Spezia sulla via dello Scudetto, Juventus fanalino di coda, Roma nelle ultime posizioni, Milan e Inter a metà classifica. E’ questo quanto emerge da un’elaborazione realizzata da Calcio e Finanza sul rapporto tra monte ingaggi e punti conquistati dalle varie squadre in Serie A (si veda tabella in pagina).
E’ evidente che si tratta di un quadro provvisorio visto che siamo ancora alla vigilia dello sprint finale del campionato, e bisogna tenere conto che Lazio e Torino hanno giocato una partita in meno.
Detto questo, si sono ormai disputate 30 giornate, e quindi il dato che emerge è significativo di come siano state investite le risorse per gli ingaggi. Va precisato che si tratta solamente del costo stipendi sostenuto da ciascuna società e non del costo totale della rosa, che includerebbe anche le quote ammortamenti e altri oneri.
Ad un primo sguardo appare evidente la spaccatura tra i club che occupano le prime sette posizioni della classifica e il resto delle squadre del campionato, con alcune importanti eccezioni. Tra queste, meritano particolare attenzione l’Atalanta – che con un monte ingaggi ridotto si trova al quarto posto in Serie A – e la Juventus, nettamente superiore alle avversarie, ma in terza posizione.
Emerge quindi una correlazione diretta tra gli investimenti in giocatori e la posizione in classifica, nel senso che il grafico mostra come le società che hanno speso di più per gli ingaggi siano generalmente quelle meglio posizionate in campionato.
Entrando nei dettagli della nostra graduatoria, lo Spezia conquista la palma della spesa più efficiente dato un monte ingaggi lordo di 17 milioni di euro circa e 32 punti per un costo per singolo punto di poco più di mezzo milione di euro.
La squadra ligure però è ancora invischiata nella lotta per non retrocedere ma sul campo, meglio del club spezzino, hanno fatto Verona, Atalanta e Sassuolo – seconda, terza e quarta nella speciale graduatoria – che, malgrado spese contenute, stanno raggiungendo obiettivi importanti: la Dea è in piena corsa per la Champions e in finale di Coppa Italia, mentre gialloblù e neroverdi si sono confermate splendide realtà del campionato, più vicine all’Europa che alla lotta retrocessione.
Venendo alle grandi tradizionali del nostro calcio, c’è da sottolineare che un monte ingaggi di alto livello non è sempre sinonimo di successo.
Con stipendi lordi per 132 milioni di euro l’Inter occupa la prima posizione in campionato, a +11 dalle avversarie. I nerazzurri vantano un monte ingaggi elevato e la loro ottima stagione si può quindi definire in linea con gli investimenti della società. Nella speciale graduatoria la formazione di Antonio Conte – capolista della Serie A – occupa infatti il 13° posto.
In termini strettamente contabili, il Milan fa meglio dei cugni nerazzurri. I rossoneri con un monte ingaggi pari a 80 milioni di euro occupano il secondo gradino della classifica reale, ma nella classifica sul rapporto monte ingaggi/punti è 11° (ogni punto è costato 1,27 milioni).
Diverso il discorso sull’altra grande storica della Serie A: la Juventus. Sui bianconeri pesa inevitabilmente lo stipendio di Cristiano Ronaldo (31 milioni netti) e di altri big (fatta eccezione per CR7, altri sette calciatori guadagnano 6 o più milioni di euro netti) e malgrado la terza posizione nella classifica reale, il club presieduto da Andrea Agnelli è fanalino di coda nella nostra graduatoria con un costo di oltre 3 milioni per ciascun punto in Serie A.
Al quarto posto in campionato la sorpresa – per modo di dire – Atalanta. I nerazzurri si sono distinti in questi ultimi anni per aver raggiunto risultati sportivi straordinari in Italia e in Europa, con la massima attenzione ai costi. In attesa dei conti 2020, al 2019 i bergamaschi hanno chiuso quattro esercizi consecutivi in utile, una rarità nel panorama calcistico italiano ed europeo.
Il Napoli è quinto in Serie A con ingaggi per oltre 103 milioni lordi, un dato che – sulla carta – richiederebbe almeno la qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League (obiettivo per il quale i partenopei sono in corsa). La non brillantissima stagione della squadra di Aurelio de Laurentiis fa sì che nella classifica che abbiamo redatto siano relegati al 16° posto (ogni punto è costato 1,76 milioni).
Stesso discorso valido per la Roma, settima in Serie A (quasi 110 milioni lordi in stipendi), ma per la quale la conquista della massima competizione europea appare complicata a otto giornate dal termine. Anche in termini di rapporto punti/monte ingaggi i giallorossi sono dietro e sfondano il muro dei 2 milioni per punto in classifica.
Il traguardo Champions è molto più alla portata per la Lazio, che qualora dovesse riuscire a battere il Torino nel recupero sarebbe in piena corsa. Anche i biancocelesti sono particolarmente attenti al bilancio e seppur con un monte ingaggi inferiore ai top club, riescono a lottare per obiettivi ambiziosi. La nostra classifica li posiziona al 12° posto, tra Milan e Inter.
Monte ingaggi netto | Monte ingaggi lordo | Punti classifica | Costo di un punto in mln di euro | |
SPEZIA | 10,33 | 17,05 | 32 | 0,53 milioni |
VERONA | 12,69 | 23,56 | 41 | 0,57 milioni |
ATALANTA | 22,68 | 38,96 | 61 | 0,64 milioni |
SASSUOLO | 17,25 | 30,12 | 43 | 0,7 milioni |
UDINESE | 15,34 | 24,28 | 33 | 0,74 milioni |
SAMPDORIA | 17,03 | 29,81 | 36 | 0,83 milioni |
BENEVENTO | 16,74 | 28,87 | 30 | 0,96 milioni |
BOLOGNA | 19,78 | 34,19 | 34 | 1,01 milioni |
GENOA | 19,59 | 33,96 | 32 | 1,06 milioni |
CROTONE | 9,9 | 17,12 | 15 | 1,14 milioni |
MILAN | 49,5 | 80,15 | 63 | 1,27 milioni |
LAZIO | 42,3 | 75,15 | 55 | 1,37 milioni |
INTER | 82,05 | 132,13 | 74 | 1,57 milioni |
FIORENTINA | 27,73 | 47,76 | 30 | 1,59 milioni |
PARMA | 20,02 | 34,87 | 20 | 1,74 milioni |
NAPOLI | 60,85 | 103,85 | 59 | 1,76 milioni |
TORINO | 26,37 | 47,65 | 27 | 1,76 milioni |
ROMA | 65,5 | 109,89 | 54 | 2,04 milioni |
CAGLIARI | 25,13 | 44,79 | 22 | 2,04 milioni |
JUVENTUS | 122 | 204,96 | 62 | 3,3 milioni |
E’ dal 15° posto in giù che si trovano invece alcune delle principali delusioni del campionato nel rapporto tra stipendi e risultati sportivi. A cominciare dalla Fiorentina, che pur mettendo sul piatto quasi 48 milioni lordi non sta ottenendo le soddisfazioni desiderate (ogni punto in Serie A è costato 1,59 milioni).
Discorso simile per Torino e Cagliari, che investono rispettivamente 47 e 44 milioni in ingaggi lordi e che sono in piena lotta per non retrocedere. E’ verosimile immaginare che una delle due scenderà in Serie B al termine della stagione. I granata hanno speso 1,76 milioni per ogni punto conquistato, mentre i sardi addirittura 2,04 milioni.
Chiusura dedicata al Crotone, vero fanalino di coda del massimo campionato italiano, ma che nel rapporto tra monte ingaggi e stipendi ha comunque fatto meglio di tante altre squadre, grazie a investimenti molto ridotti: con un monte ingaggi da 17 milioni circa, ognuno dei 15 punti in campionato è costato 1,14 milioni.
Fonte: calcioefinanza
By Fabry98
il leggendario progetto toro
mister 100 milioni :laughing: fan quasi piu’ ridere dell’inter :ride_molto:
Nulla da eccepire sulla graduatoria, ma la vera classifica costi/rendimento dovrebbe tener conto anche degli introiti finali derivanti dalla posizione ottenuta in classifica, nel senso che, se lo Spezia ha pagato 100 di ingaggio, ha ottenuto tot punti e ricavato 20 a fine anno dal suo piazzamento (per diritti TV o premi o quant’altro), il suo paramento di “efficienza” dovrebbe essere misurato su 100-20; allo stesso modo, se l’Atalanta ha speso 150 ma ha incassato 80 perchè è arrivata nelle prime quattro (giusto per fare un esempio), i suoi punti andrebbero divisi non per 150 ma per 150-80, perchè il… Leggi di piu' »
hai ragione, anche a me rode non essere primi stavolta e in effetti il tuo ragionamento e’ corretto al 100% e sopratutto ci farebbe arrivare primi anche quest’anno come i precedenti :laughing: :brinda2:
Cagliari debacle più clamorosa degli ultimi anni
Non mi convincono molto gli ingaggi di cui sopra…non sembrano molto accurati.
Per quanto mi riguarda questa classifica a fine campionato dovrebbe valere punti aggiuntivi per i più virtuosi in modo proporzionale, a quel punto ci sarebbe molta più equità e tante belle sorprese.
Capisco che è pura fantascienza ma mi piace pensarla così.
si anche io ho sempre detto che sportivamente parlando se volessimo avvicinarci al concetto sportivo originario (alla decoubertain) questa’ e’ l’unica calssifica che conta veramente.
la cosa migliore sarebbe partire tutti con lo stesso numero di milioni, alora si che il vincitore sarebbe il piu’ bravo… adesso vince chi fa piu’ debiti…
Sarebbe utile rivedere la redistribuzione dei diritti tv (di cui tanto si parla in questi giorni) in base a questo indice.
Ovviamente sappiamo tutti che il mondo va al contrario, basti pensare che Agnelli l’anno scorso parlava di tutela degli investimenti da parte di quei club che avevano investito per andare in Coppa ma che, complice un’annata storta, non ci sono riusciti. Il concetto è l’esatto opposto di quello che vuole dimostrare questa classifica.
In ogni caso, complimenti a Verona e Spezia (spero che si salvi)