L’attuale giocatore del Genoa ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a lasciare l’Atalanta
Andrea Masiello, dopo 9 stagioni, ha lasciato l’Atalanta durante la sessione invernale del mercato, facendo ritorno al Genoa. Una scelta non facile, presa ovviamente non a cuor leggero: “Scelta sofferta, presa di comune accordo. E ringrazio il Grifone, che mi ha voluto fortemente. Vivo vicino al mare, lo vedo dalla finestra. Sto ultimando i lavori della casa, interrotti per il virus: per fortuna esistono le piastre a induzione, un salvagente in questo momento (sorride, ndr)”.
Come spesso accade quando le decisioni sono bilaterali, il rapporto tra le parti è rimasto ottimo: “Premetto che con l’Atalanta mi sono lasciato bene, però non è mai semplice stare fuori: a 34 anni volevo essere ancora protagonista e non avrei mai voluto rappresentare un peso per nessuno. I Percassi nel momento del bisogno mi hanno teso una mano dandomi la possibilità di rinascere. Hanno creduto di poter recuperare chi, a detta di molti, era ormai irrecuperabile: con loro c’è un rapporto unico, fortificato da risultati speciali. Non smetterò mai di ringraziarli”.
Genoa, un ambiente adatto al lavoro
Nel capoluogo ligure, Masiello si è subito trovato a proprio agio, l’ambiente è carico e pronto a sostenere la squadra: “E’ caldissimo, come sempre, con una tifoseria pazzesca. E nello spogliatoio c’è aria positiva. Speriamo di ritrovare l’entusiasmo che ci accompagnava prima dello stop. Il mister mi ha trasmesso la sua determinazione per centrare la salvezza, a livello tecnico è preparatissimo. Inoltre è una persona schietta, umana: come me. Nel gruppo mi sento un po’ il “vecchietto”, un leader che non detta legge, ma che cerca di far capire ai giovani che prima del calciatore c’è l’uomo”.
La Finale di Coppa Italia persa lo scorso anno è una delle più grandi delusioni della carriera di Andrea Masiello: “È una sconfitta che brucerà a lungo. Le lacrime al 90’ furono di dispiacere per la gente che arrivò da Bergamo. Onestamente, nonostante la forza della Lazio, avremmo meritato la Coppa”.
L’Intervista completa sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola…
fonte gianlucadimarzio.com
By marcodalmen
Grandissimo Masiellone.
Peccato per il saluto molto modesto che ti è stato tributato allo Stadio…
Meritavi molto di più.
modesto é un complimento al poeta che lo ha inventato…
uno degli striscioni piú vomitevoli visti al comunale
Eh ma sai, lui non è un’anima pura come chi dirige.
Ti meritavi i quarti, le semifinali, la finalissima e la champions. Per quel che vale il mio sentire, quando arriverà sarà anche tua
Dimostrazione che tutti abbiamo diritto ad una seconda chance(CD 72)
Andrea sara per sempre uno di noi
Bah, il signor cd72 ha giurato il falso con la propria figlia in braccio, abita nel mio paese e si fa la sua vita tranquilla, io personalmente non lo guardò nemmeno in faccia poi ognuno faccia quel che vuole.??
AMEN…..
Io lo spero sempre.
Andrea mi manchi tantissimo!
Sempre nel nostro cuore.
Sempre devoti al nostro santo. Questo riprodotto resterà per sempre il nostro ex-voto.
Grande ANDREA
Mi manchi
” FURBETTO ” uomo di MERDA !
senza il VAR… spento… all occorrenza
ci sarebbe stato il rigore x noi ed espulsione , e la Coppa iTALIA L’AVREMMO VINTA NOI E SAREBBE STATO IL GIUSTO CORONAMENTO di un percorso esaltante
Lotirchio infame.
Una ladrata che brucerà per sempre. E mi fa rabbia vedere che a parte noi, nessuno ne ha parlato più di tanto.
arriverà il momento in cui alzeremo un trofeo.
Anche molti tifosi
hanno creduto di poter recuperare chi era dato per irrecuperabile.
Tanti altri, invece, si sono accodati solo dopo che “l’irrecuperabile” ha dimostrato di avercela fatta.
La fiducia non è mai “con il senno del poi”.
La tua più grande vittoria è proprio questa, nei confronti di costoro.
io ero molto scettico sul suo recupero dal punto di vista fisico, pernsavo non riuscisse a tornare ad alti livelli
concordo
GRAZIE ANDREA…ora avversario ma nemico mai.
assolutamente daccordo con te OIGGAIV
Eeehhh anche quel pelo di pota li sulla linea ha il suo peso sulle nostre magnificenze europee.