Tesekkur ederim, Merih!
TESEKKUR EDERIM, MERIH!
Vorrei spendere qualche riga in merito a questo ragazzotto bizantino.
Prima di farlo, devo precisare due punti imprescindibili.
In primo luogo, scrivo da tifoso e non da tecnico, quale io non sono.
Secondo, sono un pochino di parte. Avendo la fortuna di avere a che fare con il popolo turco per motivi professionali, ho imparato a conoscere gente dai valori solidi e dalla squisita voglia di fare amicizia. Ma bisogna conoscerla e capirla, allora si scopre una piacevole sorpresa.
Detto questo, anche ieri sera ho avuto modo di apprezzare dal vivo Merih Demiral, ragazzo di soli 24 anni, con una voglia di esprimersi sul campo che in molti, ben più blasonati di lui, dovrebbero imparare.
Il mio concetto di sport è radicato nei valori dell'antichità, dove lo sport nacque. In quelle terre elleniche e nella penisola anatolica dove lo sport era filosofia. Quello sport che è fatto di duelli e di sacrifici. Di sfide fino all'ultimo filo di energia e di valori tanto rigidi, quanto carichi di rispetto.
E, in fondo, è la stessa concezione di sport che si respira in una realtà come quella bergamasca, dove il trofeo è un'eccezione, ma la battaglia è una regola.
Vedere il ragazzo turco esultare per una scivolata come fosse un gol in Champions non ha valore, per chi lo sa apprezzare.
Vedere scivolate al limite dell'impossibile per un fallo laterale è un valore apprezzabile solo da palati sportivi veramente fini.
Vedere sul viso i segni di una battaglia per la conquista di una palla vagante a centrocampo mi dà la stessa emozione di una punizione di Magrin.
Non entro nel merito di come sia arrivato a Bergamo. Delle dinamiche che lo volevano come merce di plusvalenza e del perché sia stato riscattato.
Ringrazio la società per avercelo regalato.
È arrivato a Bergamo per sostituire il miglior difensore di sempre (assieme a Montero e Contratto), Christian Romero, che faceva di quei valori sopraccitati la sua filosofia.
Ebbene, se mi chiedete se Demiral ha degnamente sostituito Romero, vi dico certamente di sì.
Per come intendo io lo sport, certamente sì.
Tesekkur ederim, Merih!
Rodrigo Diaz
Vorrei spendere qualche riga in merito a questo ragazzotto bizantino.
Prima di farlo, devo precisare due punti imprescindibili.
In primo luogo, scrivo da tifoso e non da tecnico, quale io non sono.
Secondo, sono un pochino di parte. Avendo la fortuna di avere a che fare con il popolo turco per motivi professionali, ho imparato a conoscere gente dai valori solidi e dalla squisita voglia di fare amicizia. Ma bisogna conoscerla e capirla, allora si scopre una piacevole sorpresa.
Detto questo, anche ieri sera ho avuto modo di apprezzare dal vivo Merih Demiral, ragazzo di soli 24 anni, con una voglia di esprimersi sul campo che in molti, ben più blasonati di lui, dovrebbero imparare.
Il mio concetto di sport è radicato nei valori dell'antichità, dove lo sport nacque. In quelle terre elleniche e nella penisola anatolica dove lo sport era filosofia. Quello sport che è fatto di duelli e di sacrifici. Di sfide fino all'ultimo filo di energia e di valori tanto rigidi, quanto carichi di rispetto.
E, in fondo, è la stessa concezione di sport che si respira in una realtà come quella bergamasca, dove il trofeo è un'eccezione, ma la battaglia è una regola.
Vedere il ragazzo turco esultare per una scivolata come fosse un gol in Champions non ha valore, per chi lo sa apprezzare.
Vedere scivolate al limite dell'impossibile per un fallo laterale è un valore apprezzabile solo da palati sportivi veramente fini.
Vedere sul viso i segni di una battaglia per la conquista di una palla vagante a centrocampo mi dà la stessa emozione di una punizione di Magrin.
Non entro nel merito di come sia arrivato a Bergamo. Delle dinamiche che lo volevano come merce di plusvalenza e del perché sia stato riscattato.
Ringrazio la società per avercelo regalato.
È arrivato a Bergamo per sostituire il miglior difensore di sempre (assieme a Montero e Contratto), Christian Romero, che faceva di quei valori sopraccitati la sua filosofia.
Ebbene, se mi chiedete se Demiral ha degnamente sostituito Romero, vi dico certamente di sì.
Per come intendo io lo sport, certamente sì.
Tesekkur ederim, Merih!
Rodrigo Diaz
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