato un’impronta indelebile.
Con 10 vittorie nelle prime 18 partite, la squadra orobica è senza dubbio la rivelazione della Serie A e gran parte del merito va a Gasperini.
Dopo un avvio non troppo facile, fatto che si deve prendere con tranquillità visto che non è facile assimilare in breve tempo i dettami del tecnico di Grugliasco, la squadra ha iniziato a trovare la regolarità, tanto da chiudere l’anno a soli tre punti dal secondo posto, occupato dalla Roma di Spalletti.
COME GIOCA L’ATALANTA?
Gasperini utilizza il suo disegno che ha in testa, che si era già potuto vedere nel Palermo, nell’Inter e nel Genoa . Un 3-4-3 in difesa che si trasforma in un 3-4-2-1 con il possesso di palla, con i laterali che si accentrano. Il grande merito di Gasperini è stato che i giocatori difendano globalmente, mettendo 10 giocatori dietro la linea della palla, quando gli avversari sono in possesso. Le sue linee guida sono un insieme di sapienza e soprattutto molto studio, in modo che il suo sistema difensivo sia una chiara applicazione di ciò. Una occupazione degli spazi, che si completa con la marcatura individuale, dando vita ad una difesa effettiva, tanto vitale per cementare una squadra che, al di là delle sensazioni, per situazione e per storia ha delle aspirazioni che vanno oltre al semplice mantenimento della categoria.
Palla al piede, la caratteristica principale di questa Atalanta è la praticità. Il sistema di gioco fa in modo che i difensori siano i primi a dare il via all’azione di rilancio da dietro, dato che la linea di tre troverà sempre campo aperto.
A metà campo c’è Kessie, l’arma principale per dare vita al gioco per una piccola squadra, nel momento di partire dalla base. L’ivoriano, dopo aver dato supporto fisico in fase difensiva grazie al suo immenso lavoro, è quello che si incarica di far fluire il gioco fra le varie parti della squadra.
Il suo gioco rompe le linee avversarie e permette agli attaccanti di aggredire l’area avversaria con maggiore facilità.
E’ nella parte offensiva dove Gasperini dà maggior spazio all’inventiva dei suoi giocatori. Il “papu” Gomez, Kurtic e Petagna sono il tridente base per il tecnico.
I primi due tendono ad accentrarsi, per dare spazio ai difensori di salire, mentre Petagna fa un lavoro di mobilità instancabile, permettendo ai centrocampisti della seconda linea di inserirsi.
Questa libertà d’azione permette agli attaccanti di intercambiarsi, togliendo punti di riferimento alla difesa avversaria.
La direzione “dal campo” è un altro vantaggio di Gasperini. Egli vince le partite dalla panchina. Se lo schema di partenza è il 3-4-3, non è detto che nell’arco della partita cambi più volte. La sua capacità di adattarsi agli avversari dà all’Atalanta la possibilità di essere più competitiva.
La colonna vertebrale.
Mattia Caldara
Il giovane è partito dalla panchina, ma appena è stato messo in campo ha fornito prestazioni tali da farlo diventare un giocatore fisso della linea difensiva. Assieme a Rugani e Romagnoli è uno dei futuri difensori della nazionale. Ha fisico, potenza e personalità, oltre a saper anche fare gol (ne ha già fatti tre). Gasperini, con lui, Masiello e Zukanovic , ha trovato una delle migliori difese della serie A.
Frank Kessie
L’ivoriano è una rivelazione non solo in Italia, ma in tutta Europa. Dopo un buon anno in prestito a Cesena, la sua presenza nell’Atalanta è imprescindibile, sia in difesa che in attacco. Esuberanza fisica, passo e buoni colpi (sei gol) sono le sue principali caratteristiche. Ha solo 20 anni e i suoi margini di miglioramento sono ancora importanti. Nonostante ciò, non stupisce che le grandi d’Europa abbiano già messo gli occhi su di lui.
Papu Gomez
L’argentino sta vivendo una seconda gioventù nelle mani di Gasperini. Oltra alla già riconosciuta capacità tecnica, Gasperini gli ha insegnato la fase difensiva, che ne fa di lui un giocatore completo. Gomez mette la sua qualità al servizio della squadra, il che gli dà la regolarità che gli mancava nel passato. Se qualcosa ne fa di lui il miglior giocatore dell’Atalanta, si tratta del suo saper fare gruppo, della sua esuberanza e la capacità di fare l’ultimo passaggio.
Stando così le cose, uno dei tecnici italiani con maggior personalità sta disegnando una delle sue opere migliori.
La sua ideologia riassume ispirazione, creatività e talento. Una realtà che sta facendo parlare della città di Bergamo in tutta Europa.
(Francisco Mariscal. Per “El falso nueve”)
Traduzione di Rodrigo Diaz per Atalantini.com