IL NERO E L’AZZURRO – Work in progress

05-12-2018 07:00 59 C.

La partita con il Napoli ha riportato la Dea a centro classifica ed ad un passo indietro rispetto alle ambizioni di un paio di settimane fa. La differenza di potenziale con i partenopei è evidente ma in passato la squadra neroazzurra ha dimostrato di saper sopperire a questa differenza con l’intensità e l’organizzazione di gioco corale, che in questo momento non risulta altrettanto efficace soprattutto quando qualche pedina importante viene a mancare. D’altra parte era impensabile pensare che per tutto il campionato la squadra neroazzurra potesse impiegare sempre gli stessi 11/13 uomini titolari per infortuni, squalifiche ecc. Qui vengono  le note dolenti perché se manca Ilicic non c’è un sostituto all’altezza, se manca Toloi non sempre viene sostituito alla pari insomma emergono le alcune lacune di organico per una squadra non costruita per andare in Champions. Ma c’è anche un partito del pensiero contrario ovvero quello che sostiene che i sostituti ci sono ma non vengono quasi mai utilizzati e quando vengono messi in campo non sempre imbroccano la prestazione vedi Rigoni e Valzania contro il Napoli e quindi imputano all’allenatore il limite nel non saper sempre ricorrere alla panchina e far fare minuti anche alle seconde linee. Fatto sta che questa Atalanta, se vuole ancora stupire come gli anni scorsi, dovrà affidarsi anche ai panchinari che però devono avere del tempo per potersi esprimere al meglio come è stato per quelli che oggi sono titolari.

IL NERO L’AZZURRO

DIFESA IN BAMBOLA

Ancora un partita con difficoltà ed errori difensivi sia nei singoli che di reparto, è evidente che se la difesa va in difficoltà la squadra non riesce a fare risultato come succedeva prima della sosta speriamo che si riprendano presto.

POSSESSO STERILE

Attenzione a non ricadere nel baratro di inizio stagione quando si giocava bene ma non si segnava o si segnava poco e si perdeva. La Dea crea un’enorme mole di gioco e possesso palla che però non genera occasioni pericolose e tiri in porta efficaci.

GESTIONE DELLA PARTITA

Un aspetto su cui di sicuro si deve migliorare è quello della gestione della gara fuori e dentro il campo. Anche in questa occasione i cambi non sono sembrati proprio azzecati ma ovviamente parliamo sempre con il senno di poi. Di certo il tecnico del Napoli ha sfruttato meglio le sostituzioni che sono risultate vincenti.

 

ZAPATA

Il migliore per intensità di gioco e volontà ha corso fino alla fine dimostrando di essere cresciuto fisicamente e mentalmente, ma non può risolvere tutti i problemi in attacco solo lui.

BERISHA

Dopo un periodo di critiche anche giuste il portiere neroazzurro è tornato a dare sicurezza in campo, bene sulle uscite alte e su alcune conclusioni pericolose del Napoli. Sul secondo goal dei partenopei non riesce a fare il miracolo (come a Bologna) ma il tiro era davvero ravvicinato.

MARTEN

Non è stata la sua prova migliore in assoluto ma ha corso come un motorino a tutto campo e contro questo Napoli non era facile chiudere tutti gli spazi e lui c’è stato tutta la partita.

IL PUBBLICO

Grande prova di maturità del pubblico bergamasco che dopo due settimane di tam tam mediatico era attesa alla prova del nove. Tutto è filato liscio tranne il risultato, ma il pubblico neroazzurro ha vinto comunque.

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By LuckyLu


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