“Quo Vadis Dea?” – Oltre ogni limite

02-03-2017 04:44 16 C.

Dopo l’impresa di Napoli l’Atalanta ospita una Fiorentina in caduta libera e spera in un incredibile terzo posto ai danni proprio dei partenopei, impegnati con la Roma. Non bisogna perdere la bussola e concentrarsi sul primo obiettivo, reso più difficile da diversi aiuti a Milan e Lazio, che rimangono incollate. Intanto è esplosa la Dea Mania, con Papu e Petagna sotto i riflettori e grande risalto mediatico.

 

OVER THE TOP

Il sogno continua. E più si sale in alto più i tifosi sono vittime di una lotta di emozioni, tra la speranza di traguardi impronunciabili e il timore di tornare con i piedi per terra.

Dopo tutto come dare loro torto? La vittoria di Napoli è stata incredibile, non tanto per il risultato quanto per il modo in cui è stata ottenuta. La doppietta di un difensore centrale già di per sé è qualcosa di anomalo, se aggiungiamo che la seconda marcatura è nata da un’azione di contropiede in dieci uomini, nonostante il vantaggio da difendere, capiamo che si tratta di un capolavoro. In fondo perfino l’espulsione di Kessie, ingenua e pericolosa, ha reso l’impresa ancora più storica e fondamentale per il futuro.

Il messaggio è chiaro: chi vince in questo modo rivoluziona il calcio. Non siamo molto lontani dal modulo a farfalla di Oronzo Canà, quello dove i giocatori salivano e scendevano tutti insieme al punto dal confondere gli avversari e sembrare molti di più in campo. Ma quello era un film comico, invece la squadra di Gasperini non fa affatto ridere, nonostante i nomi dei protagonisti poco tempo fa ci sarebbero sembrati quelli di una armata Brancaleone.

Non si preoccupino i tifosi, comunque cada questa avventura sarà un successo, perché l’Atalanta ha già cambiato molti confini della propria dimensione.

All’estero seguono le vicende della banda del Gasp con attenzione, ma soprattutto capiscono che le innovazioni portate avanti da società e allenatore potrebbero essere da esempio per il futuro del calcio. La Cina, che sul calcio vuole investire molto ed ha già le mani sull’Inter, segue le vicende di Percassi con molta attenzione, soprattutto dopo l’affare Gagliardini. Non è affatto un caso che i milanesi ora vogliano investire molto sui giovani.

Anche in Italia mediaticamente l’Atalanta funziona, soprattutto grazie alla simpatia di alcuni protagonisti, in primis la coppia social formata dal Papu e da Petagna. Questo è un dato da non sottovalutare, perchè in un mondo extracalcistico in cui i diritti televisivi valgono moltissimo e gli sponsor aiutano le società a sopravvivere, essere sulla bocca di tutti conta. Certo, il risvolto della medaglia è che certi giocatori diventeranno ambiti anche per questo loro aspetto, oltre che per la propria qualità. In ogni caso l’Atalanta ha guadagnato due pagine del più noto quotidiano sportivo, per quanto odiato per le noti vicissitudini passate, e diverso spazio sui servizi dei principali telegiornali, sportivi e non. E stavolta non perché la situazione dell’Atalanta si sia aggravata: finalmente in giro assoceranno la fede atalantina a qualcosa di diverso dal calcioscommesse.

I guadagni ottenuti da Percassi con le ottime operazioni di questo inverno non hanno indebolito la squadra e garantiranno un futuro roseo, almeno dal punto di vista economico. Avere solidità e sicurezze conta moltissimo, anche in vista della ristrutturazione dello Stadio.

Diciamolo senza troppi problemi: una stagione come questa è storica per chi la vive, ma pone anche le fondamenta per diversi anni a venire.

 

PIU’ FORTI DEI TORTI

Rimane un piccolo problema, che non lascia dormire tranquillamente il tifoso, ovvero un quadro generale in cui molti giocatori rimarrebbero il prossimo anno solamente a condizione di un piazzamento europeo. E in questo potrebbe rientrare anche il mister, solleticato dalle possibili proposte di grandi club.

Detto che al momento tutto il gruppo ha dimostrato di saper tenere alta la concentrazione e non c’è da preoccuparsi sull’influenza di queste voci sul campo, visto che lo stesso Caldara promesso alla Juventus sta fornendo prestazioni esemplari, rimane chiaro cosa possa succedere nei prossimi mesi.

Se l’Atalanta raggiungerà il traguardo europeo e, in caso di preliminari per la Europa League ancora a calciomercato aperto, supererà questa prima fase, il gruppo proverà a regalarsi un nuovo sogno, con compattezza e voglia di proseguire insieme.

Ma se non riuscirà in questa impresa è chiaro che, pur restando nella storia nerazzurra per i numerosi record ottenuti, perderà probabilmente molti pezzi e avremo una squadra da ricostruire, seppur con ottime basi.

Ecco perché risulta doppiamente importante coronare questo lungo inseguimento ad un piazzamento importante e non mollare di un centimetro. L’Atalanta merita ampiamente, per quanto visto finora, di rimanere almeno la quarta potenza del campionato, visto che ha conquistato in maniera più netta e pulita degli altri contendenti i punti ottenuti sul campo.

Milan e Lazio hanno ottenuto ultimamente vittorie molto sofferte: domenica sono stati spinti da direzioni arbitrali piuttosto discutibili, ma anche precedentemente sono stati agevolati da avversari arrendevoli, vedi Bologna, e fortuna. Se giudicassimo le loro prestazioni avrebbero meritato di essere distanti già parecchi punti, più o meno come la Fiorentina.

L’Atalanta è più forte anche delle polemiche e bisogna dare merito alla società di essere rimasta fuori da ogni discussione, seppure interessata da qualsiasi agevolazione a queste avversarie dirette. Siamo diventati una grande squadra ma in questo ci differenziamo tuttora.

Certo, a pensar male ci si azzecca, ma tutto sommato l’Atalanta ha sempre reso, con grandi prestazioni, superflue anche alcune decisioni arbitrali discutibili. E a Napoli dobbiamo essere grati all’arbitro per non aver giudicato falloso il fallo di Caldara su Callejon: al di là dell’ingiustizia ci saremmo persi una delle più belle ed emozionanti azioni da gol della storia nerazzurra, una di quelle da raccontare ai nipotini.

 

SOGNANDO LA TERZA PIAZZA

Domenica arriva la Fiorentina e non sarà uno scontro diretto. Se crediamo all’Europa dobbiamo renderci conto che, nel caso i viola ci recuperino questo svantaggio, il sogno sarà già svanito da un pezzo. Dieci punti sono un’enormità quando si parla di lotta salvezza, figuriamoci quando si guarda l’alta classifica, dove tutte corrono a mille.

In ogni caso la partita va presa con le molle, perché si gioca a Bergamo contro un avversario di qualità e dopo una settimana in cui siamo stati troppo sotto i riflettori, nonostante oramai si stia facendo l’abitudine.

Ma bisogna anche ricordare che il Napoli giocherà l’anticipo a Roma, ed è molto probabile che la squadra partenopea faccia fatica a non perdere la terza partita in una settimana.

Possiamo quindi immaginarci la spinta del pubblico, in uno stadio che va verso il tutto esaurito, in caso di possibile aggancio alla terza piazza: un delirio in cui è sicuramente peggio essere la squadra viola che quella nerazzurra, soprattutto alla luce delle ultime prestazioni degli uomini di Sousa. Scongiuri a parte è sotto gli occhi di tutti che la squadra toscana ha problemi di condizione e di testa, visto anche come si è fatta rimontare, dopo la scoppola di Europa League sempre in rimonta, dal Torino.

Il calendario non regala altre partite, oltre al big match di sabato pomeriggio, in cui sperare in passi falsi delle avversarie, a meno che si speri in una reazione di orgoglio del Bologna contro la Lazio, o del Cagliari contro l’Inter. All’ora di pranzo di domenica saremo anche a conoscenza del risultato di Milan-Chievo, e un regalo dei veronesi sarebbe davvero un’ulteriore spinta insperata.

Eliminata dalla corsa la Fiorentina ormai è chiaro che l’Atalanta deve lasciare alle spalle solo una tra Lazio, Milan e Inter, a meno che la Lazio poi vinca la Coppa Italia. La missione da disperata sta diventando sempre più possibile, perché una tra tre squadre può sicuramente perdere colpi. E lo scontro diretto con l’Inter tra due giornate potrebbe diventare un’altra partita chiave per il futuro.

Contro la Fiorentina Gasperini dovrà fare a meno di Kessie, che purtroppo resterà diffidato, e fare attenzione a non perdere troppe pedine per la gara successiva con gli uomini di Pioli: in un certo senso la presenza certa dell’ivoriano in un match tanto delicato, con Kurtic e Freuler in diffida, è già una buona notizia. Chi prenderà il suo posto, ovvero uno tra Cristante e Grassi, sarà probabilmente l’unica novità in un undici titolare che ultimamente non subisce variazioni, se non a gara in corso. Tornerà disponibile anche Cabezas, che ha fatto tanto parlare di lui per le prestazioni con le nazionali dell’Ecuador Under 21, che gli sono valse la chiamata nella Nazionale maggiore. Siamo curiosi di vedere se potrà essere un’arma in più per questo sprint finale, grazie alla sua grande velocità e il feeling mostrato con il gol. E aspettiamo anche Dramè, che non si è fatto rimpiangere per via dell’esplosione di Spinazzola, ma può sempre risultare utile una volta recuperato dai suoi problemi fisici.

I tifosi hanno già l’acquolina in bocca: non vedono l’ora di gustarsi questa Fiorentina, ovviamente sperando non risulti indigesta più del previsto.

 

 

 

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By Macciu


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