Sospeso tra sogno e realtà

17-11-2018 07:47 14 C.

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Non so perché, ma spesso succede, che in quel breve lasso di tempo che intercorre tra l’ingresso dei giocatori dal tunnel e l’inizio della gara, il mio sguardo si alzi verso il cielo.

Domenica si è soffermato un po’ di più verso sud, a causa dei fumogeni colorati che, per la bassa pressione, faticavano a diradarsi.
Quell’aria frizzante, la pioggia, lo stadio gremito e l’arbitro che non fischiava l’inizio, mi ha lasciato un po’ più del solito lì, sospeso tra sogno e realtà.

Confusi e sospesi tra fumogeni e nuvole, ho intravisto chi non si sarebbe mai perso una gara che, in cuor mio, auspicavo divenisse storica.
Tra loro ci sono Mondonico, sceso con Cesare Bortolotti, Pisani e Morosini che dopo essersi conosciuti lassù corrono sempre ad ammirare le loro curve, Bruno Giorgi, Titta Rota e persino Peppino Prisco già nervoso.
Perché non esiste gara senza tifosi ospiti, non esiste partita senza un sano sfottò.

Appena prima del fischio d’inizio il Mondo ripete a Cesare una delle sue celebri frasi: “Noi siamo gli indiani contro i cowboys, chissà che una volta non vincano gli indiani”.
Ma il Presidente, accendendosi una sigaretta, ribatte: “Emiliano, questa Dea ha più armi di quelle degli indiani, me lo hai raccontato tu appena arrivato quassù”.

La partita inizia e non mi curo più del cielo, perché sull’erba c’è una partita che, man mano che passano i minuti, sembra essere sempre più indirizzata a voler essere storica.
Siamo sull’1-0, lo stadio ribolle di emozioni, e quell’entusiasmo che evapora, sale come il mio sguardo verso il cielo.
Al quinto gol clamorosamente sfiorato, mi rivolgo a mio papà sussurrandogli: “io lo so che arriverà la beffa”.
Non c’è un attimo di pausa ma penso a Bruno Giorgi, a quanto fosse cordiale e sorridente quando lo vedevo da ragazzo a Zingonia e mi sembra dire “Fiducia, siamo troppo forti oggi, fiducia perché si può fare la storia “.

Finisce il primo tempo, tra gli applausi scroscianti misti al rammarico per essere solo sull’1-0.
Ecco Titta Rota avvicinarsi a Mondonico, porgergli un caffè già zuccherato, e in un dialogo che non sento benissimo, a causa della pubblicità che sfonda i timpani nell’intervallo, comprendo questo:
“Ora si deve togliere uno dei nostri attaccanti per un centrocampista, dobbiamo difendere il risultato”, dice il buon Titta.
“Come sei vecchio, il Gasp piuttosto ne aggiunge un altro di attaccante, e farebbe bene perché l’Inter va schiantata oggi”, gli risponde, col sorriso sotto i baffi, Mondonico.
Poi li vedo ridere, e con una pacca sulle spalle e uno spintone a Bortolotti, tornano al loro posto, perché inizia il secondo tempo.

E la beffa che mi aspettavo arriva, sotto forma di calcio di rigore, 1-1 subito.
“Calma”, sussurra Mondonico a Pisani che si era messo le mani tra i capelli, mentre Morosini si lascia scappare un “lo sapevo”.
Esulta invece Peppino Prisco, convinto che la gara finirà ad appannaggio dei meneghini.

Ma l’Atalanta di Gasperini ha cuore, muscoli e cervello.
Non molla e ricomincia a macinare gioco.
Ma tutti, dentro e sopra lo stadio, temono la dura legge del calcio.
Il “pugile” Prisco, un po’ stordito e barcollante, telefona al grande giornalista Beppe Viola e gli chiede: “come stiamo andando?”.
“Se li ammazzate, finisce pari”, sentenzia con il suo straordinario humor Pepinoeu Viola.

E infatti:
Gol, gol, gol.
Il quarto gol addirittura durante gli
olè di tutto lo stadio.
Li vedo sorridere divertiti lassù, mentre noi  nello stadio piangiamo letteralmente dall’emozione.
Solo Prisco è abbacchiato, di lì a poche ore a San Siro si sarebbe svolta la partita Milan-Juventus e c’è chi gli chiede come finirà.
Peppino mastica amaro e voltandosi ribatte “Non so, non mi interesso di squadre minori”.

Esco dallo stadio, incredulo, abbracciando  entusiasta mio papà.
Una delle gare più belle e dominate a cui io abbia assistito.

Ripenso a quel breve lasso di tempo che intercorre tra l’ingresso dei giocatori dal tunnel e l’inizio della gara, e al mio sguardo alzatosi verso il cielo.

È stato solo un sogno?

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By marcodalmen


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