Queste righe sgorgate stanotte dopo la finale di Coppa Italia le vorrei condividere con voi
Ti chiedo scusa figlio mio per averti insegnato che non sempre chi arriva prima è il migliore
Ti chiedo scusa per averti detto che non è importante vincere ma impegnarsi per farlo
Ti chiedo scusa figlio mio per averti inculcato valori morali e non solo a monetizzare
Ti chiedo scusa per averti detto che il sacrificio ripaga
Ti chiedo scusa per averti predicato il valore dell’ onestà
Ti chiedo scusa di averti fatto nascere in questa terra di gente laboriosa,
di gente riservata, di gente che va si in piazza a festeggiare le vittorie ma sa altresì affollare le vie per le sconfitte e si stringe come un pugno di fronte al dolore
Ti chiedo scusa per le volte che la vetta non l ‘abbiamo raggiunta ma che abbiamo ugualmente goduto di fantastici panorami
Ti chiedo scusa figlio mio se ti ho insegnato che la maglia va sudata e che il sudore della fatica non puzza
Ti chiedo scusa se ti ho insegnato che Don Chisciotte era sì un po’ pazzo ma credeva fortemente in quello che faceva ed è quello ciò che conta
Ti chiedo scusa se ti ho portato allo stadio e ti ho fatto innamorare dell’ Atalanta
Ti chiedo scusa per i kilometri percorsi in macchina e a piedi per arrivare alla partita non sempre sicuri di vincere ma fieri di esserci
Ti chiedo scusa per tutti i giorni e tutte le sere che, fianco a fianco , abbiamo esultato, imprecato e sofferto per questo nostro folle amore
Ti chiedo scusa per queste parole che escono di getto dal mio cuore di sportivo ferito sì, ma non umiliato. Sconfitto ma pronto a rialzarsi e riprovare
Ti chiedo scusa figlio mio per questo attimo dove anche tuo papà ha avuto dei dubbi su quello che ti ha insegnato e su ciò che abbiamo vissuto e condiviso.
Ti chiedo scusa ma ti dico …domenica andiamo ALL’ ATALANTA
Gian F.
By Staff di Atalantini.com
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Papà mio tutto vero… Ma se vincevamo era meglio…
Mercoledi sera ho visto molti adolescenti e ragazzi in curva. Alla fine della partita ho visto un ragazzo che piangeva con le mani sul viso, piegato sul seggiolino, aveva la madre al suo fianco e non sapeva come consolarlo, io, passandogli dietro, gli ho detto due piccole pacche da incoraggiamento sulla schiena, quasi come se fosse stato mio figlio che non ho portato con me a Roma. E’ davvero difficile spiegare a questi ragazzi che tifare Atalanta significa gioie (innegabilmente con Gasp sono state molte le vittorie, anche su squadre blasonate italiane e non) e anche dolori. Non so se… Leggi di piu' »
l’altra sera abbiamo visto la “vera” differenza tra noi e loro. Ho visto la Dea in C , figuratevi se mi fermerà una finale persa!!!
Io non vedo l’ora di vedere le prossime partite, il bello di tifare Atalanta è che le belle sorprese non mancano mai.
Nella vita ho imparato sempre a diffidare dei fenomeni mediatici, dietro un successo il più delle volte si nascondono “vittime”, “scorrettezze”, verità così dimezzate da essere bugie. E nella vita, ho imparato il valore di stare con chi perde, anche immeritatamente. Ho imparato il valore della sconfitta (e ho avuto il privilegio di parlarne con un certo Andrea Zorzi, che di vittorie se ne intendeva). Per questo, mai e poi mai mi scuserò di essere atalantino…
fratello DAGLISTATES : GRAZIE !
l’ATALANTA è dentro nel profondo dell’animo
mercoledi abbiamo visto chi ,fra noi,veramente sa cosa sia il valore di sconfitta
Con tutto il rispetto per le parole che hai voluto condividere, io chiedo scusa ma tutta questa retorica dopo un po’ finisce per infastidirmi. Magari interpreto male, ma mi sembra quasi si voglia sempre far passare il messaggio che “l’importante non è vincere ma partecipare”. Non è così! La sublimazione della competizione è la vittoria. È bello partecipare, ma è ancora più bello vincere, e quando si arriva a un passo dalla vittoria e questa sfugge via per un alito di vento, non ci sono consolazioni. Si è perso! Si può essere orgogliosi del percorso fatto e di aver dato… Leggi di piu' »
Una consolazione c’è: non abbiamo a mai avremo Allegri come allenatore, uno che è perdente anche se vince.
e uno che non sa perdere e nemmeno vincere . E in questo incarna perfettamente lo spirito dello juventino !
Ciao dagliStates, è proprio questo genere di consolazione che a me non piace. Non corriamo l’errore di pensare che nello sport l’estetica legittimi il risultato. Anche perché potrei dirti che la fase difensiva della Juventus l’altra sera, per quanto fatta bene, a mio modo di vedere è stata esaltante! La Juventus coi giocatori che ha potrebbe esprimere un gioco più propositivo? Sì, sono totalmente d’accordo. Ma il fatto che concentrino le loro forze sulla fase difensiva e vivano di estemporaneità e colpi in attacco non li classifica come perdenti….purtroppo… Preferisco la nostra proposta di calcio? Assolutamente si Dobbiamo snaturarci per… Leggi di piu' »
Sono solo parzialmente d’accordo con quanto scrivi. La sublimazione della competizione è metterci tutto quello che hai per provare a vincere. È migliorare se stessi e lavorare duro per arrivare a traguardi che sembrano impossibili. E la Dea incarna alla perfezione questo spirito, che è lo spirito che da sempre anima la gente bergamasca. Allegri dice che vincere fa parte del loro dna ed è l’unica cosa che conta. Incarna alla perfezione la spocchia delle grandi, di chi nella vita antepone l’avere all’essere. Tu sei giovane, ma il ricordo delle nazionali di Germania 74 Argentina 78 è piuttosto sfumando, mentre… Leggi di piu' »
Lo sport è fatto di vittorie e sconfitte.
I valori e le fedi rimangono.
La Dea fa gioire e soffrire ma si riparte sempre con la fierezza dei nostri colori e valori.
mah…un bella centrifuga di frasi fatte e luoghi comuni.
alcune anche iperboliche.
comunque complimenti
Concordo
Le scuse dovrebbero farle loro a noi e soprattutto a sé stessi.
Si poteva e si doveva vincere questa partita.
Bel tifoso che sei: complimenti.
“Contronatura infiltrato”, o “totalmente scemo”?
Ci sono altre alternative?
ORGOGLIOSO DI ESSERE BERGAMASCO E ATALANTINO