Il responsabile del Settore Giovanile dell’Atalanta Roberto Samaden, presente al Festival della Serie A a Parma, ha parlato dal palco di tanti temi legati ai giovani ai media presenti, tra cui TMW: “Parlo di Bonfanti che ha esordito in A e di palestra, dico che ci sono giocatori che tenendoli può anche essere una strada positiva. A volte per i giocatori non devi sbagliare il percorso, magari vai in una squadra e ti perdi. Avere la seconda squadra invece ti permette di tenerli maggiormente sotto controllo. Se l’Atalanta non avesse avuto la seconda squadra, magari Bonfanti oggi non sarebbe questo”
Prosegue: “Di Gregorio? Faccio questo esempio perché c’ero ai tempi all’Inter e sono affezionato a lui. Ecco, se l’Inter avesse avuto già allora la seconda squadra ora magari avrebbe il proprio portiere perché lo avrebbe tenuto nel suo contesto. Sono rischi che si corrono senza avere una Under23”.
Chiude con un progetto interessante: “L’applicazione che vorrei creare è quella che a fine allenamento un ragazzino schiaccia per dire mi sono divertito o non mi sono divertito. Da 6 a 12 anni il gioco deve essere preponderante, con tecnici che ti facciano divertire. Il modello di cui in Italia abbiamo bisogno è questo”.
fonte tmw.com
By marcodalmen
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Sono curioso di vedere se gli attuali componimenti della under 23 rimarranno ancora in serie C, oppure se andranno in prestito in serie A o in serie B.
La seconda squadra serve esattamente a questo, guardare i propri prodotti crescere e farli crescere come vogliamo noi. Quindi dall’Under23 non pretendiamo che vadano in serie B, ma lasciamoli lavorare con calma e senza pressioni e vedrete che i risultati arriveranno
Se c’è bisogno di un applicazione per comprendere se un bambino si è divertito o meno vuol dire che siamo messi male.
Una survay… 😉
Basterebbe che il,bambino potesse giocare nell’Atalanta da titolare per solo,merito e non che altri, pagando giochino al poso suo lo so per certo
Se glielo chiedi di persona c’è il rischio che il bambino menta per farti un favore a te.
Io quando avevo nove anni per esempio non avevo il coraggio di dire in faccia a tutte le persone quello che pensavo come oggi. Sarebbe una sorta di sondaggio, forse anonimo, che faciliterebbe oltre alla statistica la veridicità di essa.
Al di là di questo, penso che il punto focale di quello che Samaden ha detto è che i bambini e i ragazzini quando giocano a pallone si devono divertire. E su questo sono stra-d’accordo con lui. Aggiungo che la tecnica (intesa come utilizzo del pallone e capacità di giocarlo) probabilmente dovrebbe essere preponderante anche rispetto al fisico.
Bravo