C’è un dato inoppugnabile negli ultimi tre campionati dell’Atalanta. Quando non ha avuto le Coppe ha fatto più punti di sempre: quarto posto con 72 punti nel 2016-17, ancora un record per la squadra di Gasperini considerando che è arrivato sì il terzo gradino, a maggio scorso, ma con meno punti. Questo dovuto alla flessione subito dopo l’eliminazione shock contro il Copenaghen, ad agosto, perché dopo 8 partite aveva solamente 6 punti.
DIFFICILE CONFERMARSI – La peggiore, pur se conclusa con il settimo posto e i preliminari di Europa League, è stato il 2017-18, quando c’erano proprio le gare continentali a mettere i bastoni fra le ruote. Pochi giocatori, rosa corta, punti meno rispetto agli altri anni. Sembra un’equazione ineccepibile perché giocare 8 partite in più, anche contro avversari di livello, rischia sempre di disperdere le energie.
GRANDI ACQUISTI – Skrtel, Malinovskyi e Muriel sono tre colpi che alzano l’asticella. Lo slovacco ha fatto benissimo al Fenerbahce, giocando gran parte delle partite (40) della scorsa annata. Sembra in forma, nonostante i 35 anni. Muriel darà respiro ai tre tenori davanti, non è detto che non ne arrivi un altro, poi c’è l’ucraino che può essere un equivoco tattico: può essere sfruttabile in un 3-4-1-2 con centrocampisti alla De Roon e Freuler? Sarà Gasperini a dovere trovare la chiave, come fatto con Pasalic. Riconfermarsi è sempre complicato, ma l’Atalanta ha tutto per farlo.
fonte tmw.com
By marcodalmen