Mini-abbonamenti Champions e tessere stagionali: ecco quanto costa vedere l’Atalanta in casa

La società ha mantenuto la stessa politica di prezzi dei biglietti delle scorse stagioni: per assistere a 24 partite nei settori popolari (oltre i due terzi dello stadio) si parte da una base di 400 euro, circa 20 euro di media a gara
Per utilizzare un termine in stile calciomercato, particolarmente adatto al periodo, si potrebbe dire che per seguire le partite casalinghe dell’Atalanta nella stagione 2025/26 (in quella che sarà New Balance Arena) tra campionato e coppe si parte da una base fissa di 400 euro, più eventuali bonus, o meglio, aggiunte. Insomma, si va a salire: a seconda dei settori, del numero di partite, di quanta strada farà la Dea nelle coppe.
Per l’annata che si appresta ad iniziare, la società ha confermato la politica dei prezzi della passata stagione, la prima con le due curve aperte a piena capienza: 9mila la Nord, oltre i 6mila la Sud — per un totale di ben oltre 15mila posti a prezzi popolari, che vanno a rappresentare una cifra non lontana dai due terzi dello stadio, quasi il 70%. Un caso praticamente unico in Italia, a cui si aggiungono anche le poche centinaia di posti del parterre Rinascimento, unico settore scoperto e anche per questo con i prezzi in assoluto più bassi di tutto lo stadio di Bergamo.
La novità degli abbonamenti 2025/26 per le partite della Serie A ha riguardato l’aggiunta di una ventesima gara alle 19 già previste dal calendario di campionato, ovvero quella del primo turno di Coppa Italia (ottavi di finale) che la Dea disputerà certamente in casa come da regolamento.
Prendendo come settore di riferimento le due curve e i biglietti interi, chi ha rinnovato la tessera in prelazione lo ha fatto a 280 euro per 20 partite, per una media di 14 euro a gara.
Chi ha sottoscritto una nuova tessera, invece, ha sborsato 350 euro di base. A queste spese si aggiungono i mini-abbonamenti per le quattro partite casalinghe garantite per la fase a gironi della Champions League 2025/26: sempre tenendo in considerazione le curve, gli abbonati alla Serie A possono acquistarla in prelazione (che inizia il 18 agosto) a 119 euro, media di 30 a gara, mentre in vendita libera il prezzo sale a 139, circa 35 a gara. Atalanta Gewiss Stadium vista interno logo atalanta 280 più 119, totale 399.
Ed ecco ottenuto il prezzo, che però non rappresenta il massimo ‘spendibile’. A questo vanno infatti aggiunte le eventuali partite nelle fasi a eliminazione diretta di Champions League e di Coppa Italia. Se parliamo della coppa nazionale, la Dea dovesse arrivare fino alla finale di Roma disputerebbe in casa sicuramente i quarti di finale e andata o ritorno della semifinale.
Lo scorso anno per il quarto contro il Bologna erano disponibili a 14 euro in prelazione per gli abbonati (18 in vendita libera). Più costosa inevitabilmente la Champions League, visto che il playoff contro il Brugge costava 34 euro in prelazione e 44 in vendita libera, prezzo pressoché identico che era stato fissato per il match contro il Real Madrid (€ 45).
Se la linea di prezzi di entrambe le coppe dovesse essere mantenuta in tutte le fasi e l’Atalanta dovesse raggiungere entrambe le finali, disputerebbe in casa altre due partite di Coppa Italia (quarti e semifinale), che costerebbero nel migliore dei casi 28 euro, e quattro turni di Champions League (playoff, ottavi, quarti e semifinali) che potrebbero attestarsi intorno ai 180 euro. Andando ad aggiungersi ai 400 già calcolati, si otterrebbe un totale di poco superiore ai 600 euro per un totale di 30 partite. Praticamente poco più di 20 euro a partita.
Per fare un confronto con le altre squadre di Serie A, i prezzi fissati dall’Atalanta ricalcano il trend medio di tutte le società, tanto che il prezzo minimo degli abbonamenti della Dea è sostanzialmente a metà della graduatoria di tutte le 20 squadre, in linea con le squadre come Bologna e Fiorentina, paragonabili per bacino d’utenza, capienza e rendimento. La differenza? Nessuno come la Dea mette a disposizione così tanti posti a prezzi popolari.
fonte bergamonews.it