A me, comunque, brillano già gli occhi.
Apparirà un eccesso di melassa, perché generalmente le mie elucubrazioni sono condite da zucchero ed ottimismo, per certi versi eccessivo.
Ma vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, non certamente perché io sia filo-societario, ma banalmente perché dalla pelle dei tifosi vedo evaporare entusiasmo.
Quasi abbiamo dovuto litigarci il biglietto per un’amichevole a Rovetta, con il Marinoni che ribolliva di bambini, famiglie e ultras carichi come sempre, e forse, più di sempre.
Al di là di un calciomercato ancora bloccato, noi tifosi atalantini siamo già una rosa al completo.
Arriveranno i tasselli mancanti, la presenza e la mancanza di peli sulla lingua del Gasp, sono garanzia certa per una squadra che sarà pronta al più presto.
Noi nel frattempo siamo già pronti ad entusiasmarci e a stupire in giro per l’Italia e per l’Europa.
Inoltre, questa settimana ci consegnerà la festa della Dea, che farà nuovamente storia, e che farà giurisprudenza per tutte le altre tifoserie, che mai riusciranno a replicare tale partecipazione.
Una partecipazione totale e trasversale, che integrerà ogni forma di tifo.
E tutti, come un estuario, confluiremo nel mare dell’entusiasmo globale.
Voi non vi sentite più carichi che mai?

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