Petagna: ‘Emozione forte, grazie Ventura’

21-03-2017 21:00 0 C.

L’atalantino è intervenuto in conferenza stampa con Verdi e Spinazzola

PETAGNA: “Ero all’aeroporto, stavo partendo con l’Under 21, mi ha chiamato il mio team manager. E’ stata un’emozione forte, visto che sono al primo anno di serie A, devo ringraziare mister Ventura”. Il 21enne attaccante dell’Atalanta, ricorda cosi’ il momento in cui ha ricevuto la notizia di un’inattesa convocazione nella nazionale maggiore in vista del prossimo doppio impegno contro Albania (valido per le qualificazioni mondiali) e contro Olanda in amichevole.

Per Petagna c’e’ una concorrenza agguerrita nell’attacco azzurro. “E’ una concorrenza che non si vince – continua Petagna – Sono qui per imparare, ci sono due mostri davanti oltre a Eder, devo imparare come si allenano i campioni di questo gruppo. Belotti? Penso sia un attaccante pazzesco, ha fatto una caterva di gol, ho notato anche ieri la sua cattiveria in allenamento, anche io devo imparare ad essere cattivo, ad aggredire l’area. Penso sia l’attaccante piu’ forte in Italia, al secondo posto metto Higuain che e’ un mostro sacro, poi Eder e Dzeko”.

SPINAZZOLA: “Ho saputo della mia convocazione in Nazionale dal team manager dell’Atalanta dopo pranzo di sabato scorso. Il primo messaggio l’ho mandato alla mia famiglia e ai miei compagni di squadra. E’ grazie a loro e al mister se sono qui. Ho avuto la fortuna in Primavera di essermi allenato con dei grandi giocatori, come Buffon. Per me e’ un mito ed ogni volta che lo vedo mi metto a ridere perche’ mi emoziono sempre trovarmelo di fronte. Mi ha colpito in questi giorni di Nazionale allenarmi con grandi giocatori e l’organizzazione di tutto lo staff -ha aggiunto Leonardo Spinazzola- Ringrazio mister Ventura perche’ con lo stage ci ha fatto entrare nell’ottica della Nazionale ed adesso gia’ sappiamo quello che lui”.

“Per me e’ un sogno ed un ambizione arrivare alla Juve visto che sono un giocatore di proprieta’ del club bianconero – ha concluso l’esterno dell’Atalanta -. Sono cresciuto con l’idea che Milan e Juve fossero le squadre top al mondo. La Nazionale puo’ servirvi ad allenarmi e a crescere con certi tipi di giocatori”.

VERDI: “Ho saputo della convocazione sabato pomeriggio, e avevo visto inserito Bernardeschi in lista perche’ in un primo momento c’era lui. Dopo il mio infortunio non avevo fatto grandissime prestazioni col Bologna. Poi invece e’ arrivata la chiamata. E’ stata una cosa inaspettata la convocazione, pero’ e’ stata un’emozione talmente grande che non sapevo neanche come prenderla e non sapevo se quando il team manager Di Vaio me l’ha comunicata mi stesso prendendo in giro. Sono arrivato al campo e li’ ho capito che era tutto vero”.

“Ventura? Ho gia’ lavorato con lui a Torino, i concetti di gioco sono piu’ o meno gli stessi di quando era il mio allenatore di club -ha aggiunto Simone Verdi- Per questioni di tempo ci vuole qui maggiore concentrazione perche’ ci sono meno giorni per provare le cose. Non ho mai avuto problemi con il mister a quel tempo, non ero ancora uomo io e dovevo maturare. Fu lui a portarmi a Torino, ed io avevo bisogno di mettere su qualche chilo per giocare ad alti livelli”.

fonte raisport.rai.it

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By marcodalmen


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