L’Atalanta ha già dei nuovi talenti

11-12-2018 09:09 5 C.

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L’ultimo in ordine di comparsa potrebbe essere Musa Barrow, ma di fatto, dopo gli ultimi exploit inattesi, chissà chi potrebbe essere quest’anno. L’Atalanta è un club che più di molti altri ha scelto di puntare sui giovani del proprio vivaio: da Andrea Conti a Mattia Caldara, senza dimenticarsi di Davide Baselli e Andrea Gagliardini. I campi di Zingonia sono delle fucine capaci negli anni di dare ai vari Colantuono, Reja e ora Gasperini importanti risorse tecniche su cui poter fare affidamento.

 

In quest’ottica c’è molta attenzione ai risultati della formazione Berretti dell’Atalanta, squadra allenata da mister Stefano Lorenzi e attualmente prima nel suo girone di campionato. Questa categoria – intitolata all’ex vicepresidente della F.I.G.C. Dante Berretti –  è disposta principalmente per le formazioni dei club di Lega Pro, ma si iscrivono annualmente anche molte formazioni di Serie A o di Serie B che di fatto si ritrovano ad avere due squadre per la categoria dell’under 19. Oggi nella formazione Berretti militano i ragazzi nati nel 2001, e l’organico della Dea è composto unicamente da giocatori nati in quella data. L’Atalanta è prima in classifica in un girone nordico in cui milita un altro club di Serie A, l’Inter, staccata in classifica di ben tredici lunghezze.

TALENTI

Uno dei primi nomi che accresce l’interesse di osservatori e addetti ai lavori è Alessandro Cortinovis, trequartista classe 2001 nato a Bergamo. Presente in tutte le Selezioni azzurre giovanili dall’under 15 fino all’attuale under 19, Cortinovis è un destro particolarmente tecnico e fantasioso, numero dieci della squadra di Lorenzi. Può ricoprire anche alcuni ruoli a centrocampo (mediano o mezzala) ma il suo zenit di prestazioni lo da soprattutto quando gioca dietro le punte, per l’appunto trequartista. Molto agile e ben strutturato fisicamente, Cortinovis è cercato molto dai compagni, gioca spesso a due tocchi; di fatto il 10 atalantino non è un mostro del ripiegamento e in difesa, al di là dell’utilizzo dell’importante struttura fisica, deve ancora migliorare molto. Attualmente viene convocato nell’under 19 con regolarità.

Passando invece verso l’out del campo c’è N’da Steel Evaniste Kichi, meglio noto come Kichi N’da, esterno che può giocare sia come esterno largo di centrocampo che esterno alto in attacco. La velocità e la progressione sono i suoi punti di forza, un passo totalmente diverso dagli altri. Mancino, cerca di scambiare con pochi tocchi con i compagni per farsi spedire in profondità dove spesso brucia gli avversari grazie sia all’impressionante velocità che al fisico. Non è altissimo ma le doti fisiche di Kichi sono un punto di forza eccellente per il giocatore, qualità che sfrutta molto spesso per tornare a difendere.

In difesa il bergamasco Daniele Solcia è anch’esso un gran be, prospetto. Giocatore molto impostato fisicamente, roccioso ma anche agile, gioca come difensore centrale. Abile nella lettura delle azioni e quindi molto sveglio e attento in fase di non possesso, possiede una discreta tecnica di base e un buon piede, che gli permettono di mettersi in mostra in fase d’impostazione e di servire ottimi palloni per i compagni in profondità. Solcia è uno dei punti fermi della squadra di Lorenzi e fisicamente uno dei più importanti dell’organico neroazzurro

Altri giocatori che si stanno esaltando con Lorenzi sono il portiere Sergej Piccirillo e la punta Olaf Kobacki. Il primo è un estremo difensore ucraino non molto alto fisicamente (1,82) ma decisamente molto bravo con i piedi, oltre che reattivo e agile fra i pali. L’attaccante polacco invece un centravanti che molto spesso viene impostato anche come esterno sinistro d’attacco, dato che da destro rientra molto bene verso il centro del campo. Di recente è stato convocato pure con la Nazionale della Polonia under 18 dopo che era stato un punto fisso della Selezione under 17 che aveva ben figurato agli Europei di categoria.

A più nove sul Novara secondo, nell’ultimo turno i bergamaschi hanno vinto di fatto quello che può considerarsi uno scontro diretto d’alta classifica per il primato in vetta (2-1 il risultato finale, per la Dea reti di Signori e Kobacki). La formazione di Lorenzi è la più accreditata per la vittoria finale del girone A del torneo giovanile, che vede squadre del Piemonte, della Lombardia e dell’Emilia. La squadra bergamasca ha un buon organico da cui la Primavera di mister Brambilla spesso attinge rinforzi nei momenti di difficoltà

fonte numero-diez.com

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By marcodalmen


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