Sarri in conferenza stampa post partita: "A giugno mi han detto che avrei deciso il mercato"
Quanta soddisfazione c’è per questo pareggio?
"I ragazzi stanno diventando sempre più uniti. Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, poi è normale che nella ripresa l’Atalanta sia venuta fuori. I giocatori di movimento hanno ripreso ad allenarsi solo ieri mattina, quindi era difficile aspettarsi di più. Tutti hanno dato un contributo importante, anche in fase difensiva, e non posso che essere soddisfatto. Da tre settimane siamo in piena emergenza per gli infortuni: abbiamo perso il nostro uomo più pericoloso (Cancellieri, ndr), ma Isaksen ha risposto presente".
Da dove bisogna ripartire, al di là del mercato?
"A giugno mi era stato detto che avrei avuto voce in capitolo sul mercato, vedremo come andranno le cose più avanti. Se dovessi indicare un giocatore che non vorrei perdere, direi sicuramente Basic: dà sempre tutto, sia tecnicamente che a livello umano. Con me nel primo anno ha giocato più di trenta partite e ha dimostrato grande carattere. L’obiettivo è farlo rendere al massimo".
Quanto può crescere ancora la squadra?
"Tutto dipende dalla continuità. Con così tanti infortuni è complicato mantenere una buona condizione per tutta la partita. Con Isaksen siamo stati prudenti, Zaccagni è tornato ad allenarsi solo ieri, Marusic ha fatto appena una seduta, e anche Basic era in dubbio ma ha voluto esserci".
Come sta Cancellieri?
"È ancora presto per dirlo. Domani mattina faremo tutti i controlli necessari".
“A giugno mi dissero che il mercato l’avrei deciso io. Staremo a vedere in futuro come si evolverà il mercato. Sicuramente se devo trovare un giocatore da non cedere è sicuramente Basic sta dando tutto, se devo trovare un giocatore da non cedere è sicuramente lui. Con me il primo anno fece più di 30 presenze, e l’ho visto con molta personalità. Cercheremo di tirare fuori tutto il potenziale. Cancellieri? Domani faremo le valutazioni. Se dovessi dare un grande obiettivo prenderei in giro i tifosi. Quello che conta ora è costruire una squadra competitiva considerando anche la concorrenza”. (alfredopedulla.com)
