“Quo Vadis Dea?” – Voltare pagina

08-03-2018 04:44 8 C.

LIFE MUST GO ON

Prima di tutto è d’obbligo una premessa. Di solito parliamo di calcio e di Atalanta come se fosse una questione molto seria e importante, ma è chiaro che nella vita di tutti noi ci sono delle priorità. Quando un tifoso riesce a rimanere attivo, trascurando parte del tempo che può dedicare a famiglia, lavoro e amicizia per dedicarsi a questa grande passione, è perché la fede nerazzurra può riempire dei vuoti, regalare emozioni e unire persone completamente diverse tra loro. Si può vivere appieno ogni giorno come saltuariamente, per scelta o necessità, ed è una grande fortuna non avere pensieri o motivazioni che mettano in discussione il tempo dedicato a questa passione.

Quando Davide Astori è morto, la mente è tornata alla recente perdita di Morosini, crollato su un campo di calcio, oppure a tanti anni fa, quando Chicco e Ale sono scomparsi improvvisamente, per un tragico incidente. Stavolta il fatto è stato sconvolgente perché il giovane calciatore se ne è andato nella notte, rapito da un sonno eterno, a poche ore da una partita di pallone come tante altre. I suoi compagni lo attendevano per la colazione e non è un caso che ora siano seguiti da uno psicologo: ricordiamo ancora le lacrime di Morfeo e compagni nella partita più triste mai giocata a Bergamo.

Ogni tanto è bene ricordarsi che, sebbene questo sia per molti un lavoro in cui girano tanti soldi, è pur sempre uno sport, un gioco, da cui molti bambini traggono insegnamento e prendono coscienza sulle priorità della vita. Fermarsi davanti alla morte è d’obbligo, così come parlare di calcio, politica, gossip o lavoro, diventa futile in tali momenti.

Tuttavia quasi tutti abbiamo affrontato una perdita e sappiamo che la vita deve andare avanti, non solo lo show o gli interessi di televisioni e dirigenti, quindi non è contradditorio o fuori luogo tornare alle solite abitudini e ai soliti discorsi da bar. Ovvio, serve un certo tatto, una certa attenzione e qualche precauzione per un inizio soft, senza cadute di stile o slogan inopportuni, vedi striscioni indegni dedicati a Masiello, altrimenti essersi fermati non è servito a niente.

Proviamo a ripartire, parlando di Atalanta come sempre, e sappiate che ogni riferimento a vantaggi o svantaggi legati ad alcuni spostamenti di partite, dovuti anche alla tragedia di Davide, sono solamente doverose riflessioni sul calendario attuale fini a se stesse.

Tutti quanti avremmo voluto giocare quel giorno, cavoli se lo avremmo.

 

TRITTICO DA CORSARI

L’Atalanta esce a testa alta dalle competizioni di Coppa, seppure con qualche rammarico. Da una parte è un dispiacere sapere che con un briciolo di fortuna in più avremmo potuto essere ancora in gioco, dall’altra è sempre meglio uscire con onore che con una sonora sconfitta. Sappiamo che l’Atalanta ha alzato il suo livello e questa consapevolezza può essere un tesoro per terminare alla grande il campionato. L’Europa non è troppo lontana, perché mancano ancora molte partite, e il match da recuperare con la Juventus può essere un jolly non da poco: tutti ci danno per sconfitti, quindi qualsiasi punto arrivi sarà tanto di guadagnato sulle avversarie. In Coppa Italia abbiamo imposto per larghi tratti la nostra manovra, seppure i bianconeri giocassero con tutti i titolari disponibili, quindi Gasperini ha avuto occasione per perfezionare le tattiche in grado di mettere in difficoltà mister Allegri.

La pausa non prevista ha chiaramente creato qualche complicazione a Gasperini, che non è riuscito a sfruttarla per effettuare richiami di lavoro, ma non saremo i soli a dover affrontare questo problema. Affrontare il Bologna e non la Sampdoria alla ripresa può essere un vantaggio, visto che non si tratterà di uno scontro diretto, ma è chiaro che occorre attenzione: i felsinei hanno già giocato il derby con la Spal e ne sono usciti sconfitti, quindi la voglia di rivalsa sarà tanta e il ritmo partita per loro non si è mai interrotto. Rimane chiaro che se l’Atalanta vuole tornare tra le prime sette non può perdere questa partita.

Il destino ha voluto che anche stavolta si giochi ogni tre giorni, per via del recupero della partita rimandata con la Juventus, e in tre trasferte consecutive, l’ultima nello stadio altrettanto caldo di Verona.

Gasperini potrebbe scegliere di effettuare lo stesso turnover annunciato sul campo innevato di Torino, oppure no. L’emergenza di allora era dovuta alle fatiche accumulate nelle partite con il Borussia e ai postumi di quella beffarda eliminazione, quindi tutto potrebbe essere nuovamente stravolto. Il calendario ci pone tre tour de force, i primi due intervallati dalla pausa per le nazionali. Quindi è chiaro che Gasperini potrebbe utilizzare anche tutti i titolari per tutte e tre le partite, abbiamo visto di ben peggio. Esiste un solo dubbio, legato all’emozione di giocatori come Haas e Melegoni, chiamati alla prima da titolare proprio allo Juventus Stadium e poi tornati bruscamente alla realtà per colpa della neve. Una parte di cuore legata al romanticismo del calcio vorrebbe rivederli titolari, ma l’altra vorrebbe prendere punti a Torino ad ogni costo. Chissà se il mister ha fatto o meno una promessa a quei ragazzi, per consolarli nel tunnel.

Una considerazione sul calendario va fatta. Il Milan, che affronterà l’Arsenal in un doppio impegno difficilissimo di Europa League, potrebbe pagare alla lunga qualcosa in campionato, visto che Gattuso punta spesso sugli stessi giocatori, mentre la Sampdoria e altre dietro di noi potrebbero pagare la poca abitudine a partite infrasettimanali. Il precedente della squadra genovese, che dopo la partita di Coppa Italia ha inanellato alcuni risultati negativi, lascia ben sperare. Sicuramente l’Atalanta dovrà sfruttare la miglior gestione delle energie mostrata precedentemente, grazie anche alla mano di Gasperini nel turnover intelligente, e dimostrarsi fedele alla tradizione, che la vede correre parecchio nei mesi primaverili.

Recuperare terreno si può, così come sperare in un piazzamento europeo: arrivare sesti sarebbe il sogno, visto che i turni preliminari non sono il massimo per la preparazione della squadra, ma anche la settima piazza sarebbe un gran risultato. Chiaro che la corsa va fatta sulla Sampdoria, anche perchè il Milan può giocarsi il suo jolly nella finale di Coppa Italia ed è meglio evitare la beffa.

La settimana che arriva potrebbe essere determinante, seppure vissuta lontano da Bergamo, per arrivare alla sosta con un gap migliore. Affrontare Udinese e Sampdoria in casa potrebbe così risultare più facile, seppure nel giro di pochi giorni.

Avanti e voltiamo pagina, in tutti i sensi.

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By Macciu


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