Sono anni che non mi perdo una partita, anche solo alla radio. Ed invece domenica ho fatto quello che evrei fatto in una normale pausa di campionato. Verso mezzodì avevo scritto ad un amico che era in viaggio per San Siro: “ ho paura che oggi ne prendiamo un montone…sarà una sconfitta salutare…”
Il cuore diceva vittoria, la testa diceva sconfitta. Speriamo sia almeno una rigenerante scoppola. E così è stato. 7 pere sono 7, mica poche, una disfatta nl calcio. Ma sono contento ed ora vi spiego perché.

Primo: che l’Inter fosse forte era chiaro a tutti. All’andata a loro mancava un regista ( fornito gentilmente da noi…) ed un tecnico che quadrasse il cerchio. Detto fatto, ne han vinte una via l’altra, devono andare in Europa a tutti i costi, devono dimostrare di aver investito in giocatori di qualità, non potevano permettersi un pareggino…! Lasciatemelo dire: erano e sono più affamati di noi.

Secondo: troppia Dea sulla bocca di troppi: siamo sempre stati umili, con profilo basso sino alla vittoria di Napoli…! Poi ho visto selfie notturni, cene eleganti, feste… festini… filmatini quasi irridenti. Tutti a dire Siamo forti…siamo forti..!! Chi si loda si imbroda …

Terzo: Europa si, Europa no. Più si che no, detto anche dai vertici societari. Moooolto rischioso, a 11 partite dalla fine e con squadre che hanno speso tantissimo per centrare quell’obiettivo: forse era meglio il silenzio stampa o la bocca chiusa…

Quarto: mancano 10 giornate, 30 punti: tantissimi per la medio bassa classifica, pochissimi per le prime 7/8. In basso, dove normalmente stiamo, 3 vittorie di fila valgono quasi una salvezza. In cima, dove stiamo adesso, 2 pareggi di fila sono un mezzo tracollo. Facciamo festa per tre vittorie di fila come una provinciale, dimenticando che dove siamo adesso la normalità è vincerle quasi tutte, senza gasarsi troppo se vogliamo davvero centrare la quarta/quinta posizione

Quinto: abbiamo tantissimi giocatori giovani e senza esperienza. Si deve crescere… E’ indubbio che la testa comincia a volare, tra procuratori che favoleggiano di ingaggi milionari , nazionali, interviste in prima pagina. Una bella sberla, serviva e servirà…Se in campo ci fossero stati tutti trentenni, forse le 7 mazzate si sarebbero ridotte, giocando d’astuzia e d’esperienza.

Sesto: La classifica continua a sorridere, la corsa la dobbiamo fare su Lazio ( forte ma balorrda) e Milan ( forte ma discontinua ) e sfruttare le loro defaiances …zitti zitti senza grandi proclami…

Settimo: ecco, dopo 7 goal ero con altri 1000 a Zingonia a ringraziare i giocatori. Non avevo neppure visto la partita, ma mi sentivo in dovere di applaudire i nostri. Abbiamo 52 punti, un sogno ad occhi aperti. Avanti senza paura, cavalchiamo quest’avventura avevo letto qulche mese fa…ripartiamo da lì…

Otto: domenica arriva l’ultima della classe, io sarò sugli spalti per dimenticare le 7 pere. Quasi certamente vinceremo. Poi andremo a Genova. E poi Sassuolo. E poi altre… Tutte squadre alla nostra portata dove è imperativo non andare da primi della classe ma da umile squadra di giovani promesse. Tutte da affrontare con la sfrontatezza di Napoli, con la qualità di Roma, con l’allegria di Palermo, la semplicità di Cagliari ricordandosi le chiappe bruciate di Milano.

Insomma credo che una bella scoppola non solo servisse, ma sia stata salutare come da bambini quando un ceffone secco ci rimetteva in carreggiata. Dovremmo ringraziare l’Inter per la batosta che ci ha dato a 10 partite dalla fine con ancora 30 punti in palio. Dovremmo ringraziare l’Inda per averci dato la sveglia. Le partite si devono giocare tutte, tutte le domeniche. Sempre come fosse l’ultima: ogni punto da rincorrere foolish and hungry…!!

Questa è la mia Atalanta. Quella che ogni domenica cè un pezzo di salvezza da portare a casa….e se poi andremo dove andremo, beh…allora faremo una bella festa….ma fino all’ultima tegola la casa non è finita…!

GrandeIvan