La «Rivoluzione del Mondo» fa il pieno di spettatori. Questo il nome della serata di sabato a Rivolta d’Adda per l’intitolazione del campo da calcio oratoriano allo scomparso Emiliano Mondonico.

In campo le vecchie 

Rivolta scende in campo per Emiliano Mondonico. Sul terreno di gioco, le vecchie glorie di Torino e Atalanta in un triangolare con l’Approdo (associazione per il trattamento delle dipendenze) per onorare la memoria dell’allenatore. Al termine del torneo, l’intitolazione del campo dell’oratorio Sant’Alberto al mister sulle note di «Onda Nomade» e i «Three Bigul». Tante le partecipazioni all’evento, che ha coinvolto non solo le realtà rivoltane, ma anche ospiti venuti da lontano. La manifestazione è stata organizzata dalla Fondazione Mondonico con la collaborazione dell’oratorio e dell’Amministrazione comunale.

Sinergia rivoltana

In tanti hanno preso la parola per ricordare il Mondo. Un uomo alla mano, umile e stimolante.  Gli interventi della figlia Clara, di don Luca Bosio e del sindaco Fabio Calvi hanno preceduto lo svelamento della targa in memoria del compianto mister. Qui, Mondonico ha dato i primi calci al pallone e indirizzato tanti giovani sulla medesima strada. «Come allenatore, riusciva a tirarti fuori il massimo. Anche con quelli più difficili, come me – ha ricordato commosso Ruben Garlini – Dopo l’esperienza sportiva, l’ho conosciuto come persona. Un grande uomo dentro e fuori dal campo».

Tante dediche

Sono sette le vecchie glorie che hanno partecipato al triangolare. «Abbiamo fatto tre diverse esperienze insieme, con tre diverse squadre – ha commentato Gigi Lentini, occupato con gli autografi e le foto dei fan – Mi ha dato tutto quello che poteva darmi». L’ala destra di Milan, Atalanta e Torino era come un figlio per Mondonico. Per lui, l’ex Juventus Daniele Fortunato non ha trovato parole: «Non so che dire. Era un amico, prima di tutto. Un grande amico».

Fonte lamartesana

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