E cosi’ il buon Thomas Foket è saltato all’ultimo minuto, un po’ come se fosse in fuga e caduto a due metri del traguardo per i cavoli suoi.

A distanza di diverse ore nulla si sa di preciso sulla svolta clamorosa. A visite mediche effettuate sembrava ovvio che la fima del belga fosse una questione di ore e invece non e’ stato cosi’.

Voci incontrollate si rincorrono sul web e vanno da intromissioni del Napoli all’ultimo, che pure voleva il calciatore, e che avrebbe offerto un ingaggio piu’ ricco al giocatore, al mancato superamento dei test fisici, all’arrabbiatura del giocatore che si sarebbe stancato di aspettare la risoluzione della vicenda Conti, cui era legato.

Altri motivi? siam sicuri che ne salteranno fuori. Magari gli puzzava l’alito, pare sia frequente da quelle parti, e se ne sono accorti solo al momento della firma.

Sta di fatto che l’Atalanta è forse al momento la squadra in assoluto, tolti gli squadroni, piu’ citata e interessata da andirivieni in entrata ed in uscita e le cosidette “fake news” son pronte al varco per fottere anche i piu’ esperti di queste cose.

Non mi piace il calciomercato, è una specie di mercato delle vacche gestito, per la maggior parte, da elementi circensi che sembrano fatti apposta per far lievitare gli interessi di chi veramente a questo circo è interessato : i media, ed in particolare i quotidiani, il vero quarto potere, che in questo periodo sarebbero altrimenti costretti ad occuparsi di tamburello o bocce (con tutto il rispetto per queste discipline radicatissime nella nostra cultura). Il vero sospetto è che dietro a tutto questo ci siano loro, alla fine il web è troppo forte e qualcosa devono pur inventarsi…

O vogliamo parlare dei coloriti autoproclamatisi esperti di mercato che scrivono sulla Rete stessa?
Mi servirebbero settimane. Mi spiace, non ho tutto questo tempo…

Intanto una lezione dalla vicenda Foket : come direbbe il buon Boskov : “rigore è quando arbitro fischia” cioè non dare niente per scontato sino a che le societa’ coinvolte non dichiarino l’ufficialita’ del trasferimento. Ma non e’ la prima volta che lo diciamo, volete scommettere che ci caschiamo ancora?

Calep