Spazza rotaie

09-09-2016 12:20 2 C.

Questo articolo nasce da un contatto, tra noi e i figli di un atalantino di vecchia data.

Una delle peculiarità della nostra tifoseria, in particolare di quella ultras, è l’aver sviluppato molto il concetto del ricordo e, al tempo stesso, il senso di riconoscenza verso tutti coloro che hanno vestito la maglia dell’Atalanta.

Quella che vi proponiamo è la storia di un fiorentino, Carlo Piccardi, attaccatissimo alla sua terra e alla sua famiglia, che ha vestito e onorato per due anni la nostra maglia concludendo peraltro la sua lunga carriera a Bergamo. Anche se, sul campo da gioco, la storia l’ha fatta a Firenze essendo stato eletto tra i 90 migliori viola di sempre.

Vi proponiamo il PDF che i suoi figli ci hanno spedito. In esso si parla soprattutto di Firenze e della Fiorentina. Con un inaspettato crepuscolo di carriera a Bergamo seguendo una di quelle offerte “che non si possono rifiutare”. E il suo addio al calcio dopo una tournèè scandinava della poderosa Atalanta scandinava di quel tempo, trasferta di cui si è quasi persa praticamente la memoria.

“Spazzarotaie” è il soprannome che gli affibiò un giornalista dell’epoca. Non sappiamo se sia stato poi usato, per quanto e se fosse gradito. A Firenze lo chiamavano “Norge” e “dattero”, il perchè leggetevelo nel PDF.

Di questa storia tre cose ci hanno colpito :

– il senso del “ricordo”e della storia umile e piccola, ma non meno degna, di un calciatore e della sua famiglia
– l’attaccamento del giocatore alla sua terra
– l’affetto e la riconoscenza dei figli nei confronti del padre

Valori che noi bergamaschi, noi atalantini, riconosciamo nostri da sempre e che ci vengono riconosciuti anche da fuori. Per quello la sentiamo anche nostra e poco importa se “si siano sciacquati i panni” in Arno piuttosto che nel Serio o nel Brembo.

Piccardi se n’è andato da molto tempo e prematuramente (nel 1971, a nemmeno 52 anni compiuti) e, nonostante il tempo trascorso, i suoi figli stanno cercando di perpetuarne il ricordo.

Per noi è l’occasione rara per ricordare le migliaia di giocatori che, senza aver propriamente fatto la storia dell’Atalanta, ne hanno vestito la maglia, magari per anni, con assoluta dignità e impegno, “sudando la maglia” come diciamo noi. E Piccardi era uno di questi.

E per ricordarci che la storia la fanno le persone comuni e tutti i giorni. Quelli che hanno scritto pagine sul libro dei record ma anche quelli che piu’ discretamente, giorno dopo giorno, hanno fatto e detto la loro con discrezione, impegno e professionalità.

Un grazie particolare a Marco Piccardi

(se vuoi scaricare il PDF qui sotto clicca qui)

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