Muro “offensivo”

20-11-2018 11:43 18 C.

Risultati immagini per muro scritte atalantaLa Dea è a quota 9 gol con il proprio reparto arretrato: Ilicic a parte, l’attacco di Gasperini ne ha prodotto addirittura uno in meno.

Il muro dell’Atalanta non si sgretola, semmai si scompone. E cambia, e si modifica: inizia retroguardia per poi ritrovarsi attacco. Sono 9, i gol siglati finora dalle fila arretrate di Gasperini. Che nell’ultima gara di campionato si è accaparrata pure la palma di difesa goleador della Serie A.

A collezionare sorrisi ci ha pensato più di tutti Mancini, fresco di convocazione in Nazionale, pure in piena investitura da magic moment. Il centrale cresciuto nella Fiorentina ha alzato medie e autostima con tre gol di fila nelle ultime gare: tra Parma, Bologna e appunto Inter, il suo sigillo non è mai mancato. Lo segue Hateboer, bravo ad aprire con il Frosinone alla prima giornata e a ripetersi alla dodicesima ancora con i nerazzurri. Quindi una sfilza di singoli successi: da Palomino a Gosens, da Djimsiti a Castagne. Son tanti. E fanno impressione soprattutto se li associamo a un dato: Ilicic a parte, e unendo statistiche e forze, l’attacco della Dea ha prodotto una marcatura in meno. Più sintomatico che emblematico.
 
Chiaro che i principi, quelli solidi e solidamente dettati dalle urla di Gasperini in allenamento, non sono certamente scomparsi. L’Atalanta resta la quarta difesa del campionato, con la Lazio è a quota 14 gol subiti: perché le luci della ribalta saranno anche invitanti, ma la rete resta un attimo di puro svago in un continuo tenere posizioni e sfilare alle spalle degli avversari. E allora non è una questione di Dea… bendata. Ma di una che ci sa davvero fare.  
fonte gazzetta.it
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By marcodalmen


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