Lo zio
Honest Ahanor, terzino sinistro classe 2008, ha stupito alla sua prima amichevole con l’Atalanta. Entrato al 64° minuto, ha dato subito spettacolo con un colpo di tacco in area che ha avviato l’azione del pareggio. Personalità, calma e lucidità da veterano manifestate anche in occasione della conferenza stampa di presentazione con risposte pacate, sensate e pensate a fianco dell'AD Luca Percassi.
Una giovanissima eta' e un atteggiamento molto piu' maturo che ricordano da vicino Giuseppe Bergomi agli inizi degli anni ’80, quando a 18 anni era già titolare all’Inter e in Nazionale, meritandosi il soprannome “Lo zio” per la maturità in campo e fuori (e anche per un paio di baffoni poi mai piu' sfoggiati piu' avanti con gli anni).
Come Bergomi allora, anche Ahanor sembra avere una solidità e una lettura di gioco rare nei giovanissimi, unite a un coraggio che lo porta a tentare giocate di classe nei momenti decisivi. Juric sembra intenzionato a provarlo come centrale di sinistra in una difesa a tre, un ruolo che richiede concentrazione, visione e capacità di impostare. Se manterrà questa crescita, per l’Atalanta potrebbe diventare ciò che Bergomi fu per l’Inter: un leader precoce, pronto a imporsi tra i grandi.
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