Pareri sulla nostra eliminazione in CL
ALESSANDRO COSTACURTA
è stato intervistato dall'edizione odierna de La Repubblica
"Un anno fa noi italiani sembravamo i padroni d'Europa, ora ci lecchiamo le ferite. Ma quello non era il Risorgimento e questa non è una ricaduta nel Medioevo. L'eliminazione di Milan, Atalanta e Juve è stato solo un infortunio collettivo. Non credo che Bruges, Feyenoord e Psv, la migliore del trio, arriveranno ai quarti.
Atalanta, Milan e Juve hanno commesso errori simili? A tutte e tre sono mancate umiltà e intensità, per citare Sacchi e Capello. Ma ogni eliminazione ha la sua storia. L’Atalanta, che per prestazioni nel girone è stata seconda solo al Liverpool, non ha avuto la solita prepotenza fisica.”
VINCENZO ITALIANO
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nell’edizione odierna, Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna
“Ero convinto che Milan, Atalanta e Juve passassero, ma poi vai in certi stadi e ti trovi in una bolgia. Dispiace, anche per il ranking. La Champions è la competizione dei dettagli, se sbagli paghi. Livello più basso della Serie A? In Europa giocano a viso aperto, non speculano. È un tipo di pensiero calcistico da inseguire, per avvicinare la gente allo stadio. Culturalmente noi siamo più preoccupati del risultato. Ma il risultato può essere casuale, la prestazione ben fatta non lo è mai”.
NEVIO SCALA
“Ero convinto che Milan, Atalanta e Juve passassero. L’Atalanta come il mio Parma? non voglio peccare di presunzione ma quel Parma è imparagonabile, le cose che sono state fatte in quel periodo non sono copiabili. L’Atalanta stava facendo molto bene sia da un punto di vista societario, che da un punto di vista tecnico, però arrivare a quello che ha fatto il Parma credo che sia difficile".
WALTER SABATINI
Storico DS intervistato dall'edizione odierna de Il Mattino
"Purtroppo siamo andati a giocare queste partite da dentro o fuori in un momento in cui le squadre italiane erano in debito d’ossigeno. Soprattutto l’Atalanta arrivata alle partite decisive in condizioni precarie, vittima di una flessione atletica che già si stava registrando in campionato e che le coppe hanno soltanto amplificato. Sul rigore dell’andata col Bruges la simulazione è la cosa più disgustosa che può fare un calciatore. Adesso basta, bisogna farla finita. Chi prova a fare il furbo andrebbe sanzionato in campo con un’espulsione diretta".
