Il mondo atalantino e’ in lutto

E’ morto il danese che faceva parte della squadra che vinse la coppa Italia nel 1963, rimasto legatissimo a squadra e a Bergamo tanto che non mancava quasi mai alla Festa della Dea. Aveva 84 anni.

Notizie su suoi problemi d salute si erano rincorsi gia’ da questa estate ma la famiglia ha tenuto uno stretto riserbo sino a stamattina quando la notizia è uscita su diversi media danesi, perche’ Fleming era famosissimo anche nella sua terra Natale.

Nelle foto della conquista della Coppa lo si vede svettare fisicamente sui compagni, raggiante in quella che nel tempo è rimasta una memoria indelebile tra i suoi 3 anni trascorsi a Bergamo, memoria che lo legava ancora al nostro ambiente con particolare affetto.

Era un centrocampista, arrivato dalle nostre parti nel 1961. Massiccio fisicamente ma anche agile e potente

112 le presenze e 10 gol in maglia nerazzurra, mentalita’ nordica quindi piuttosto burbera ma socievole, positivo, sorridente e amico di tutti quando lo si incontrava per Bergamo, in particolare alla Festa della Dea.

Anche in Danimarca Nielsen era una leggenda facendo parte della nazionale olimpica danese capace di vincere l’argento alle Olimpiadi di Roma del 1960. 26 le presenze tra i rossi danesi, gioco’ anche nelle squadre di club della sua nazione B93 e AB e nella squadra scozzese del Morton.

Da notare che il suo passaggio all’Atalanta gli precluse piu’ presenze in nazionale perche’ il palese status di professionista allora escludeva dalle convocazioni.

Eccolo intervistato in questo nostro articolo tradotto dal danese, di un anno e mezzo fa, dove raccontava la sua storia spiegando l’Atalanta al suo connazionale Cornelius

Ecco infine la foto della indimenticabile conquista della Coppa Italia 1963, Fleming e’ ben visibile in pieni centrale

Ecco il post del figlio su Facebook che dà l’annuncio

16 novembre 2018
Nostro padre Flemming non è più tra noi. Se n’è andato nel sonno alle 2.42 di questa notte.
Mancherà a tutti noi, ma il ricordo di quello che ha fatto a Bergamo e l’affetto della città per lui resterà indimenticabile.

Era molto orgoglioso di aver contribuito a portare la Coppa Italia a Bergamo e gli ho promesso che il nostro legame con la Città esisterà per sempre.