21/06/2018 | 15.40
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«Tentato illecito», il Parma rischia di non giocare in serie A

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L’accusa della procura della Figc per il caso degli sms inviati da Calaiò e Ceravolo, quest’ultimo non deferito, ai colleghi dello Spezia prima dell’ultima gara di campionato

Parma trema. Perché quell’accusa, tentato illecito, è la più grave che ci sia. La peggiore, la più infamante. E fa venire i brividi. Tutto per un sms, anzi un messaggino whatsapp. Uno scherzoso scambio di battute fra amici, secondo il club; la prova di un tentato illecito, per la Procura federale. Il destino del Parma sta lì in mezzo, nell’interpretazione che i giudici daranno. Quel che è certo, per ora, è che quel messaggio rischia di costare caro, carissimo, forse addirittura la stessa serie A riacchiappata nemmeno un mese fa dopo un’impresa leggendaria che se ne andrà in fumo se verrà provata la tesi della Procura, che ha deferito la società per responsabilità oggettiva insieme al suo attaccante Emanuele Calaiò. È lui l’uomo del messaggino. Spedito quantomeno improvvidamente a un ex compagno di squadra, De Col, ora allo Spezia, quattro giorni prima della partita fra il Parma e i liguri, 18 maggio. Gara decisiva, che poi il Parma avrebbe vinto 2-0 conquistando la promozione. Una sorta di «Non rompete le scatole».

 Quale il senso? Un gioco innocente o un’esortazione a farsi da parte? Ci ha riflettuto a lungo il procuratore Pecoraro, avvisato dei messaggi fin da subito direttamente dai dirigenti dello Spezia, poi ieri mattina ha consegnato l’avviso di conclusione delle indagini: entro 10-15 giorni il Parma e Calaiò (non Ceravolo, i cui sms allo spezzino Masi non sono stati ritenuti significativi ai fini dell’inchiesta) andranno a processo presso il Tribunale federale, il primo grado della giustizia sportiva. Fra appello e collegio di garanzia del Coni è ipotizzabile che l’iter processuale si possa concludere entro fine luglio. A un paio di settimane cioè dall’inizio del campionato. Che sarà con o senza il Parma? Se il tentativo di illecito sarà accertato, la società rischia in base all’articolo 7 del codice di giustizia sportiva — appunto la responsabilità oggettiva — una penalizzazione in punti che potrebbe incidere sulla stagione ventura oppure, più probabilmente, su quella appena conclusa visto che le penalizzazioni devono essere afflittive. In questo secondo caso quindi potrebbe essere modificata la graduatoria dell’ultima B, che ha visto il Parma chiudere secondo. Quali scenari si aprirebbero? Playoff da rigiocare? Ricorsi a grappoli delle altre squadre? In una parola sola: il caos.

fonte corriere.it
By marcodalmen
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