Nella passata stagione l'Atalanta aveva incentrato i propri record su due capisaldi. I risultati lontano da Bergamo, con vittorie praticamente in qualsiasi stadio, con punti rubati a Roma e Napoli, oltre al pareggio contro il Milan. L'unica vera e propria "umiliazione" dopo le prime cinque giornate da incubo era stata a San Siro, contro l'Inter, un 1-7 che aveva fatto scattare un'altra molla: 10 risultati utili consecutivi dopo la debacle firmata da Banega e compagni. Il secondo era una difesa quasi impenetrabile, sempre eccezion fatta con l'Inter, che presentava il conto agli avversari, incapaci di bucare Berisha in ben 16 occasioni su 38. Il problema, ora, è che l'Atalanta continua a subire gol, oltre a farlo praticamente sempre in trasferta. Di più, viene rimontata - spesso anche sorpassata, come con Napoli, Sampdoria e Udinese - forse anche a causa di una condizione psicologica. Sembra quasi ci sia il braccino. Oltre allo status fisico di Alejandro Gomez che inizia a preoccupare. Certo, il passaggio del turno è praticamente firmato ed è un grande risultato. Peccato non avere la possibilità, con l'Everton, di sigillare il primo posto.