I tifosi del Cagliari : “Sconfitta giusta, urgono rinforzi”

16-01-2019 07:44 19 C.

2017

I commenti dei supporters rossoblù al termine di Cagliari-Atalanta di Coppa Italia

Fabrizio: “Per le occasioni avute nel secondo tempo, ha meritato l’Atalanta. Ceppitelli, come Andreolli, è decisivo nel finale e non capisco perché Pajac non giochi mai. Alla fine erano tutti stanchi e a rovinare tutto ci si è messa pure l’uscita di Pavoletti. L’Atalanta di oggi è molto più concreta e di ben altra classifica. Noi siamo notevolmente inferiori”.

Carmen: “Il Cagliari è una squadra inconsistente e senza attacco. Urgono subito due attaccanti”.

Celestino: “Senza un attacco decente non si va da nessuna parte. Forza Cagliari comunque”.

Anna: “È stata una partita da dimenticare al più presto, ci sono delusione e preoccupazione per il futuro”.

Nico: “È stata una sconfitta meritata, oltre che un’occasione sprecata per giocare un quarto di finale contro la Juventus”.

Mauro: “L’Atalanta è stata più forte, noi eravamo in debito di ossigeno, il portiere è sempre il migliore in campo, c’è molto da riflettere su questo. Poi esce il Pavo e la squadra sparisce dal campo. Altro che rinforzi, ci vorrebbe una ricostruzione totale”.

Beniamino: “Come si può vincere se non si hanno attaccanti? Barella è giusto che vada a giocare in una grande squadra, nel Cagliari da solo non può fare tutto”.

Giorgio: “Il Cagliari ha fatto il massimo, purtroppo la nostra dimensione è questa, finché ci reggono i polmoni riusciamo a limitare i danni. Il gioco latita, ma perdiamo troppi palloni e facciamo troppi lanci lunghi. Almeno l’impegno non manca”.

Ottavio: “Sì, sicuramente l’Atalanta è più forte del Cagliari, però siccome se la stava giocando perchè cambiare giocatori che tenevano la squadra un po’ compatta? Maran ha messo uno, che sicuramente non è Ronaldo, arrivato solo da qualche giorno! L’altro non ha ancora giocato una partita decente e si è visto subito, siamo arretrati di trenta metri! Forse è una tattica che non capisco!”.

Carla: “Pessima prestazione, erano poco organizzati e spesso perdevano tempo perché non sapevano a chi passare la palla mentre altri si ‘sbracciavano’ a chiederla. Quando il pressing avversario si faceva sentire spazzavano via la palla che, puntualmente, veniva raccolta dai giocatori avversari o tornavano indietro come gamberi. E non voglio sentire che l’Atalanta è più forte perchè, quando il Cagliari vuole, sa dimostrarlo. Oggi il Cagliari non era in vena, Joao era inesistente e sono state fatte pessime scelte nei cambi… Speriamo bene per il campionato”.

Marco: “Meglio così, la Coppa Italia non serve a nulla e distrae dal campionato”.

Giorgio: “Non avrebbero segnato neanche se la partita fosse durata altri due giorni”.

Luca: “Cambiano gli allenatori ma i problemi restano, problemi evidenti in ogni reparto, Cragno è l’unico all’altezza. La squadra è composta da “quota 100” (e non per partite giocate in A…), ormai pronti alla pensione. Il Cagliari pare essere quel tipo di azienda che, invece di sostituire i lavoratori che hanno maturato l’età pensionistica e sostituirli con dei giovani, insiste affinché restino ancora un altro anno, così, giusto per tirare avanti… Abbiamo cambiato allenatori e giocatori, ma non è servito a nulla. Magari cambiando il presidente…”.

Massimo: “La squadra è senza attacco, giusto il primo tempo è stato sufficiente. Il gioco però è pietoso e inesistente sulle fasce, l’attacco è nullo”.

Sebastiano: “Sconfitta ineccepibile. Niente di nuovo sotto il sole, serve una seconda punta che segni e che si completi con Pavoletti. L’ideale sarebbe Lapadula, in uscita dal Genoa. Inoltre va data fiducia a Pajac, uno che si fa la fascia e chiude col cross”.

Leo: “Dopo l’Udinese in campionato e, a maggior ragione, oggi con l’Atalanta si è visto quanto serva un attaccante che la butti dentro; tanta fantasia (per modo di dire) per niente, oltre a quel povero cristo di Pavoletti c’è il vuoto più assoluto. Barella e Ionita non devono giocare mai più sulla trequarti, in quella posizione sono entrambi sprecati (danno maggiormente il loro contributo come mezz’ali)”.

Giovanni: “Vergogna, vergogna, vergogna, vergogna, che pena vederli giocare! Questa non è una squadra che ci metterà molto a scendere in classifica: o si corre ai ripari o la vedo molto dura. Qua ce ne sono tanti da cambiare, gente che non è da Cagliari né da serie A. Giulini vuole giocatori vecchi perché arrivano gratis, siamo diventati una squadra da barzelletta in Italia da quando c’è Giulini. Per carità, Cellino torna a Cagliari!”.

Manolo: “Questa partita è la fotografia della situazione del Cagliari attuale, cioè una società non ancora pronta per il salto di qualità, alla quale va bene navigare nella mediocrità che ormai ci accompagna da tanti anni. Al nostro cospetto, invece, c’era una società che ha saputo programmare bene e che ha saputo raccogliere i risultati subito. Non occorrono venti secoli per raccogliere i frutti. Ora, o si corre ai ripari (come si deve) sul mercato, a cominciare da una forte seconda punta, oppure si rischia grosso”.

Antonello: “Dopo Udine (partita pessima, come quella giocata ad Empoli alla prima d’andata!) ripartiamo con questa sconfitta con l’Atalanta che, in ragione del suo organico, ha avuto la meglio su di noi solo nella seconda parte del secondo tempo. Preferisco che ci si concentri sulla partita con l’Empoli, perché occorre concentrare le forze fisiche e mentali in campionato. Domenica non si deve sbagliare. C’è da vendicare la sconfitta dell’andata… e occhio a non fare scelte scellerate di mercato, sia in ingresso che in uscita”.

Giommaria: “Secondo me il primo tempo è stato buono ma nel secondo, da quando ha mollato Barella, il Cagliari non si visto più.

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By marcodalmen


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