21/11/2025 | 15.45
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Mattia dopo l'addio

Mattia Caldara nei giorni scorsi ha scritto una toccante lettera per l'addio al calcio che abbiamo pubblicato. Oggi compare in un'intervista sul giornale locale dove ribadisce alcune cose.

Il suo obiettivo è diventare allenatore, partendo dai ragazzi più giovani. Niente corse o scorciatoie: vuole formarsi con calma, con il sogno di approdare un giorno all’Atalanta, la squadra che considera casa.

Dice di stare bene oggi: per lui, accettare la fine è stato il passaggio più complicato. Una volta superato quello, ha potuto chiudere con serenità una carriera che non immaginava si interrompesse così presto.

A fine agosto aveva intuito che la sua storia da calciatore stava per chiudersi. Settembre e ottobre sono stati i mesi più duri, perché la mente non trovava pace. Gli anni migliori sono stati tanti, ma gli infortuni – al Milan il tendine d’Achille e il crociato, poi la caviglia allo Spezia – avevano trasformato tutto in un peso.

Riconosce che il tono della lettera fosse forte, ma era quello che voleva trasmettere. Le tante persone che gli hanno scritto gli hanno fatto capire di aver lasciato qualcosa a compagni e amici, anche a chi aveva condiviso poco campo con lui.

Adesso, come scritto sopra, vuole allenare, ma prima vuole prepararsi bene. La prossima estate prenderà il patentino e capirà se questa è davvero la sua strada, perché è molto esigente con sé stesso. Nel frattempo sta iniziando ad aiutare la scuola calcio di Azzano, dove gioca suo figlio Alessandro. Allena l’Under 14 sulla fase difensiva: i ragazzi lo seguono, e per lui è motivo di grande soddisfazione.



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