12/10/2017 | 01.48
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“Quo Vadis Dea?” - Il momento dello sprint

PAROLA D’ORDINE CONFERMARSI

Buona la prima. Così si potrebbe dire del primo ciclo di sette partite in tre settimane appena terminato.

E non si potrebbe dire altrimenti, visto che le prestazioni dei nostri non solo sono state soddisfacenti ma hanno superato le previsioni, soprattutto considerando la falsa partenza prima della fine del mercato: due sconfitte immeritate, seppure contro Roma e Napoli avrebbero potuto destabilizzare alcune sicurezze, minate già da una estate piuttosto particolare.

Nonostante gli impegni di campionato importanti, soprattutto a Firenze e in casa con la Juventus, sono stati racimolati i punti necessari a recuperare una posizione tranquilla a metà classifica, con possibilità di rimonta su chi sta davanti. Non era facile, se aggiungiamo che nessuno sapeva, preparatori atletici a parte forse, come si sarebbe comportata la squadra in un ciclo di partite ravvicinate mai visto prima qui a Bergamo.

L’apoteosi la si raggiunge se pensiamo al cammino in Europa League, torneo al quale Gasperini ha sempre ammesso dare la precedenza. Everton e Lione facevano paura, invece ce li siamo messi alle spalle nel modo migliore, vincendo alla grande a Reggio e pareggiando in casa dei francesi, seppure con sofferenza. Ora l’Atalanta guida la classifica, due punti sopra le inseguitrici, di cui fa parte quell’Apollon considerato la squadra più debole del gruppo. Le prossime due partite con la squadra cipriota potrebbero spalancare le porte delle qualificazioni, anzi potrebbero consacrare l’Atalanta al primo posto. Sarebbe un risultato storico, ma occorre non sottovalutare gli avversari, che non hanno ancora perso in Europa.

Il ciclo che arriva è simile al precedente solamente per il numero di partite, ancora sette in tre settimane, ma sicuramente con avversarie più alla portata.

L’Atalanta, che fin qui non ha mai sbagliato approccio alla partita, se non una parte di quella con il Sassuolo, dovrà confermarsi per poter poi gestire con più serenità gli impegni successivi. E ovviamente confermarsi come una delle più belle realtà europee.

 

UN ANNO DOPO, UN’ALTRA ATALANTA A GENOVA

L’Atalanta dovrà fare attenzione, perché le avversarie che affronterà non saranno del livello delle big ma potrebbero dare del filo da torcere, soprattutto se le si sottovalutasse. Sampdoria e Bologna sono forse le due sorprese di quest’anno, visto che hanno disputato ottime partite e di fatto ci precedono in classifica, tra l’altro mostrando buone manovre e giocatori di qualità. Sembrano in questo momento le squadre migliori per metterci alla prova, ma capitano proprio nella settimana in cui a Reggio arriverà l’Apollon. Non va dimenticato che la prestazione meno convincente vista finora è stata qui a Bergamo, proprio nella partita che precedeva la prima assoluta con l’Everton, sempre dopo una sosta: speriamo che fosse solo un fattore emozionale. Da non sottovalutare neppure l’Udinese, che Gasperini ha inserito nel gruppo delle possibili sorprese, mentre si pretende bottino pieno dalle partite casalinghe con Verona e Spal.

Gasperini avrà in mente ancora un turnover intelligente, anche alla luce dell’impiego dei nazionali, e non è escluso che presto vedremo più impiegati anche giovani come Vido, Orsolini e Mancini, magari dall’inizio. Sono interessanti le ultime dichiarazioni del mister, in cui ha fortunatamente sciolto alcuni dubbi iniziali sulla rosa, quest’anno complessivamente più forte dell’anno scorso, ma non sull’undici titolare. Poco importa, perché noi sappiamo che Gomez non è ancora al top della forma, anche se qualcosa si è visto già nella partita con la Juventus, e Spinazzola sta tornando quello che conoscevamo, nonostante una prestazione non ottimale con i bianconeri che era prevedibile. Lui e Cristante torneranno carichi dalla Nazionale, nonostante il pessimo gioco mostrato dalla squadra: il primo ha fornito il cross decisivo e il secondo ha debuttato in una partita ufficiale. Vido e Orsolini hanno trovato invece gol facili, ma sempre importanti per il morale, nell’Under 21.

In questo momento è difficile pronosticare chi scenderà in campo a Genova, in un derby personale al quale Gasperini tiene molto, soprattutto dopo la brutta figura rimediata l’anno scorso, ancora agli albori del suo ciclo.

Potrebbero giocare i titolari, con qualche staffetta nei ruoli più delicati a seconda dell’andamento della partita, così come esserci le solite sorprese del Gasp.

Proviamo a pensare all’anno scorso. Kessie ha segnato il vantaggio, Raimondi ha causato il rigore su Muriel e Carmona si è fatto cacciare. Barreto ha poi battuto un goffo Sportiello e Zukanovic è andato vicino al 2 a 2. Era tutta un’altra Atalanta, che ora sembra lontana anni luce, con Paloschi che provava a fare il centravanti boa senza successo e D’Alessandro sulla fascia. Rimangono i due allenatori, allora agli esordi, e due protagonisti soprattutto: Gomez e Quagliarella.

Siamo tutti curiosi di vedere cosa succederà stavolta, sperando in un diverso finale.

By staff
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