Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, 17 medici su 20 delle squadre di Serie A hanno ribadito le loro perplessità, riguardo il protocollo consegnato dalla Figc al ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Solo i responsabili sanitari di Lazio, Juventus e Genoa hanno dato l’ok, mentre gli altri hanno indicato i punti critici su cui porre l’attenzione. Espresse diverse criticità, il nodo è l’eventuale positività in corsa, ma la Figc: “Raccolte le preoccupazioni, ci stiamo lavorando”
By marcodalmen
Tace co… Tace crape!!
ho chiesto semplicemente “cosa succede?”….
Considerando la bestia con la quale abbiamo a che fare e con la quale avremo a che fare in qualche modo, credo, come tutti voi, che sarà fondamentale il nostro atteggiamento, almeno sino a quando la scienza non ci regalerà qualcosa di certo.
Dunque, finisse oggi il campionato, a noi Atalantini ci resterebbe la CL da finire e la possibilità di abituarci, ad un tipo di vita e alle sue conseguenze, che ad oggi, purtroppo conosciamo solo parzialmente.
Probabilmente, per abbattere sta bestia,abbiamo bisogno di altro tempo… Mi spiace!!
Se non si gioca il campionato identico discorso sarà x la Champions….se si mettono paletti anche quando ci sarà un solo positivo credo che x il 2022 inizieremo a veder giocare gli sport di contatto….personalmente spero che i paletti vengano limati
Siamo nel campo delle ipotesi… Il campionato in Olanda è finito e la UEFA non ha interrotto niente.
Io amo il calcio come tutti voi e anche io vorrei tornare presto alle mie vecchie abitudini… ma non sarà così semplice.
Se lo trovi positivo lo isoli e si va’ avanti , forse non ho detto abbastanza …CONTROLLI , e TAMPONI e poi CONTROLLI , forse e’ X quello che i MEDICI non avvallano… troppi CONTROLLI da fare !
N.B. In germania ad ogni TAMPONE/giocatore ne vengono DONATI 10 al Cittadino .
Strano che il medico della Lazio ha dato l ok…..
E che succede se ne trovi uno positivo ? O magari con febbre ma non positivo ? Chi e’ stato con lui e’ a rischio anche se in quel momento risulta negativo; inoltre non stiamo parlando di un infortunio, rischio del mestiere tutto sommato, ma privilegiati o no del non fare ripartire alcun focolaio di infezione
I calciatori sono lavoratori come tutti gli altri, al di la’ dei privilegi, hanno la possibilita’ di fare tamponi in base alle loro esigenze.Un lusso, visto che per noi comuni mortali fare un semplice tampone e’ un’ardua impresa. Secondo me basterebbe alla ripresa degli allenamenti, che rispettino innanzitutto le regole, niente vita mondana, niente feste. Innanzitutto non frequentare altre persone al di la’ del nucleo familiare (e’ nel loro interesse garantire anche la sicurezza dei loro cari)..In prossimita’ delle partite potrebbero ritirarsi in quel di Zingonia, come fanno gia’ ogni anno.. Purtroppo tutti rischiamo andando a lavore, non vedo perche’… Leggi di piu' »
Siamo alla farsa , basta fare SUPERCONTROLLI PRIMA E DOPO la gara , poi si ritorna agli allenamenti divisi e poi in gruppo . E’ chiaro che c’e’ il CONTATTO FISICO ma dopo quello o il giorno dopo CONTROLLO X tutti e il primo che e’ fuori parametro viene ISOLATO , ripeto ISOLATO ( proprio come e’ successo a Sporty) avanti con i CONTROLLI ( i medici sono li’ apposta ) altra gara stesso percorso , allenamenti sotto CONTROLLO e si arriva a fine giugno con gare disputate , allora si’ che si possono fare delle conclusioni… Leggi di piu' »
Quindi ….pochi giorni fa tutti d’accordo a ripartire ma 17 medici di 20 nutrono dubbi.
Non mi sembra il modo migliore di ricominciare….sa tanto di l’avevamo detto preventivo.
Stiamo chiusi in casa ancora dei mesi intanto che i soloni dei nostri virologi non ne inventano un’altra. Mi sono rotto il cazzo adesso
Se una cassiera al supermercato risulta positiva cosa fanno? chiudono il supermercato? Non mi sembra.
Polenta72: “…… se una cassiera la trovano positiva chiudono il supermercato? ma smettiamola …..”
Sono d’accordi sul fatto che se UN giocatore viene trovato positivo, NON si debba fermare tutto il calcio.
NON sono invece d’accordo sull’esempio che hai fatto.
(1) un giocatore di calcio gioca a stretto contatto con gli avversari e, a volte, anche con i compagni (basti vedere cosa succede quando si batte un corner o una punizione dal limite).
(2) una cassiera del supermercato NON fa tackles sui clienti e (salvo errore) NON gli alita addosso per 90 minuti (piu’ recuperi).
Io non lavoro in un supermercato ma dove lavoro quando c’è stato un caso positivo hanno chiesto di stare in quarantena a tutti quelli che potevano essere stati a contatto con questa persona (me compreso). Se capita ad un giocatore significa che POTENZIALMENTE può avere contagiato tutti i suoi compagni, allenatore e staff, più sempre potenzialmente tutti gli avversari contro cui aveva giocato l’ultima partita. Tutta gente che poi dovrai mettere in quarantena perché non sai ancora se a propria volta potrà infettare qualcun altro. Con un campionato in pieno svolgimento una situazione di questo tipo può causare un serio… Leggi di piu' »
Successo nel bresciano all inizio, cassiera positiva, supermercato chiuso; successonin slcune banche, un dipendente positivo, filiale chiusa
Non so come funziona in altri posti ma nella ditta dove lavoro,15 persone in totale, a fronte di un caso di coronavirus il medico del lavoro voleva far chiudere x 14 gg l’attività. Solo che tra esito tampone comunicazione da Ats a medico sono passati 11 giorni con un weekend davanti in cui siamo chiusi. Alla fine fatto niente…..
allora. io sono di quest idea…il fatto che ci saranno altri positivi..anche al nostro posto di lavoro…é ovvio…al lavoro chiuderanno uffici con gente in 40ena…per il campionato è piu difficile l unica cosa che possono fare é fare le analisi del sangue subito al contagio e vedere caso per caso….é una procedura assurda e costosissima…ma se la paga la serie A per i cazzi suoi bene…se no “a monte”…cioe stop a tutto fino a test affidabili e immediati Il rischio “0” non esiste a meno di un vaccino efficace di massa, cosa cmq nn scontata a priori (HIV non ha… Leggi di piu' »
Mikipb: “……Il rischio “0” non esiste …..
Verissimo.
Il “rischio ZERO” e’ in gran parte un’utopia.
Bisogna puntare alla “ragionevole sicurezza”.
ahahhaha strano che quello della laziomerda era favorevole
Io da una parte mi ritrovo a volere una normalità che mi manca come l’aria per ricominciare, dall’altra c’è la paura e l’angoscia di aver a che fare con tutto quello che è successo fino ad ora. Molti bambini hanno bisogno anche del calcio per superare tutti questi traumi
È proprio quel punto che non convince, la positività in corsa, cioè se uno torna posituvo si riferma tutto?
se una cassiera la trovano positiva chiudono il supermercato? ma smettiamola
Polenta72: “…… se una cassiera la trovano positiva chiudono il supermercato? ma smettiamola …..”
Sono d’accordi sul fatto che se UN giocatore viene trovato positivo, NON si debba fermare tutto il calcio.
NON sono invece d’accordo sull’esempio che hai fatto.
(1) un giocatore di calcio gioca a stretto contatto con gli avversari e, a volte, anche con i compagni (basti vedere cosa succede quando si batte un corner o una punizione dal limite).
(2) una cassiera del supermercato NON fa tackles sui clienti e (salvo errore) NON gli alita addosso per 90 minuti (piu’ recuperi).
–
Senz’altro vero Frank, ma la cassiera (a propria volta già potenzialmente positiva di suo fino a prova contraria, non avendo fatto alcun tampone o alcun controllo), si vede sfilare davanti (anche a meno del famoso metro) al naso (sia pure mascherato) centinaia di persone potenzialmente infette o positive asintomatiche ogni giorno, tocca contanti o carte di credito o fidelity card di ciascuno di loro (certamente coi guanti, ma mica se li cambia o se li lava tra un cliente e l’altro), tocca tutti gli articoli finiti nei carrelli (a loro volta toccati dai clienti alla cassa e magari pure da… Leggi di piu' »
E se per caso si riscontra 1 caso di positività (vedi Sportiello), cosa succede?!
I medici sono perplessi. Ma “il nodo é l’eventuale positività in corsa”…
ANCHE IO HO PERPLESSITà TORNANDO ALLA VITA DI TUTTI I GIORNI MA NESSUNO MI IMPEDISCE DI APRIRE LA MIA MENTE E CAPIRE CHE DOBBIAMO TORNARE AD UNA VITA IL PIU’ POSSIBILE ORDINARIA ALTRIMENTI MUORIAMO PSICOLOGICAMENTE CAZZO