Salvate il soldato Kurtić.

01-02-2017 16:00 58 C.
Ci si aspettava un altro risultato e, per quello che si è visto in campo, poteva starci. Si parla molto degli errori in fase conclusiva, soprattutto ad opera di Kurtić, ma un po’ meno dell’inizio sottotono che ha causato il gol dei granata.
Gli errori ci sono sempre stati e sempre ci saranno, sia in fase difensiva che in fase offensiva. L’aspetto più particolare è stato vedere l’Atalanta giocare in modo involuto per circa metà del primo tempo, per poi prendere atto del cambio di inerzia della partita. Se nella ripresa si può trovare nell’ingresso in campo di Kessie la causa dell’evoluzione del gioco nerazzurro, resta non del tutto chiaro come nel primo tempo le cose siano andate in senso alterno. Grassi meno pimpante del solito? Il cartellino giallo di Freuler dopo un minuto di gioco?

Berisha ha fatto bene; la difesa pure (il gol di Iago Falque si materializza a causa di un errore a centrocampo) nonostante la presenza in campo di Belotti, contenuto in modo molto buono; il centrocampo ha faticato più del solito, soprattutto nella prima parte del primo tempo, per poi tornare ad uno standard accettabile attorno alla mezz’ora, e meglio ancora nella ripresa con l’ingresso in campo di Kessie. Davanti un Gomez non ancora al meglio, forse ancora a causa del colpo subito a Roma, ma decisamente in crescita; buono Petagna che realizza il gol del pareggio sfruttando, delle due concesse, l’occasione meno facile (ma che sportellate con Moretti!); buono Kurtić, sulla valutazione del quale pesano gli errori di imprecisione in fase conclusiva (come dicono però i giornalisti mainstream, difficile cantare e portare la croce allo stesso tempo…); sulle fasce ancora discreto Conti, e decisamente meglio Spinazzola.

Se si osserva la partita come elemento a sè stante, il pareggio va valutato positivamente. Cambia la visione se si considera invece l’andamento della stagione in corso e l’obbiettivo finale: certe partite andrebbero messe in cassaforte con un atteggiamento più attento, quasi cinico. La partita resta comunque sufficiente.

Gli errori in fase conclusiva sono stati ancora una volta decisivi in termini di risultato finale. Sappiamo tutti che gli errori sono parte integrante dello sport. Serve migliorare lavorando ulteriormente su questo aspetto fondamentale. Resta ovvio, però, che se gli errori li commette chi per arrivare al tiro deve correre per settanta metri, va tenuto in considerazione il fatto che la lucidità non potrà essere al top (Kurtić e Conti).

Alla vigilia della ventiduesima giornata, si davano per scontate le vittorie di Milan e soprattutto di Lazio e Napoli: abbiamo visto invece come le cose siano andate diversamente in termini di risultati finali. Resta il fatto indiscutibile che in campo ci sono sempre due squadre (tranne a giudizio di alcuni illuminati tifosi interisti, secondo i quali ci sono in giro squadre di “SCANSISTI”, soprattutto quando in campo gioca la Juventus: aspettiamo di tornare a San Siro per sperare di farli piangere un’ennesima volta: non ci sarebbero problemi di sensi di colpa…).

La prossima settimana ci saranno molte partite da seguire: oltre ad Atalanta-Cagliari, col ritorno di Borriello a Bergamo nelle vesti di avversario, ci saranno Bologna-Napoli, Milan-Sampdoria, Pescara-Lazio, Roma-Fiorentina e Juventus-Inter. Tutte queste partite ci riguardano indirettamente. I nostri dovranno rimanere concentrati e “sul pezzo” fino al fischio finale, poi faremo le osservazioni del caso.

Il mercato si è finalmente concluso, ed abbiamo visto quali novità hanno caratterizzato questi ultimi giorni. Per il club le compravendite sono essenziali, alla base della sopravvivenza del club stesso. Noi tifosi invece percepiamo la cosa in modo diverso, soprattutto in un’annata come questa, caratterizzata più da luci che da ombre.
Tutti dicono che partecipare alle competizioni europee presenterebbe più problemi che aspetti positivi, e questo può essere vero (basta vedere come sta andando la stagione del Sassuolo in Italia e del Leicester in Inghilterra). Resta il fatto che, al netto del problema stadio, avere giovani da portare a giocare in Europa farebbe ulteriormente alzare il loro valore di mercato. Ma per questo argomento i tempi, forse, non sono ancora maturi.

Meglio riportare i pensieri alla partita col Cagliari. Dopo aver ringraziato Gritti per il lavoro fatto in panchina nelle ultime due settimane. Bravo, Mister!

 
BY GOALIE
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By Staff di Atalantini.com


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