L’Atalanta sul “The Guardian”

07-11-2016 22:22 18 C.

Nostra traduzione di un lungo pezzo comparso oggi sul giornale inglese, che mette a paragone la parabola di De Boer e quella di Gasperini all’Inter e sottolinea come l’Atalanta abbia saputo aspettare al contrario dei milanesi.

Suggerito da Rudenko, che ringraziamo

 

“La stessa stampa milanese nel 2011 defini’ Gasperini inesperto, provinciale, ostinato e adeguato ad un club minore piuttosto che a un pretendente al titolo come l’Inter.

All’inizio a Milano il Gasp fece come a Bergamo, cambiando, togliendo, aggiungendo, sottraendo, ecc. ecc. i giocatori in campo in modo costante. Il mister sbaglio’ mossa quando decise di entrare a pieì pari anche nel mercato, comincio’ a litigare con Moratti perche’ voleva vendere Sneijder e fu l’inizio della fine, licenziato dopo poche partite, piu’ o meno come De Boer.

Ironia della sorte ieri mentre l’Inter vinceva 3-0 in casa Mister Gasperini, alla guida di altri nerazzurri, vinceva in trasferta con lo stesso risultato. E se l’Inter scalava la classifica sino alla nona posizione l’Atalanta del Gasp lo faceva sino alla quarta.

L’Atalanta di Gasperini non e’ solo una squadra in forma, è LA squadra piu’ in forma di tutta la serie A. Hanno vinto 6 delle ultime sette partite, pareggiando l’altra, un record migliore della stessa Juventus.

Un risultato già impressionante per ogni club con modeste risorse, figuriamoci per una squadra che era penultima dopo 5 giornate…

La sliding door rispetto all’Inter, visto che la storia stava per ripetersi, e’ stata l’alzata di capo del Presidente Percassi allo spogliatoio in settembre dove fu chiaro a tutti come il mister avrebbe goduto, almeno ancora per un po’, della sua stima e di tutta la societa’.

Gasperini ci ha poi messo il suo rischiando il tutto per tutto affidandosi al rinomato settore giovanile atalantino, uno dei migliori in Italia. Caldara, Gagliardini, Conti e Petagna (giovane di scuola Milan) sono poi stati tra coloro che hanno messo sotto il Napoli vicecampione d’Italia a Bergamo, nello stadio di casa opportunamente chiamato “Atleti Azzurri d’Italia” per la frequente tendenza dei giovani del posto ad infittire le fila della nazionale under 21…

La squadra di ieri contro il Sassuolo aveva un eta’ media ancora piu’giovane vantando il 19enne ivoriano Kessie a centrocampo insieme a Gagliardini. I Neroverdi di casa, ugualmente famosi per una certa cura nello sviluppare talenti nostrani, semplicemente spazzati via.

Ora tutti si chiedono, dove puo’ arrivare questa banda di ragazzotti? Gasperini getta acqua sul fuoco ma afferma che se a 3/4 della stagione saranno ancora nei piani alti promette di farci un pensierino all’Europa.

E dalle sue dichiarazioni si capisce che guarda gia’ oltre questa stagione. Vuole porre le basi per mettere l’Atalanta stabilmente tra le grandi come ha dichiarato ai maggiori quotidiani sportivi : “puo’ essere fatto, il club è serio, le strutture ideali, i fans appassionati e solide fondamenta gia’ esistenti in ambito giovanile. Possiamo rafforzare il gia’ forte processo di identificazione territoriale, fare un altro Bilbao senza proprio essere ortodossi come loro pero’…”

Una visione utopistica? Non proprio visto che Gagliardini e Caldara sono di Bergamo, e Conti appena 30 km lontano proveniendo da Lecco. Il loro passaporto dice che sono nati nel 1994, forse c’e’ veramente la possibilita’ di creare qualcosa di duraturo.

Gasperini dice che non ha desideri di vendetta nei confronti dell’Inter. Ma anche cosi’ deve esserci parecchia soddisfazione a dimostrare cosa sarebbe potuto accadere a Milano solo se avessero avuto un po’ di pazienza in piu’…”

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By Staff di Atalantini.com


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