07/08/2025 | 09.09
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Non solo Serie B: taglio stipendi automatico anche con la retrocessione in C

Importante novità nell’accordo collettivo tra Lega Serie A e Associazione Italiana Calciatori, ratificato ieri dai rispettivi presidenti Ezio Simonelli e Umberto Calcagno. In assenza di un diverso accordo tra le parti, lo stipendio dei giocatori potrà ridursi del 25% in caso di retrocessione in Serie B: la norma, non retroattiva, si applicherà ai contratti firmati a partire dal 2 settembre 2025, a condizione che la retribuzione non scenda sotto il minimo sindacale. 

La novità, una sorta di norma di chiusura del sistema — in quanto derogabile sia in meglio sia in peggio dai contratti individuali — nasce da un insieme di regole già esistenti e da buone prassi consolidate. In caso di successiva promozione in Serie A, lo stipendio tornerà al livello originario. 

 

Il passo ulteriore – come spiegato da Tuttosport – riguarda il fatto che nelle prossime settimane dovrebbero adeguarsi in tal senso anche gli accordi collettivi per Serie B e Serie C: un passaggio considerato fondamentale dalle leghe per garantire la sostenibilità del sistema. 

Non si tratta dell’unica novità dell’accordo collettivo, che avrà durata quinquennale, fino al termine della stagione sportiva 2029/2030. Finisce così l’epoca dei rinnovi “navigando a vista” e delle proroghe, come avvenuto per l’ultimo accordo firmato nel 2023. Questo risultato è frutto del nuovo clima di distensione che si respira (e si auspica possa continuare) tra le componenti della Federcalcio, i cui vertici sono stati costantemente aggiornati e hanno accompagnato la trattativa. 

Tra le altre novità introdotte dal nuovo accordo collettivo, ci sono inoltre: 

  • eliminazione dell’obbligo di riposo settimanale in caso di partite infrasettimanali (misura che interessa soprattutto i grandi club); 
  • impegno reciproco a definire, entro 120 giorni, un codice delle violazioni e delle sanzioni; 
  • introduzione di un fondo di fine carriera riservato ai calciatori della Serie A; 
  • abolizione dell’obbligo per i club di stipulare un’assicurazione contro gli infortuni per i giocatori con stipendio lordo superiore ai 500.000 euro: un nuovo margine di trattativa per i presidenti più attenti ai costi.                       fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
6 commenti
Clod1907
07 Agosto 2025 | 11.22

Che schifo.

Il sindacato dovrebbe chiedere una quota di solidarietà ai colleghi che vincono coppe e scudetti

cavron
07 Agosto 2025 | 10.46

.....in assenza di un diverso accordo.....

gigi8305
07 Agosto 2025 | 10.37

La poltrona invece è sempre pagata.

30 anni di calo ed un paese che non ci rendiamo conto quanto sia in degrado, rispetto a nazioni che anni fa erano il terzo mondo ed oggi ci surclassato..  gli emirati arabi, avranno un calcio non al top, ma trasferirsi in quei luoghi significa vivere in nazioni più evolute.


poggiaus
07 Agosto 2025 | 10.17

Ah perchè i giocatori di serie A hanno bisogno di un fondo di fine carriera quando in un anno guadagnano quasi tutti più di quanto una persona normale guadagna in un anno?


Lorenz67
07 Agosto 2025 | 09.23

ritengo cosa buona e giusta... finalmente un po' di buonsenso anche in FIGC.. chissa' che sia l'inizio di una nuova linea d'azione che riporti il nostro calcio se non agli antichi fasti quantomeno al passo con i principali campionati.. a partire dalla formula pessima della coppa italia fino agli stadi... 

lucanember

In risposta a: Lorenz67

07 Agosto 2025 | 10.13

Concordo, scelta davvero giusta